[FWD] Wi-Fi: la cura contro la crisi e il digital divide
paolo palmerini
paolo.palmerini@cnuce.cnr.it
Fri, 17 Jan 2003 16:10:45 -0500
On 2003.01.17 13:29 Marco Trotta wrote:
> Wi-Fi: la cura contro la crisi e il digital divide
> di Salvatore Romagnolo
>
> Alcune cittą statunitensi hanno avviato progetti pilota per allestire
> hot-spot Wi-Fi gratuiti e a libero accesso. Obiettivo: utilizzare la
> banda larga wireless per rivitalizzare l'economia portandola anche nei
> quartieri svantaggiati.
salve a tutti,
ho letto l'articolo e scrivo qui alcuni miei commenti.
diciamo che piu' che un progetto pilota e' una realta' consolidata.
ma funziona in maniera leggermente diversa da quanto descritto
nell'articolo.
e' ormai stranoto che la catena StarBucks offre connettivita'
wireless in tutti (o quasi) i suoi caffe'. inizialmente la cosa
era gratuita, adesso si paga, e non poco. Un po' come ha fatto tiscali
con le telefonate gratis via internet: prima si stuzzica
l'appetito creando abitudine e necessita', e poi si chiede di pagare
quando ormai non puoi fare a meno del servizio.
inoltre, tutti i campus delle universita' americane sono coperti da
wireless. e nei casi in cui i campus siano dentro qualche citta',
questo vuol dire che le loro biblioteche tipicamente sono accessibili
e "coperte".
ma l'esperienza piu' interessante, al solito, e' quella della
societa' civile, autorganizzata. c'e' una comunita' di persone
che mettono a diposizione la propria connessione internet via
wireless a chiunque passi vicino: hot spot di accesso gratuito,
messi a disposizione e gestiti da privati volenterosi che
si comprano un'antennina e "regalano" connettivita'.
per sapere dove e come connettersi in tutto il mondo:
http://www.nodedb.com/
per la zona di manhattan, su http://www.nycwireless.net/ si trova una
lista molto ben fatta
di spot da cui accedere. ci sono caffe', mercati, semafori, parchi,
un po' di tutto. e niente di tutto questo e' gestito da amministrazioni
pubbliche.
contro questa organizzazione spontanea (in cui nessuno guadagna un
centesimo), si schierano con forza i grossi provider americani come
AOL Time-Warner. Il loro argomento e' il seguente: chi vi autorizza a
regalare quello che noi facciamo pagare cosi' salato?? Quando possono e
riescono, obbligano i gestori dei nodi a chiudere.
E quindi i miei dubbi rispetto all'articolo: davvero si pensa che
i provider americani siano interessati a regalare connettivita'???
davvero e' sensato pensare che wi-fi possa risolvere il problema
del digital divide nei paesi ricchi? nei quartieri poveri di new
york la gente non si connette a internet non certo perche' manca
il cavo del telefono, ma perche' nessuno gli ha insegnato quasi a
parlare,
figuriamoci a usare un computer.
Inoltre, il rapporto prezzo/distanza coperta da un'antenna mi sembrava
un tantino esagerato (2000$USD per 10 chilometri....), ma non sono
aggiornatissimo sui prezzi, quindi probabilmente mi sbaglio io.
saluti a tutti
p.
--
Paolo Palmerini Email: paolo.palmerini@cnuce.cnr.it
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