modificare il Decreto Urbani
Alberto Cammozzo
pr at pluto.it
Wed May 5 14:38:07 CEST 2004
Il PLUTO appoggia e diffonde la seguente iniziativa di
Associazione Software Libero e LUG Roma.
Alberto Cammozzo
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Nel segno della continuità, l'Associazione Software Libero e LUG Roma
proseguono insieme la campagna contro le forme di contrassegnatura
legale del Software Libero iniziata con la pubblicazione della Legge
n. 248 del 2000.
Il Decreto-legge 22 marzo 2004 n. 72 (Decreto Urbani), dopo aver subito
ogni forma possibile di emendamento (soppressivi, aggiuntivi,
modificativi), presso la Camera dei Deputati, è attualmente in sede di
conversione "impura" presso il Senato della Repubblica Italiana.
L'associazione software libero e il LUG Roma considerano l'attuale
testo emendato non tanto una conversione quanto una vera e propria
"invenzione". Infatti il Ministro dei Beni Culturali intendeva
attraverso la presentazione di un proprio decreto, necessario ed
urgente, porre misure atte a reprimere la pirateria di opere
cinematografiche ed assimilate, invece il Senato si trova a convertire
in legge un testo che spiegherà efficacia su tutte le opere
dell'ingegno. Per tali motivi parliamo di "invenzione" e non di
"conversione pura e semplice" cosi come prevede l'art. 77 della
Costituzione. Premesso ciò riteniamo il testo attuale così come emendato
dalla Camera dei Deputati, una concreta minaccia per la diffusione e lo
sviluppo di Software Libero.
Per tali motivi l'associazione software libero e il LUG Roma hanno
distintamente chiesto di poter essere audite presso la VII Commissione
Permanente del Senato della Repubblica Italiana al fine di esporre il
proprio pensiero, alla stregua del quale, presentare degli emendamenti
aggiuntivi circa la totale ed espressa esclusione del Software Libero
dall'ambito di applicazione del Decreto-legge in esame qualora venisse
convertito nelle suo tenore letterale attuale.
Questa la memoria depositata presso la commissione:
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Alla Onorevole VII Commissione permanente
del Senato della repubblica italiana
Per le associazioni che rappresentiamo, le reti telematiche sono da
sempre considerate veicolo di libera comunicazione. La rete Internet in
particolare deve la diffusione che stiamo vivendo anche grazie alle
capacità di autorganizzazione che l'ha sempre caratterizzata.
Riteniamo che il decreto legge 22 marzo 2004 n. 72 costituisca una
concreta minaccia per lo sviluppo e la diffusione della conoscenza, in
special modo di quella tecnologica, che fin dalla nostra nascita
condividiamo con chiunque ne abbia interesse nel pieno rispetto delle
norme nazionali ed internazionali in materia di opere dell'ingegno.
Nel testo del decreto legge, attualmente in sede di conversione presso
la VII Commissione permanente del Senato della repubblica italiana,
registriamo con forte rammarico un ambito di applicazione normativo non
adeguatamente determinato.
Questa è caratteristica purtroppo comune con altre ormai numerose leggi
approvate negli ultimi anni, leggi che non hanno in tutta evidenza
intaccato in maniera significativa il problema delle violazioni del
diritto d'autore.
Tale situazione ci vedrebbe soggetti d'imperio a degli obblighi
giuridici che per definizione non hanno possibilità alcuna di sorgere in
capo al destinatario della norma stessa, in particolare facciamo
riferimento all'obbligo di indicare le sanzioni per le specifiche
violazioni di cui al punto 1 dell'art. 1 del decreto legge in esame.
Consideriamo un assurdo giuridico una simile espressione del volere
legislativo qualora dovesse essere applicata a fattispecie ove, per
volontà espressa dal creatore dell'opera dell'ingegno, la distribuzione
e la utilizzazione dell'opera stessa sia sempre ammessa; di conseguenza
l'unico comportamento antigiuridico ravvisabile è proprio la violazione
dei diritti d'autore che nelle intenzioni del legislatore si vuole
reprimere attraverso la codifica di una presunzione assoluta circa le
attività di riproduzione delle opere dell'ingegno, che, nel caso il
testo normativo non venisse emendato, per definizione vengono sempre
ritenute fattispecie qualificanti una condotta abusiva e sanzionabile.
Riteniamo quindi di sostanziale importanza che in sede di produzione
normativa primaria si fissino con certezza le linee generali circa
l'ambito di applicabilità della legge in procinto di promulgazione, in
particolare nel caso de quo dove l' atto normativo é il risultato di un
iter legislativo connotato dalla necessità ed urgenza, in una materia
dove, negli ultimi 4 anni la potestà legislativa é stata esercitata piu
volte.
Chiediamo pertanto che in questa sede istituzionale siano fissati i
principi generali circa le fattispecie astratte oggetto della previsione
normativa, e che sia delegata all'autorità esecutiva la funzione di
definire nel dettaglio quanto indicato in modo generale dalla legge di
conversione.
Alla stregua di quanto finora esposto riteniamo che, per le opere
dell'ingegno, la cui distribuzione é sempre consentita da chi ne detiene
i relativi diritti, sia da ravvisarsi una specifica ed espressa
esclusione dal campo di applicazione della normativa in esame.
Agli onorevoli componenti della VII commissione permanente del Senato
della repubblica italiana, chiediamo, in via principale, di volere
emendare in sede di conversione il decreto legge 22 marzo 2004 n. 72,
mediante l'introduzione di un nuovo comma all'art. 1 dal seguente tenore
letterale:
«Sono escluse dall'ambito di applicazione della presente legge le opere
dell'ingegno i cui diritti di uso e di copia siano sempre consentiti dal
legittimo titolare dei diritti d'autore».
Sempre in via principale chiediamo la cancellazione dalla lettera b),
punto 9 dell'art. 1, della frase «e software finalizzato alla
masterizzazione».
In via subordinata, chiediamo lo stralcio integrale dell'art. 1 del
decreto legge 22 marzo 2004 n.72.
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L'Associazione Software Libero è una entità legale senza scopo di lucro
che ha come obiettivi principali la diffusione del software libero in
Italia ed una corretta informazione sull'argomento. È l'affiliata
italiana di Free Software Foundation Europe.
Riferimenti: http://softwarelibero.it/
Il Linux User Group di Roma è una Associazione di promozione sociale
nata nel giugno 2003, conta attualmente 80 iscritti e circa 100
simpatizzanti.
Riferimenti http://www.lugroma.org/
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