Digital Divide

[giorgio at zarrelli.org]

Mah,

io questa estate ero nella provincia di Benevento e in una zona industriale
abbastanza sviluppata di un piccolo paese, un cliente mi chiedeva come 
fare per
avere una connessione a internet decente.

L'unica soluzione era la connessione satellitare, che però non dava la
possibilità di un accesso flat. In alternativa si poteva utilizzare una CDN,
ovviamente parecchio costosa. Alla fine si è tenuto la ISDN, collegandosi quel
poco che poteva risultare utile, in modo da non spendere.

Da notare, una tipografia a poca distanza, con rotative per i giornali 
locali, è
dotata di connessione satellitare.

Ma il problema del digital divide non si limita a internet. Scendendo da un
paesello alle pendici della montagna per andare al centro termale di Telese
(BN), nei giorni di pioggia non è possibile telefonare con il cellulare.
Semplicemente non si riuscità mai a prendere la linea. In estate, è stato
tranciato un fascio di fibre ottiche di Telecom e per un pomeriggio è rimasto
tutto isolato in zona: niente telefoni, niente cellulari, niente internet. Il
disservizio è andato avanti a macchia di leopardo per i successivi 3 giorni.

Cambiamo zona. Cerano, paesello industrializzato a una quarantina di km da
Milano. Un sacco di piccole aziende, l'adsl arriva al paese prima. Niente da
fare, tranne che una protesta plateale.

Senza parlare del customer care di TIM che alla mia richiesta di aiuto per
configurare l'accesso a internet con il cellulare, dato che mi serviva per
lavoro, mi hanno risposto:

"Inserisca nel lettore il cdrom che ha trovato nella confezione del 
cellulare e
segua le istruzioni per installare i driver"

"Io ho Linux, non me ne faccio niente dei driver Windows, oltretutto nemmeno
partirebbe il programma di autoinstallazione"

"Le ho detto inserisca il cdrom, altrimenti non possiamo andare avanti"



Mah....

Giorgio Zarrelli




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