[PLUTO-help] prestazioni hardware necessarie per un software
Gian Uberto Lauri
GianUberto.Lauri a eng.it
Mar 7 Nov 2006 12:28:58 CET
>>>>> "CA" == Carlo Agrusti <carlo-ag a libero.it> writes:
CA> Gian Uberto Lauri ha scritto lo scorso 07/11/2006 09:25:
>>>>>>> "CA" == Carlo Agrusti <carlo-ag a libero.it> writes:
>>
>>>> 3- Il comando "top" mostra l'attività dei vari task del
>>>> sistema. Potrei far girare la mia applicazione nella macchina
>>>> host e utilizzare quel comando per vedere quante risorse
>>>> impiega... ma è corretto pensare che se l'applicazione occupa
>>>> tipo il 25% della CPU, significa che in un'analoga macchina x86,
>>>> con la stessa memoria RAM e frequenza di clock 1/4,
>>>> l'applicazione girerà lo stesso, occupando però tutta la CPU?
>>>>
>>>> E a partire da una valutazione di questo tipo posso fare delle
>>>> considerazioni di prestazioni minime per l'architettura ARM?
>>
CA> Tutto e' possibile, ma non credo che sia una via praticabile;
>>
>> Io invece ho qualche dubbio. Anzi qualche forte dubbio.
>>
CA> Su cosa, sul fatto che tutto sia possibile (sebbene - in alcuni casi -
CA> estremamente improbabile) o sul fatto che *non* sia una via
CA> praticabile ;-) ?
Che sia possibile fare un test sulle prestazioni di una architettura
su un'altra completamente diversa, ed uno dei motivi è il codice
generato dal compilatore. Anni addietro scrissi un programma che, per
come era stato scritto, girava più velocemente su una Sparc a 40 MHz
rispetto ad un Pentium a 120 MHz. Il motivi andavano ricercati nel
numero di istruzioni macchina che venivano generate dal GCC (allora 7
contro 3, oggi sarebbe 5 contro 3) e dal numero di accessi in memoria
che venivano fatti.
Anche l'emulatore va preso con cautela, ma in questo caso l'overhead
del fatto che la cpu è emulata in software da un programma permette di
avere una idea abbastanza valida sul fatto che le prestazioni saranno
adeguate o no.
--
Gian
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