[Pluto-ildp] [rossdiomede a tiscali.it: Traduzione di Outlook to Unix Mailbox mini HOWTO]

Eugenia Franzoni eugenia a pluto.linux.it
Lun 24 Mar 2003 11:59:36 CET


----- Forwarded message from Rossella Diomede <rossdiomede a tiscali.it> -----

From: "Rossella Diomede" <rossdiomede a tiscali.it>
To: <eugenia a pluto.linux.it>
Subject: Traduzione di Outlook to Unix Mailbox mini HOWTO
Date: Mon, 24 Mar 2003 11:43:03 +0100

Ciao Eugenia,

ti invio il file in oggetto che è stato revisionato da Claudio Cattazzo. Ho
inserito nel testo alcune delle sue correzioni che mi sembravano
appropriate.

Per qualsiasi chiarimento chiedi pure.

Ciao,
Rossella



----- End forwarded message -----

-- 
Eugenia Franzoni
Pluto Free Software User Group
http://www.pluto.linux.it
-------------- parte successiva --------------
<!doctype linuxdoc system[
]>
<LINUXDOC><ARTICLE>

<TITLE>MS Outlook to Unix Mailbox Conversion mini HOWTO

<AUTHOR>Greg Lindahl, <TT>lindahl a pbm.com</TT>

<DATE>v1.2.2, 2002-01-03

<ABSTRACT>
Questo mini HOWTO tratta la conversione di e-mail da Microsoft
Outlook (non Outlook Express) al tipico formato di file Unix.
Traduzione a cura di Rossella Diomede, 
<ULINK URL="mailto:rossdiomede a tiscali.it">rossdiomede a tiscali.it</ULINK>
</ABSTRACT>


<!-- Table of contents -->
<TOC>

<!-- Begin the document -->

<SECT>Introduzione

<P>
Mentre esistono svariati programmi per la conversione di alcuni
formati come Microsoft Outlook Express nel formato
Unix, gli utenti di Outlook hanno qualche difficoltà in più. Un sistema
di conversione utilizza Mozilla Mail sotto Windows; un altro utilizza
un metodo più complicato. Entrambi verranno illustrati in questo mini
HOWTO.

<P>
Il formato di database che Outlook usa per i file .PST, chiamato Jet,
è documentato su:

<URL URL="http://msdn.microsoft.com/library/techart/olexcoutlk.htm" NAME="http://msdn.microsoft.com/library/techart/olexcoutlk.htm">

<SECT1>Copyright
<P>

Copyright (c) 2001-2002 by Greg Lindahl

<P>

Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document
under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.1 or
any later version published by the Free Software Foundation; with no
Invariant Sections, with no Front-Cover Texts, and with no Back-Cover
Texts. A copy of the license may be found at:

<URL URL="http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html" NAME="http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html">

<P>

I request that corrections and/or comments be forwarded to the
document manteiner. If you're considering making a derived work other
than a translation, I request that you discuss your plans with
the current maintainer.

<SECT1>Disclaimer
<P>
Le informazioni contenute in questo documento sono da utilizzare a
proprio rischio. L'autore non si ritiene responsabile dell'affidabilità dei
contenuti dello stesso. L'uso di concetti, esempi e/o di altri contenuti
sono interamente a rischio del lettore.

Il copyright è mantenuto dall'autore, a meno che non venga indicato
diversamente. L'uso dei termini di questo documento non intende
alterare la validità di qualsiasi marchio di fabbrica o marchio di servizio.

L'aver menzionato prodotti specifici o marchi non deve essere considerato
come suggerimento all'acquisto.

Si raccomanda di eseguire un backup del sistema prima di modifiche 
rilevanti e di ripeterlo ad intervalli regolari.

Non mettete il vostro gatto in un forno a microonde in funzione.

<SECT1>Novità
<P>
1.01: Corretti errori di stampa secondari nelle istruzioni di esecuzione
automatica di inetd e xinetd.

1.1: Aggiunte informazioni riguardo a Kmailcvt, Mozilla e come far sì che
Outlook dialoghi con i server IMAP quando è in modalità Exchange.

1.2: Aggiunti dettagli su come eseguire la stessa operazione con Mozilla.

1.2.1: Corretti errori di stampa nella formattazione.

1.2.2: Concesso sotto licenza GFDL, corretti numerosi errori di stampa
secondari.

<SECT1>Altri metodi in uso
<P>
Un elenco di utilità di conversione, la maggior parte commerciali,
può essere trovata su:

<URL URL="http://www.emailman.com/conversion/index.html" NAME="http://www.emailman.com/conversion/index.html">

L'autore ha sentito dire che il programma Kmailcvt è in grado
di convertire le caselle di posta di Outlook. Tuttavia non vi è la certezza
al 100%, dal momento che Kmailcvt converte di sicuro le caselle di
posta di Outlook Express, che sono completamente diverse da quelle
di Outlook. Pertanto se si dovesse venire a conoscenza di ciò si prega
di comunicarlo.

<SECT>Conversione usando Mozilla Mail
<P>

L'autore ha sentito dire inoltre che Mozilla Mail sotto Windows è in grado
di convertire le caselle di posta di Outlook. La relativa documentazione
è stata trovata sul sito web di Ximian Evolution. La procedura non è
stata verificata in quanto l'autore non possiede più un computer
Windows. Ma ecco cosa dice di fare:

Esecuzione di Mozilla Mail

Andare su "File > Importa" e indicare che si vuole importare la posta
da Outlook. Fatto ciò la procedura è quasi conclusa.

L'autore sostiene che Mozilla memorizza le sue caselle di posta come
file di formato mbox per Unix, anche sotto Windows. Pertanto è sufficiente
trasferire tali file nella propria casella Linux. E' possibile trovarli in:

C:/windows/Application Data/Mozilla/Profiles/default/XXX/Mail/imported.mail/,
dove XXX sarà un insieme di cifre. Se si tratta di un sistema Windows multiutente,
invece, il proprio username sarà "predefinito".

Come anticipato prima, questo metodo non è stato provato dall'autore
pertanto non se ne conosce l'esatto funzionamento. In particolare,
le questioni sollevate nella sezione 3.4 probabilmente riguardano
questo sistema di conversione.

A proposito, il motivo per cui Mozilla è in grado solo di leggere le caselle
di posta di Outlook sotto Windows è perchè effettua una chiamata a una
DLL Microsoft.

<SECT>Conversione usando IMAP

<SECT1>Preparazione
<P>
Come prima cosa accertarsi di voler convertire seguendo questo metodo.
In particolare, la sezione 2 illustra come usare Netscape Mail sotto
Windows per effettuare la conversione. Tale metodo risulta più semplice
del seguente.

Se si decide di utilizzare questo metodo, occorre accertarsi che la
propria copia di Outlook è in grado di dialogare con i server IMAP.
Quando questo HOWTO è stato scritto l'autore supponeva che Outlook
consistesse in un unico programma. Non è così. Se si sta utilizzando
Outlook in modalità Società o gruppo di lavoro (che dialoga con Exchange)
invece della modalità Internet (che dialoga con i server POP/IMAP), sarà
necessario cambiare modalità.

Per verificare ciò aprire il menu "Strumenti" di Outlook e controllare
che ci sia un account registrato. Se c'è saltare alla sezione 3.2.
Altrimenti armarsi di pazienza e leggere quanto segue.

La modifica della modalità non è una cosa di scarso rilievo, ma un lettore
premuroso (Matt Huyck) ha inviato le seguenti istruzioni, che appaiono
rischiose e che non sono state testate dall'autore:

Selezionare "Opzioni" dal menu "Strumenti" e andare alla scheda
"Configurazione della posta".  Nella parte inferiore c'è un pulsante
denominato "Riconfigurazione supporto posta". Trattenere il respiro
e fare clic con il mouse. Si aprirà una finestra con barra del titolo
"Avvio di Outlook 2000" e "Opzioni del servizio e-mail" nell'intestazione.
Ci sono due principali pulsanti di opzione: "Solo Internet" e "Società
o gruppo di lavoro".  Scegliere "Solo Internet" e fare clic su "Successivo".
Si aprirà una finestra di messaggio da leggere con attenzione in quanto
si sta modificando (in modo reversibile) la configurazione del client
Exchange. Se non si è già svenuti si può ora smettere di trattenere
il respiro. Anche se non viene chiesto espressamente, accertarsi
di avere una copia del CD di installazione di Microsoft Office prima
di fare clic su "Si".  Fare clic su "Si" e lasciare che Outlook giri per
alcuni secondi prima di chiudersi del tutto. Aprire nuovamente Outlook.
A questo punto verrà chiesto il CD di installazione.  Dopo aver completato
la riconfigurazione si può passare al punto 3.2 dell' HOWTO.

Per ripristinare la configurazione originale di Outlook seguire lo stesso
percorso facendo clic sull'altro pulsante di opzione.

Se si sta utilizzando Exchange ci si troverà di fronte ad un'altra differenza.
Come indicato al termine della sezione 3.4 la barra originaria "Da" non è
mantenuta.  Per gli utenti di Exchange, tuttavia, il commento "Informazioni
non necessarie in questo momento" non si applica. L'intestazione mancante
"Da" è l'unica a contenere l'identità del mittente in messaggi spediti su un
server interno Exchange, cioè messaggi che non passano attraverso un
gateway di Internet. L'intestazione "Da" viene mantenuta salvando copia
delle cartelle di posta come file di testo attraverso il comando "Importa ed
esporta" del menu "File". L'autore proverà a modificare parte del codice
Perl/Grep falsato che reinserirà le intestazioni "Da" nei file mbox di Linux.
In caso di esito positivo l'autore informerà gli utenti.

<SECT1>Installazione temporanea di un server IMAP nella Linux box
<P>
Poichè l'installazione cambia a seconda della distribuzione Linux verrà
utilizzato RedHat 7.0 a titolo di esempio. Per prima cosa occorre installare
il pacchetto giusto, generalmente chiamato "imap".
<TSCREEN><VERB>
 cd /home/redhat-7.0-cd/RedHat/RPMS
 rpm -i imap*
</VERB></TSCREEN>

In realtà, poichè l'autore aveva una "workstation" installata ha dovuto
installare anche il pacchetto xinetd: rpm dava un errore consigliando
ciò. E, naturalmente, questo si trovava nel secondo CD di RedHat 7.0.
Gli utenti di Debian utilizzando "apt-get" non hanno motivo di
preoccuparsi.

<P>
Successivamente, occorre abilitare il server IMAP. Ciò è solitamente
controllato da una riga nel file <TT>/etc/inetd.conf</TT>:
<TSCREEN><VERB>
 #imap    stream  tcp     nowait  root    /usr/sbin/tcpd	/usr/sbin/imapd
</VERB></TSCREEN>

La suddetta riga è commentata. Togliere il simbolo iniziale #.
Nel sistema RedHat 7.0 e successivi con xinetd, digitare
<TT>/etc/xinetd.d/imap</TT>
e modificare "disable=yes" in "disable=no".

<P>
Riavviare inetd o xinetd digitando:
<TSCREEN><VERB>
 /etc/rc.d/init.d/inetd restart
</VERB></TSCREEN>

oppure
<TSCREEN><VERB>
 /etc/rc.d/init.d/xinetd restart
</VERB></TSCREEN>

Se ciò dovesse fallire, riavviare il sistema.

<P>
Evitare di lasciare il server IMAP abilitato per lungo tempo. Esso gira
come server principale ed in passato sono stati riscontrati dei bug di
sicurezza. Pertanto, è preferibile lasciarlo disabilitato a meno che non
lo si voglia utilizzare permanentemente. Per le istruzioni su come
disabilitarlo vedere alla sezione 3.5.

<P>
Per collegare Outlook al server IMAP è necessario conoscere il nome
o l'indirizzo IP della propria Linux box.

<SECT1>Collegamento del client Outlook al server
<P>
Per poter copiare le proprie e-mail sul server occorre comunicare al client
Outlook l'esistenza di questo nuovo server. Selezionare "Account" dal
menu "Strumenti" e fare clic su "Aggiungi un nuovo account di posta
elettronica". Gli elementi importanti sono che il server usa IMAP per scaricare
le e-mail, che il server di posta in arrivo è il nome o l'indirizzo IP della Linux box
come descritto nella sezione 3.2 e il nome utente e la password saranno
quelli in uso nella Linux box. (Di solito, non è una buona idea utilizzare
l'account principale su Linux a questo scopo).

<P>
Una volta scelto "Fine", impostare tale account come predefinito evidenziandolo
e facendo clic su "Imposta come predefinito". Outlook si collegherà al server
IMAP, il cui nome dovrebbe apparire nella parte inferiore dell'elenco delle
cartelle. Fare clic con il mouse. E' visualizzata una cartella Posta in arrivo.
(Si noti che se /var/mail/proprionomeutente non esiste nella Linux box non si potrà
trascinare nessun messaggio nella cartella Posta in arrivo e il messaggio di
errore risulterà confuso. Tuttavia, non è ciò che si sta per fare).

<SECT1>Copia delle e-mail
<P>
Ora e' possibile trascinare intere cartelle di e-mail da Outlook sul nome del
server IMAP. In tal modo verranno copiate le e-mail, inclusi gli allegati, nella
Linux box. Sfortunatamente essi verranno immediatamente eliminati da Outlook.
Per copiare gli elementi senza che vengano eliminati, fare clic con il pulsante
destro del mouse sul nome della cartella e selezionare l'opzione "Copia".
Per la destinazione, scegliere il server Linux in fondo all'elenco.

<P>
Tuttavia, non è sempre tutto così semplice. Outlook supporta cartelle
all'interno delle quali ci sono sottocartelle che contengono messaggi.
Il server IMAP di Linux non supporta ciò. Una cartella può essere un
normale file che contiene messaggi, così come una directory che
contiene sottodirectory e file. Pertanto se in Outlook si hanno cartelle
che contengono sia messaggi che sottocartelle non è possibile copiare
l'intera struttura sul server IMAP di Linux. Un'altra incompatibilità del
server IMAP di Linux è che bisogna segnalare in anticipo se una nuova
cartella conterrà sottocartelle o messaggi. E' possibile fare questo
aggiungendo uno slash (<TT>/</TT>) al nome della cartella che si sta
creando. Esso scomparirà quando la cartella è stata creata.

<P>
Quindi, per poter copiare una struttura di cartelle sul server IMAP di Linux
è necessario creare come prima cosa una copia della struttura delle cartelle
sul server IMAP di Linux. Durante questa operazione osservare in quale
delle cartelle esistenti sono presenti sia sottocartelle che messaggi. Sarà
necessario spostare tali messaggi altrove. Una volta creata la struttura
completa, sarà possibile copiare o spostare gruppi di cartelle sul server
IMAP di Linux.

<P>
Un'ultima incompatibilità da rilevare è che il server IMAP di Linux non
consente cartelle con slash nel nome (/). Sarà necessario rinominare
tali cartelle prima di copiarle o spostarle.

<P>
Nella Linux box le cartelle sono visualizzate come file e directory nella
propria home directory. Il formato di questi file è il formato di posta Unix
abituale che la maggior parte degli strumenti di posta Unix/Linux
utilizzano direttamente o dal quale e verso il quale convertono. Gli allegati
dei file saranno di tipo MIME. La cartella contiene inoltre un messaggio
aggiuntivo che è l'intestazione (inutile).

<P>
(La parte di dati che non sarà mantenuta è la riga originale "Da",
che contiene l'indirizzo del mittente della e-mail. Fortunatamente
tale informazione non è necessaria in questo momento).

<SECT1>Disinstallazione di IMAP dalla Linux box
<P>
Una volta trasferite tutte le e-mail, disinstallare il server IMAP dalla Linux
box per i motivi di sicurezza citati precedentemente. Per fare ciò eseguire
i due precedenti passaggi utilizzati per installare il server:
<ENUM>
<ITEM> Togliere gli RPM:
<TSCREEN><VERB>
  rpm -e imap
</VERB></TSCREEN>
</ITEM>
<ITEM> Togliere la riga <TT>/etc/inetd.conf</TT> o <TT>/etc/xinetd.d/imap</TT></ITEM>
<ITEM> Riavviare inetd o xinetd, o riavviare il computer.</ITEM>
</ENUM>

<P>
Voilà! E' stato compiuto un altro passo verso uno stile di vita libero da Microsoft.

</ARTICLE>



</LINUXDOC>



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