[Pluto-journal] Fw: [Pluto-soci] [neuromant99 a yahoo.com: MOZIONE SUL SOFTWARE LIBERO APPROVATA DAL COMUNE DI FIRENZE]

Germano Rizzo manomano a ciaoweb.it
Ven 5 Ott 2001 12:09:18 CEST


Appunto, non volevi riferimenti? Buon lavoro!
    Mano :)
----- Original Message -----
From: <marina.linux a katamail.com>
To: <pluto-journal a lists.pluto.linux.it>
Sent: Thursday, October 04, 2001 6:25 PM
Subject: Rif: [Pluto-journal] Fw: [Pluto-soci] [neuromant99 a yahoo.com:
MOZIONE SUL SOFTWARE LIBERO APPROVATA DAL COMUNE DI FIRENZE]


>
> >
> > Da: "Germano Rizzo" <manomano a ciaoweb.it>
> > Data: 04 ottobre 2001 14:50:11
> > A: "Mailing List PJ" <pluto-journal a lists.pluto.linux.it>
> > Oggetto: [Pluto-journal] Fw: [Pluto-soci] [neuromant99 a yahoo.com:
MOZIONE SUL SOFTWARE LIBERO APPROVATA DAL COMUNE DI FIRENZE]
> >
> > Su pluto-soci era arrivato questo:
> > ----- Original Message -----
> > From: "Eugenia Franzoni" <eugenia a pluto.linux.it>
> > To: <pluto-soci a lists.pluto.linux.it>;
<pluto-admin a lists.pluto.linux.it>
> > Sent: Thursday, July 12, 2001 10:00 AM
> > Subject: [Pluto-soci] [neuromant99 a yahoo.com: MOZIONE SUL SOFTWARE
LIBERO
> > APPROVATA DAL COMUNE DI FIRENZE]
> >
> >
> > Leggete qui :)
> >
> > ciao
>
> Mi sono proposta per scrivere un articolo sul prossimo PJ, a riguardo,
proprio ieri sera :-)))
>
> Ciao!
> Marina
>
>
> >
> > E.
> > ----- Forwarded message from Neuromante <neuromant99 a yahoo.com> -----
> >
> > Date: Wed, 11 Jul 2001 14:38:26 -0700 (PDT)
> > From: Neuromante <neuromant99 a yahoo.com>
> > Subject: MOZIONE SUL SOFTWARE LIBERO APPROVATA DAL COMUNE DI FIRENZE
> > To: pluto a pluto.linux.it
> >
> >
> >
> > Vi segnalo l'approvazione della mozione sul software
> > libero da parte del Comune di Firenze:
> > http://www.comune.firenze.it/consi/softwarelibero.htm
> >
> > Aggiungo il mio comunicato stampa.
> >
> > Ciao a tutti
> >
> > Alessio Papini, capogruppo Verdi COmune di Firenze
> >
> > -------------Comunicato
> > Stampa-------------------------
> >
> > IL COMUNE DI FIRENZE APPROVA UNA MOZIONE CHE CHIEDE
> > L'INTRODUZIONE E L'ESPANSIONE DEL SOFTWARE LIBERO
> > NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
> >
> > Il Comune di Firenze ha approvato una mozione
> > presentata dal verde Alessio Papini ed altri
> > consiglieri,  che chiede l'introduzione e l'espansione
> > del software libero nella Pubblica Amministrazione. La
> > mozione è stata preparata con la collaborazione di
> > vari membri del Firenze Linux User Group e
> > dell'Associazione per il Software Libero (ASSOLI). La
> > mozione cita espressamente la lettera aperta lanciata
> > da Interlex.it contro la "Soggezione informatica dello
> > Stato italiano alla Microsoft".
> > La motivazione principale della mozione è di agire in
> > chiave anti-globalizzazione nel settore informatico.
> > Infatti di qui a pochi anni tutte o quasi le famiglie
> > dei  paesi avanzati avranno un collegamento internet
> > in casa e ci sono fondati motivi di ritenere che la
> > stragrande maggioranza delle postazioni internet
> > utilizzeranno (se non cambierà qualcosa) un solo
> > sistema operativo prodotto da una sola azienda di
> > software con sede in una città degli Stati Uniti
> > d'America.
> > A parte le preoccupazioni riguardanti la totale
> > assenza di una concorrenza credibile, un altro
> > elemento è che il sistema operativo che attualmente va
> > per la maggiore (e la maggior parte del software
> > utilizzato con esso) è coperto da rigido copyright ed
> > è fatto divieto di disporre del codice sorgente con
> > cui è stato prodotto. Questo significa che non è
> > possibile sapere esattamente cosa faccia questo
> > sistema operativo che rappresenta attualmente il
> > 95-99% dei sistemi installati in Italia. Solo i
> > programmatori che lo hanno creato possono conoscere
> > tutte le sue funzioni, gli utenti possono solo fidarsi
> > di quanto dichiarato dall'azienda fornitrice. E' noto,
> > per altro, che vari programmi con copyright eseguono
> > funzioni ignote all'utente che comprendono, ad
> > esempio, la connessione internet con la casa madre e
> > domani potrebbero comprendere l'invio di alcune
> > informazioni sul computer su cui girano.
> > Già questo è un quadro preoccupante. Diventa
> > addirittura grottesco pensare che la stessa cosa valga
> > per molti uffici della Pubblica Amministrazione che
> > trattano spesso dati estremamente riservati (come fa,
> > ad esempio, il Ministero della Difesa o delle Finanze
> > o i comandi di polizia).
> > In ambienti importanti della Pubblica Amministrazione
> > l'impiego del software libero (il cui codice sorgente
> > è a totale disposizione dell'analisi dell'utente)
> > diventa assolutamente necessario e razionale.
> > Dal momento poi che il software libero è liberamente
> > utilizzabile da tutti, si può immaginare una nuova
> > generazione di aziende informatiche su base locale che
> > punteranno su questo segmento di software per  fare
> > profitti esclusivamente sull'assistenza e sulla
> > personalizzazione dei prodotti. I profitti così
> > prodotti resterebbero inoltre prevalentamente in
> > ambito locale, non essendo soggetti al pagamento di
> > diritti ad una multinazionale situata magari in un
> > altro continente.
> > La prima conseguenza concreta della mozione sarà che
> > il Comune di Firenze dovrà valutare con attenzione
> > l'ipotesi di acquistare software sotto copyright e
> > verificare se sia strettamente necessario. Ad esempio
> > nuove versioni di prodotti software da ufficio che non
> > apportino significativi miglioramenti alle  versioni
> > precedenti potrebbero essere considerati non necessari
> > per la stragrande maggioranza degli uffici del Comune
> > di Firenze. Anche perchè, presumibilmente, le nuove
> > versioni dei documenti prodotte con le nuove releases
> > dei programmi proprietari in genere non si possono
> > leggere con le versioni precedenti degli  stessi
> > programmi, causando così problemi di comunicabilità
> > fra uffici, oppure costringendo tutti gli uffici a
> > comprare lo stesso programma anche se non ne hanno
> > necessità. Per questo motivo i documenti prodotti
> > dagli uffici del Comune di Firenze, siano di testo,
> > fogli elettronici o immagini, dovrenno essere prodotti
> > in formati di facile interscambio con altri programmi
> > di qualsiasi produttore e sotto qualsiasi sistema
> > operativo.
> > Dovrà essere evitato l'acquisto dei cosiddetti
> > Winmodem: pseudo-modem funzionanti solo con il sistema
> > operativo windows, caratteristica questa generalmente
> > non segnalata dai produttori.
> > Sarà necessaria un'azione nei confronti anche degli
> > altri Enti Pubblici perchè vadano nella stessa
> > direzione intrapresa dal Comune di Firenze.
> > L'assessorato al bilancio dovrà intervenire sulle
> > politiche di acquisto di software, mentre
> > l'assessorato alla new economy (ne abbiamo uno a
> > Firenze!) dovrà occuparsi di pubblicizzare la scelta
> > del consiglio comunale di privilegiare l'impiego di
> > software libero presso la Pubblica Amministrazione.
> > L'assessorato al personale interverrà per gli aspetti
> > riguardanti la formazione dei dipendenti.
> > L'Ufficio Informatica del Comune di Firenze ha preso
> > con grande interesse la proposta: già adesso software
> > libero viene largamente usato per i server internet
> > del Comune, ad es. Linux-Apache.
> > L'installazione del software libero per le
> > applicazioni più generiche dovrà essere graduale per
> > non danneggiare la funzionalità degli uffici e
> > dovranno essere decisi dei formati standard di
> > interscambio di dati di testo, fogli elettronici e
> > immagini. Ci sarà così una maggiore sicurezza teorica
> > per i dati gestiti e crescerà la cultura informatica
> > di base.
> > Con l'impiego di software libero non ci saranno più
> > rischi di forti multe (o possibili complicazioni
> > addirittura penali) per eventuali copie di sistema
> > operativo trovate senza licenza, magari per
> > smarrimento o installate per errore.
> > Molti sostenitori del software libero pongono
> > l'accento sulla sua gratuità. In realtà il problema
> > economico viene, a mio avviso, in secondo piano. Anche
> > perchè un'azienda che installa software libero
> > (sistemi operativi, programmi da ufficio o altro) è
> > giusto che si faccia pagare adeguatamente.
> > Probabilmente la spesa informatica sarà meno
> > imperniata sull'acquisto della licenza del software ma
> > di più sull'assistenza e sulla formazione del
> > personale.
> >
> > Alessio Papini, capogruppo Verdi Comune di Firenze
> >
> > =====
> > Anche sul trono più elevato del mondo si é pur sempre seduti sul proprio
> > sedere. (Montaigne)
> >
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