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Luigi Bonanno hsaybo a tin.it
Mar 13 Maggio 2003 20:58:40 CEST


Ragazzi invio in allegato un mio nuovo pezzo,se avete suggerimenti...
ditemi come va cosi poi lo mando sul cvs.


Ciao 

                                              Luigi
-- 
Quello che un uomo apprezza di piu' degli abiti di una donna sono le
di lui fantasie su come lei apparirebbe senza di essi.
		-- Brendan Francis
-------------- parte successiva --------------


                         LA LEGGE DEL MERCATO                         

Trovo sia un pessimo momento per le società legate al mondo GNU/Linux.
Mentre il sistema si sta facendo sempre più apprezzare,le società,spesso
piccole entità circondate da veri giganti faticano a ritagliarsi un
proprio spazio.
Ultima arrivata in questa poco onorevole cerchia è Mandrake,che da 
qualche mese si ritrova in brutte acque,dopo Eazel e molte altre piccole,
ma importanti entità che si rifacevano alla nostra comunità,un'altra società 
di primaria importanza legata a GNU/Linux rischia il fallimento.
Benchè non abbia mai amato troppo il sistema francese,pur sostenendo che per
i nuovi utenti fosse come la manna dal cielo,semplice da installare e da 
configurare,utilissima all'inizio,fondamentale per chi vuole essere subito
operativo,come la stragrande maggioranza dei fruitori di tecnologia ai
giorni nostri (quando la base si allarga si va sempre una più verso semplicità
di utilizzo,ma che non deve però mortificare le peculiarità di un sistema).
La crisi dicevo,fino a qualche tempo fa si sosteneva che GNU/Linux sarebbe
esploso,contendendo a Microsoft il controllo della fascia consumer 
del mercato (quello casalingo per intenderci),quindi dopo la supremazia nel 
mercato server ci si aspettava quella nel mercato casalingo.
L'esplosione non c'è stata,il processo va a rilento e forse è meglio così
perche un eccesso di crescita potrebbe corrompere il giocattolo.
Molte società legate a GNU/Linux sono o fallite oppure si sono ridimensionate 
con lo scoppio della bolla inflattiva sulle società della cosiddetta 
new-economy esplosa in questo inizio millennio.
Certo tutto ciò non si è abbattuto solamente su GNU/Linux,ma su tutta quella 
parte di economia legata ai sistemi informatici e telefonici,chiamata
per l'appunto tlc.
Alla crisi della New Economy si aggiunge da un anno circa il rallentamento 
globale dell'economia che certo ha avuto il suo peso,se solamente pensate che 
un gigante come AOL-TimeWarner passa pure lui i suoi guai.
Probabilmente se vedremo Mandrake fallire,la software-house potrebbe essere 
fagocitata da un'altra distribuzione,cosi si avrà un mercato GNU/Linux
concentramento nelle mani di poche entità,anche se negli ultimi tempi si
è fatta avanti una notizia a mio dire clamorosa:si mormora che i vertici di 
Mandrake vogliano trasformare la società sul modello Debian,quindi prima di 
tutto una comunità non so quanto realmente la strada sia percorribile,in fondo
Debian già esiste (per fortuna!).
Fino a pochi anni fa esistevano molte meno distribuzioni di oggi,ma ognuna 
aveva la propria fetta di utenti affezionati,ora come ora le 5 grandi Red Hat,
Mandrake appunto,SuSE,Debian e Slackware si dividono il mercato,con la sola 
Debian che si ritrova ad essere ancora legata a doppio filo alle idee della
FSF;di queste cinque Red Hat detine la fetta di mercato piu ampia,a cui fa
seguito  Mandrake che negli ultimi tempi ha fatto un grande balzo,grazie alla
sua politica di rendere il sistema piu semplice e usabile,seguono SuSE,Debian 
e Slackware.
Ma sono comunque cifre irrisorie se paragonate a quelle che puo sbandierare
la Microsoft oppure anche Apple.
Tempo fa vedendo nascere i primi accordi commerciali tra distribuzioni e 
società importanti,ma fuori dal mondo Linux,come la partnership costituitasi 
tra SuSe e IBM,avevo pensato che il mercato sarebbe via via andato
concentrandosi nelle mani di pochi attori.
In un prossimo futuro vedo il mercato legato alle distribuzioni dominato da 
due entità:Red-Hat e SuSE,con Debian e Slackware a fare da
contraltari,relegate sempre piu ai server e agli amanti di vecchia data.
Vedremo dove ci porteranno gli eventi,spero non ad un duopolio che 
mortificherebbe il movimento,e spero soprattutto che le grosse società,quali
la gia citata IBM oppure Sun,che stanno spostando parte del loro core 
businnes verso GNU/Linux non facciano valere la propria indubbia forza.
Trovo preoccupante il fatto che proprio la distribuzione che più ha fatto e 
più investito per rendere GNU/Linux semplice e amichevole,quella che ha
puntato maggiormente su GNU/Linux come sistema casalingo sia in crisi.
Qualche mese fà fece un certo scalpore il fatto che Mandrake creasse un
club Mandrake tra i suoi utenti,con le finalità di finanziarsi ed 
allontanare così lo spettro del fallimento,progetto che non ha dato fino 
ad ora i frutti sperati,visto che le voci di fallimento per la società francese
sono sempre più pressanti.
Nonostante questo stato di cose Mandrake ha rilasciato da poco la nuova
versione del suo sistema operativo,che sembra risulti essere un
nuovo passo avanti verso la facilità di utilizzo,sempre più votato verso 
il mercato casalingo,è quindi votato sempre più alla caccia di nuovi utenti
che stanchi dei sistemi Microsoft sono alla ricerca di qualcosa di nuovo
senza però perdere in facilità ed immediatezza d'uso.
GNU/Linux è poco visibile,ecco a mio parere dove risiede il problema,a parte
le pubblicità di IBM (dove per altro GNU/Linux e solamente un mezzo per far 
migrare i clienti verso piattaforme gestite da IBM,nulla da dire visto che 
Big Blue e una società che deve dare dei dividendi ai propri azionisti),nulla 
si vede.
Quando si va ad acquistare un computer nuovo,sia esso Homepc,Portatile
oppure Palmare,il sistema operativo incluso è quasi sempre una versione di 
Windows,e sono pochi i costruttori che includono nativamente GNU/Linux.
Le pubblicazioni riservate a GNU/Linux sono innumerevoli (dove il Pluto Journal
occupa un grande rilievo) le si puo trovare addirittura nei mercati rionali,i 
LUG's esistono,amici che già usano con profitto e soddisfazione GNU/Linux
anche,quindi come si vede le conoscenze esistono,gli aiuti
non mancano di certo,il vero problema è che GNU/Linux è ancora un sistema
"Underground",visto spesso più come sistema adatto a Nerds,Smanettoni,
Università,che come un sistema semplice e adatto per chiunque.
Qui non parlero di FUD oppure di scorrette tecniche di concorrenza,ma del
motivo che secondo il sottoscritto rende GNU/Linux ed altri sistemi Free come
FreeBSD,OpenBSD o NetBSD praticamente sconosciuto alla gran parte degli
utilizzatori di computer.
GNU/Linux e ancora un sistema per pochi eletti,una collezione di software 
dedicata solamente per chi vuole "sporcarsi" le mani;questa mi sembra ancora 
la visione che in Italia va per la maggiore,mentre,in molti altri paesi 
Europei come asiatici,GNU/Linux viene proficuamente utilizzato dalle 
amministrazioni pubbliche,perchè in Italia questo non accade?
Non capisco,quando si hanno più attori sul mercato a parità di offerta
(leggasi software disponibile:database,gestionali...) 
dovrebbe essere il prezzo ed il costo ha spingere verso un prodotto piuttosto 
che un altro.
Trovo che in fondo il problema sia un altro:il prezzo delle distribuzioni 
GNU/Linux e di molto inferiore,spesso inesistente,in quanto il pinguino puo
venire scaricato dalla rete,oppure lo si trova nei cdrom allegati alle riviste,
a quello di qualsiasi sistema operativo di casa Microsoft,ma il costo inteso 
come formazione e ben più elevato,e forse e anche questa una delle cause che 
spinge le aziende e gli enti pubblici a snobbare il nostro pinguino.
Noi che amiamo i sistemi liberi,GNU/Linux in testa, abbiamo
potuto investire del tempo per conoscerlo,capirlo padroneggiarlo perchè siamo
degli appassionati,lo stesso non si puo certo richiedere ad un ente oppure ad
una società privata,entità che devono essere operativi nel minor tempo 
possibile,e che non possono di certo spendere migliaia di euro per la 
formazione del personale,senza averne un ricavo immediato o quasi.
Percio la soluzione che vedo,e molti con me vedono sarebbe quella di
affiancare nelle scuole l'insegnamento di sistemi liberi a sitemi proprietari
(leggasi Microsoft).
La conoscenza è progresso,e questo,porterà senza alcun dubbio anche ad un 
aumento degli utilizzatori di GNU/Linux in ambito domestico,perchè apprendendo
i primi rudimenti di entrambe le piattaforme gli utenti potrebbero conoscere i
pregi e i difetti di entrambi i S.O. e quindi scegliere con discernimento e
coscienziosità l'uno o l'altro.
In fondo (dico una cosa che agli integralisti non farà affatto picere) non 
vogliamo la capitolazione delle società proprietarie,ma bensi chiediamo
un mercato piu aperto,piu informazione per tutti,in modo che chiunque possa
conoscere e fare le sue scelte. 

 


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