[PLUTO-soci] Re: Il PLUTO e il Software Libero
mmzz a pluto.it
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Mer 20 Ott 2004 18:50:09 CEST
On Wed, Oct 20, 2004 at 02:16:59PM +0200, Andrea Brugiolo wrote:
> On Mon, Oct 18, 2004 at 12:36:25PM +0200, Alberto Cammozzo wrote:
> > Tomaso, quando installi con Unattended per favore spegni
> > l'audio del PC, che non si sentano i guaiti del povero
> > PC innocente :-)
>
> *Secondo me* non si tratta di un PC innocente ma della liberta`
> dell'uomo; io non voglio (piu`) sondare a quale livello di gravita` tu
> classifichi la cosa e posso benissimo accettare che non la senti al mio
> stesso livello pero` manteniamo i punti sulle "i" e almeno rispetta il
> mio sentire, anche se non e` uguale al tuo.
Ehi, fare un po di ironia per sdrammatizzare una cosa
presa un po troppo per il lato serio non mi pare mancare
di rispetto per una sensibilita', la tua, verso la quale
abbiamo dimostrato (mi pare) una certa attenzione.
> > Andrea, ma ci sei o ci fai? Chi ha investito il nostro
> > servizio legale della questione del rimborso delle licenze
> > bundle dei portatili Windows?
> > Le questioni legali si discutono con argomenti legali.
> > Vogliamo studiare una azione legale come PLUTO? Io ci
> > sto. Non e' necessario farla, studiamo come farla e
> > la presentiamo a qualche associazione di consumatori
> > che ha voglia di provare la class-action all'italiana.
> > Dedichiamo una serata a queste chiaccherate su aspetti
> > legali di s.l., brevettabilita', diritto d'autore?
>
> La cosa meriterebbe un approfondimento, sarebbe bello averne il tempo.
> Vediamo se ne trovo per esaminare la cosa e tornarci piu` avanti (!)
> Solo mi chiedo: a fronte delle deliberazioni della UE nessuno di noi
> (che qualche volta installiamo la bestia) si chiede mai se il CD che ha
> in mano e` "legale" in Italia? Io penso che a qualcuno potrebbe essere
La differenza sta tra "legale" e legale. Poi c'e' ancora Legale,
che e' l'esito di un eventuale giudizio. E' un ambito nel quale
noi informatici abbiamo spesso un atteggiamento ingenuo. Concordo che
varrebbe la pena approfondire. Qualcuno potrebbe prendersi la briga di
raccogliere i quesiti che compaiono in lista, per poi farne
la base di una serata...
> > C'e un problema nel continuare a ritoccare 'offline' lo statuto.
>
> Non e` questo che voglio, anche se sai bene che e` da tempo che diciamo
> che i Documenti dovrebbero essere rivisti seriamente -- e approvati dai
> Soci, e` ovvio.
Ovvio. Perche' non sottoporre ai soci gli emendamenti,
per suscitare quel giusto dibattito previo alla approvazione?
> > Io ho letto lo statuto, mi e' piaciuto e ho aderito.
> > Poi scopro che anche se c'e' scritto "public Domain" in realta'
> > non va letto cosi', che tra le righe devo leggere che noi siamo
> > dei militanti impegnati a dover danneggiare MS (e non
> > tutti i produttori di s.proprietario in modo uguale) con ogni mezzo,
> > che ci sono dei tabu' nel non dover parlare di s.proprietario
> > nelle serate, e adesso scoprio che ci occupiamo di "tecnologia etica".
>
> "Siamo gia` etici" per me traeva origine dalla riflessione che abbiamo
> fatto quando abbiamo scritto "Software Libero" nei Documenti piuttosto
> che solo "Linux"
E' stata una formidabile intuizione. Molto opportuna e
lungimirante, ma non scatta automaticamente l'estensione
a "tecnologia etica". Per molti il SL e' una cosa tecnica,
con i suoi pregi tecnici. Vedi oltre.
> > Per quanto mi possa piacere, "tecnologia etica" e "software
> > libero" sono due cose diverse.
>
> Pero` il secondo ha una base etica proprio elementare di "liberta`"; la
> stessa che consente ai militari che citi nel seguito di utilizzare il
> medesimo per scopi appunto opinabili.
SL si riassume in "disponibilita' dei sorgenti" e "liberta'
di eseguirli, modificarli e ridistribuirli".
Concedimi la semplificazione, tutto nasce da li,
e, in ultima istanza, va ricondotto a quello. Abbiamo
visto nascere un MONDO dietro a queste semplici
affermazioni, e interi tomi di studi su ideologia, economia,
ingegneria del software, legislazione, etica, sociologia,
psicologia, eccetera, tutti legati a quelle due affermazioni
e alle loro conseguenze. Non possiamo piu' dire che SL e' una
cosa sola, e' ormai una cosa tanto estesa che si fa fatica a coglierne
i confini. Un esempio: da una discussione su "discussioni" e' venuto
fuori che possono esservi delle condizioni per cui il
patrimonio del sw custom sviluppato per le Pubbliche Amministrazioni
potrebbe essere o diventare SL, tutto in base alla normativa,
vigente dal 2000, sul riuso. Nessuno se ne e' accorto in 3 anni?
Milioni di linee di codice. Un patrimonio immenso.
> > Gioco al rilancio: il s.libero deve essere per forza associato
> > alla pace, visto che e' associato ai valori di cui parli.
> > In questo caso chiedo che venga spento il server bzflag, che
> > e' un gioco violento e guerrafondaio. E' inaccettabile che venga
> > affiancato pubblicamente all'immagine del PLUTO, pacifista
> > e amante della liberta'.
>
> Per me se ne puo' parlare, personalmente non lo escludo a priori.
Va bene, ma io escludo che sia gia' implicito nello statuto.
Non e' scritto, quindi non c'e'. Punto. Se vogliamo possiamo
mettercelo, insieme a 1000 altre cose, ma non c'e', come non
c'e' la tecnologia etica.
> > Contesto anche il linguaggio
> > violento usato nella lista del tipo "guerra a MS" "distruggere il
> > s.proprietario", eccetera.
>
> Sono sicuro di non avere usato ne' "guerra" ne' "distruggere" in
> riferimento al software proprietario. Io punto ad una sensibilizzazione
> volta a considerare il s. p. (buona parte del, un certo piu` di un
> altro) nocivo per la liberta` dell'uomo e per il suo buon sviluppo.
Era un esempio di violenza 'strisciante' contro la quale
potrei prendere atteggiamenti estremi, data una particolare
sensibilita'.
> > [Per inciso: lo penso veramente, ma non ritengo che i miei
> > argomenti, per quanto sentiti, debbano far cambiare idea agli
> > altri per forza]
>
> Nemmeno io voglio fare cambiare idea per forza (come potrei?)
> Sono due linee politiche (tattiche? Strategiche?) diverse.
Non potresti, infatti. Nessuno puo'. Quello che volevo
dire e' che una mia sensibilita', per quanto sentita, deve
tener conto di quella degli altri: giocate a bzflag,
guerrafondai! :-) Per me liberta' e pace sono associate,
e pace e' incompatibile con linguaggio bellicoso e simulazioni
belliche. Non mi sogno di uscire dal PLUTO perche' qualcuno
ha installato bzflag su un server PLUTO. Stona, stride, ma secondo
la MIA sensibilita'. Potrei, con garbo, cercare di trasmetterla,
ma se esagerassi otterei l'effetto opposto.
> > ReFUN detiene s.p. (non meno proprietario di quello MS, anche
> > se meno dannoso). E se volessimo conservere una copia
> > di Windows su Alpha, per esempio? O peggio installarla?
> > Credo che ReFUN non possa essere un progetto PLUTO, se
> > l'interpretazione dello statuto e' questa.
>
> In questo caso si tratta di memoria storica; di mantenere in vita per
> documentare a noi stessi e ai posteri cosa la tecnologia ha fatto o
> faceva, anche se i produttori stessi nella maggior parte dei casi non se
> ne curano affatto; questo software e` meno pericoloso, dal mio punto di
> vista, come tu stesso dici; anzi e` utile; cosi` sono sempre utili i
> confronti;
Posso installare WinNT-alpha su un Alpha di ReFUN?
E su un MIPS? NT per MIPS e' raro come un gronchi rosa:
tra 10 anni sara' come vedere un dodo per strada.
Non serve che rispondi SI o NO. La risposta per me e'
DIPENDE. Dipende dalle conseguenze, dipende da che cosa
ottengo da questa operazione: conoscenza e' liberta'? Sta
per sparire? lo salvo e installo NT. Devo dare quella macchina
a qualcuno perche' faccia da server? Non lo installo, preferisco
metterci *BSD o Linux.
> > ..e la pace, e la non violenza contro uomini e animali, e quindi il
> > vegetarianesimo: devo smettere di mangiare bistecche?
> >
> > [...]
> >
> > Leggi le motivazioni di Linus Torvalds, nel suo libro:
> > tecniche. Perche' ha messo in GPL: perche' gli andava
> > bene sul piano tecnico, nessuna ideologia. Lo sottolinea
> > esplicitamente. Sorry.
> > Qualche scontro con RMS, ma alla fine la tolleranza vince:
> > c'e' posto per tutti.
>
> Nella scelta di Torvalds e di altri io vedo anche un atto di generosita`
> verso il prossimo, in generale; anche se e` vero, come tu dici, che
> potrebbe essere anche solo una scelta furba, cioe` nel proprio
> interesse) dato il circolo virtuoso di sviluppo che si viene a generare,
> in quanto il proprio lavoro puo' anche essere migliorato dagli altri.
Dal libro e dalle dichiarazioni di LT risulta
che dell'ideologia non gliene importa[va] un baffo.
Poi ci avra' anche lui pensato, e avra' anche lui le sue
idee, ma non e' partito da li.
>
> > Ho gia' proposto il mio criterio etico di accettabilita'.
>
> Credo di averlo intravisto ma non riesco piu` a identificarlo adesso in
> mezzo a tutto il marasma (se me lo rispedisci o me lo indichi
> sull'archivio ti ringrazio).
>
Adesso sono via modem, non posso...
ciao
Alberto
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