[PLUTO-soci] Re: Le Schede e l'Olocausto
mmzz a pluto.it
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Mar 1 Feb 2005 15:17:09 CET
Il comunicato stampa del Museo Didattico di Storia dell'Informatica della
FWT-FMACU-UNESCO in occasione dell'anniversario della Shoah, sull'impiego
della tecnologia al servizio dello sterminio di massa, ripropone la
riflessione su quale rischio comporti l'introduzione di una potente tecnologia
senza un discernimento sul suo possibile uso.
E' inevitabile collegare il ricordo delle tabulatrici Hollerith ad
alta velocita', che permisero la rapida identificazione e
localizzazione degli ebrei, con la allarmante notizia, recentemente
circolata, sulla possibile introduzione di chip identificativi a
radiofrequenza (RFID) nelle banconote Euro [1], che segue quella
delle impronte digitali obbligatorie per i passaporti in area EU.
Cio' deve suonare come un ulteriore preoccupante segnale della pressione
crescente ad adottare massicciamente tecnologia senza nessuna considerazione
delle conseguenze del suo impiego.
Chi richiede l'uso indiscriminato della tracciabilita' delle persone e
delle loro azioni, con il proposito di contrastare il crimine, predispone
un ideale teatro d'azione per il prossimo dittatore senza scrupoli,
che potra' giovarsi di telecamere ubique, di chip RFID nelle banconote,
nei documenti d'identita' e anche sottopelle, nonche' della gia' ben
avviata raccolta di informazioni personali per scopi commerciali.
Questo con il sicuro avvallo (e profitto) di chi questi mezzi produce
e diffonde.
Il controllo totale e' reso ormai possibile ben oltre quanto previsto da
Orwell,e rischia di superare i piu' cupi scenari di P.K.Dick: c'e' ben altro
che la privacy in gioco!
La comunita' dei cittadini deve riappropriarsi del diritto di decidere
sul futuro della propria liberta'. Per farlo e' indispensabile che sia
messa in grado di comprenderne i termini e le incognite, come accade
per i problemi che si pongono nelle scelte relative ai grandi quesiti
scientifici che convolgono la collettivita' quali ad esempio ingegneria
genetica, fonti di energia, sostenibilita' dello sviluppo economico.
Il fatto che le tecnologie sono disponibili all'uso non ne giustifica
automaticamente l'impiego, che deve essere soggetto a uno scrutinio etico.
Credo che il nostro ruolo politico come PLUTO deve muoversi in questa
direzione: creare consapevolezza attorno alle tecnologie e alla
liberta', come naturale evoluzione del lavoro che abbiamo finora fatto
per il software libero.
ciao
Alberto
[1] http://www.edri.org/edrigram/number10/rfid
http://www.edri.org/edrigram/number3.2/rfid
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51292
On Thu, Jan 27, 2005 at 07:38:33PM +0100, Andrea Brugiolo wrote:
> Cari Soci del PLUTO
>
> d'accordo con Francesco Piva vi trasmetto per conoscenza la lettera che
> il medesimo ha inviato ieri a diverse testate giornalistiche, in
> occasione del Giorno della Memoria.
>
> Contiene una riflessione sulla tecnologia -- di per se` "neutra" -- e
> l'uso che di volta in volta l'uomo puo' decidere di farne... a buona
> memoria per il futuro.
>
> Francesco Piva, vi ricordo, e` il presidente del Museo Didattico UNESCO
> di Storia dell'Informatica ubicato a Padova in Via Cornaro, con il quale
> da tempo collaboriamo (cfr. progetto ReFun, http://refun.pluto.it).
>
> Segue la lettera,
>
> Ciao
>
> Andrea
>
>
>
> Friends od the World Treasures F.W.T. NETWORK
> Amis des Tresors du Monde INTERNATIONAL SECRETARY
> Amigos de los Tesoros del Mundo Via Alvise Cornaro 1/B
> 35128 Padova, Italia
> http://www.fwtunesco.org
> secretary a fwtunesco.org
>
>
>
>
> LE SCHEDE E L'OLOCAUSTO>
> Nella ricorrenza del giorno della Memoria, Il Museo Didattico di
> Storia dell'Informatica della FWT-FMACU-UNESCO invita tutti a
> considerare un tremendo esempio storico: siamo nel 1933 in Europa e
> negli USA e si legge bene il drammatico confronto tra due velocita`
> di crescita: quella delle applicazioni della tecnologia e quella
> della consapevolezza dei valori etici dell'umanita`.
>
> La tecnologia stravince e come e` stato ben illustrato da una
> celebre pubblicazione, la meggiore industria mondiale di schede
> perforate (le antesignane dei nostri computer) ha un ruolo
> determinante sull'efficienza della selezione degli individui da
> eliminare in tutti quei Paesi che avevano automatizzato i servizi
> di anagrafe.
>
> Dopo la pubblicazione del volume che ha richiesto lunghi anni di
> elaborazione, questa grandissima industria ha ufficialmente
> accettato la sua responsabilita` chiedendo scusa al mondo, dopo il
> 2000, ma il problema rimane intatto: il fatto che ogni campo di
> sterminio avesse una sua macchina a schede, che ogni scheda pagasse
> i suoi diritti d'autore, che tutto fosse gia` stato predisposto
> come perfezionamento tecnologico, persino in molti di quei 18 Paesi
> che sarebbero poi stati occupati, ci deve ancora una volta far
> profondamente riflettere anche sul profitto a tutti i costi.
>
> Se ci mettiamo di fronte a queste macchine, meravigliosamente
> efficienti al loro apparire, ed al loro rapporto con l'uomo, o se
> ci guardiamo oggi attorno magari con un po' piu` di attenzione,
> questo giorno della memoria ci puo' dare molto, una ragione in piu`
> per tenerlo sempre presente non solo come fatto storico ma anche
> come chiave di lettura per i nostri tempi.
>
> Ringraziando anticipatamente per la pubblicizzazione di questo
> messaggio,
>
> il Coordinatore della Rete Internazionale
> Friends of the World Treasures
> della FMACU-UNESCO
>
> Francesco Piva
>
>
> Padova, 26 01 2005
>
>
>
> FMACU-WFUCA
> Maison de l'UNESCO
> 1, Rue Miollis 75015 Paris
> Telephone (1) 45 68 28 18
>
>
> --
> Andrea Brugiolo andrea a pluto.it
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