From madero a maderoweb.com Sat Mar 5 19:28:12 2005 From: madero a maderoweb.com (Madero) Date: Sat, 5 Mar 2005 19:28:12 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze Message-ID: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> Gentili Utenti, Credo vi interesserà conoscere questo progetto che si propone di scambiare informazioni e conoscenze liberamente utilizzando i nuovi mezzi informatici senza alcun fine di lucro. Stanchi di vivere in un Paese dove l'istruzione vorrebbe essere unicamente in funzione delle aziende e delle loro richieste di mercato e dove le scuole raramente assecondano la nostra curiosità, abbiamo deciso di costruirci da soli una scuola che senza troppe pretese soddisfi la nostra voglia di imparare. OILproject.org, la prima scuola gratuita di informatica in Italia, dopo il consenso ricevuto nei mesi scorsi dall'insaziabile popolo della rete, organizza corsi online di Programmazione C, Flash, Hacking, Html e Linux. I professori sono volontari che, motivati nel loro impegno di diffondere la mentalità open-source del progetto, saranno disponibili a rendere pubblico il prodotto delle loro celluline grigie. Grazie per l'attenzione Madero OILproject.org From riccardo a datahost.it Sun Mar 6 12:58:58 2005 From: riccardo a datahost.it (Riccardo Magliocchetti) Date: Sun, 06 Mar 2005 12:58:58 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> Message-ID: On Sat, 5 Mar 2005 19:28:12 +0100 M wrote: > Credo vi interesserà conoscere questo progetto che si propone di > scambiare informazioni e conoscenze liberamente utilizzando i nuovi > mezzi informatici senza alcun fine di lucro. Lodevole iniziativa [snip] > Programmazione C, Flash, Hacking, Html e Linux. > I professori sono volontari che, motivati nel loro impegno di > diffondere la mentalità open-source del progetto, saranno disponibili a > rendere pubblico il prodotto delle loro celluline grigie. Nello spirito dell'open source non avrei mai fatto un corso in flash, .swf e action script non sono standard aperti, non ci sono flash player liberi che supportano action script e poi personalmente odio i siti fatti _solo_ in flash. A parte questo buon lavoro, bella anche la mossa di usare irc come strumento, alla faccia dell'e-learning ;) ciao rm From madero a maderoweb.com Sun Mar 6 13:18:17 2005 From: madero a maderoweb.com (Madero) Date: Sun, 6 Mar 2005 13:18:17 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> Message-ID: <003401c52246$942e8920$027fff01@Thunder> ----- Original Message ----- From: "Riccardo Magliocchetti" To: "Lista di discussione dei soci del PLUTO Project" Sent: Sunday, March 06, 2005 12:58 PM Subject: Re: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze > On Sat, 5 Mar 2005 19:28:12 +0100 M wrote: > >> Credo vi interesserà conoscere questo progetto che si propone di >> scambiare informazioni e conoscenze liberamente utilizzando i nuovi >> mezzi informatici senza alcun fine di lucro. > > Lodevole iniziativa > > [snip] >> Programmazione C, Flash, Hacking, Html e Linux. >> I professori sono volontari che, motivati nel loro impegno di >> diffondere la mentalità open-source del progetto, saranno disponibili a >> rendere pubblico il prodotto delle loro celluline grigie. > > Nello spirito dell'open source non avrei mai fatto un corso in flash, .swf > e action script non sono standard aperti, non ci sono flash player liberi > che supportano action script e poi personalmente odio i siti fatti _solo_ > in flash. Hai assolutamente ragione, però comunque, essendoci una discreta rischiesta, mi sembra giusto dare la possibilità a chi usa il software Macromedia di poterlo imparare ed utilizzare! Per quanto riguarda i siti in flash, a mio parere sono la peggior cosa inventata dopo la bomba nucleare e il Festival di Sanremo della Raffaella Carrà > A parte questo buon lavoro, bella anche la mossa di usare irc come > strumento, alla faccia dell'e-learning ;) > > ciao > rm > > > _______________________________________________ > pluto-soci mailing list > pluto-soci a lists.pluto.it > Per gestire la propria iscrizione alla lista: > http://lists.pluto.it/listinfo/pluto-soci > > From simone a pluto.it Sun Mar 6 13:27:49 2005 From: simone a pluto.it (Simone Stevanin) Date: Sun, 6 Mar 2005 13:27:49 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <003401c52246$942e8920$027fff01@Thunder> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <003401c52246$942e8920$027fff01@Thunder> Message-ID: <200503061327.49398.simone@pluto.it> Alle 13:18, domenica 6 marzo 2005, Madero ha scritto: > Hai assolutamente ragione, però comunque, essendoci una discreta > rischiesta, mi sembra giusto dare la possibilità a chi usa il software > Macromedia di poterlo imparare ed utilizzare! Certo: allora perchè non fate corsi su Windows, Office et similia : ) Il principio è lo stesso. Credo che basarsi sulla domanda per calibrare l'offerta sia corretto, ma solo se si tratta di software libero. > Per quanto riguarda i siti in flash, a mio parere sono la peggior cosa > inventata dopo la bomba nucleare e il Festival di Sanremo della Raffaella > Carrà Facendo formazione su Flash insegnate alle gente a realizzarli, contribuendo alla loro diffusione. E' quanto meno bizzarro: è dire che si odiano la guerra e le bombe lavorando alla Oto Melara (www.otomelara.it) : ) S. From simone a pluto.it Sun Mar 6 13:51:58 2005 From: simone a pluto.it (Simone Stevanin) Date: Sun, 6 Mar 2005 13:51:58 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503061327.49398.simone@pluto.it> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <003401c52246$942e8920$027fff01@Thunder> <200503061327.49398.simone@pluto.it> Message-ID: <200503061351.58619.simone@pluto.it> Alle 13:27, domenica 6 marzo 2005, hao scritto: > Facendo formazione su Flash insegnate alle gente a realizzarli, > contribuendo alla loro diffusione. E' quanto meno bizzarro: è dire che si > odiano la guerra e le bombe lavorando alla Oto Melara (www.otomelara.it) A pare questo, dimenticavo: complimenti per la lodevole iniziativa! S. From andrea.sivieri a sempreverdi.net Sun Mar 6 14:02:13 2005 From: andrea.sivieri a sempreverdi.net (Andrea Sivieri) Date: Sun, 6 Mar 2005 14:02:13 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503061327.49398.simone@pluto.it> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <003401c52246$942e8920$027fff01@Thunder> <200503061327.49398.simone@pluto.it> Message-ID: <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> [corsi... flash... bombe...] Ciao! Nella mia concezione del mondo la libertà di pensiero ed espressione viene prima della libertà del software. Personalmente non terrei corsi di flash ecc., ma secondo me sono perfettamente ok se qualcuno vuole tenerli... il paragone con le bombe è fuori luogo, è un tipo di ragionamento che non condivido, perchè uccide la stessa libertà in nome della quale sto usando Linux ed il software libero. Insomma non condivido il fatto di sostenere una libertà del software fine a sè stessa e che calpesti le altre libertà.... Inoltre penso non sia sbagliata in sè l'idea di siti con grafica vettoriale, ma sono d'accordo che siti vettoriali fatti da incompetenti con proporzioni bloccate, non visibili in testo ecc. sono penosi, perchè uccidono quello che il vettoriale avrebbe potuto consentire. Per il vettoriale buono sto aspettando però che tutti i browser supportino l'SVG (il flash infatti è destinato ad essere soppiantato da questo standard aperto, per cui è una perdita di tempo). Inoltre c'è probabilmente del lavoro in più perchè dovrà cmq prevedersi una maniera per visualizzare questi siti anche su browser testuali per non-vedenti o altre esigenze particolari. Spero che questo sarà fattibile abbastanza facilmente con una combinazione di XHTML+SVG. :-) Ciao, Andrea From simone a pluto.it Sun Mar 6 14:33:23 2005 From: simone a pluto.it (Simone Stevanin) Date: Sun, 6 Mar 2005 14:33:23 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <200503061327.49398.simone@pluto.it> <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Message-ID: <200503061433.23414.simone@pluto.it> Alle 14:02, domenica 6 marzo 2005, Andrea Sivieri ha scritto: > Personalmente non terrei corsi > di flash ecc., ma secondo me sono perfettamente ok se qualcuno > vuole tenerli... Anche per me, ho solo dato la *mia* opinione. Liberi di fare come vogliono, ovviamente : ) > il paragone con le bombe è fuori luogo, è un tipo di > ragionamento che non condivido, perchè uccide la stessa libertà > in nome della quale sto usando Linux ed il software libero. Era un paragone, perfettibile fin che vuoi, per rendere in qualche modo che le due cose stridevano, per quel che è il mio punto di vista. Ci saranno altri mille modi migliori per farlo, ma al momento mi è venuto quello. Ciao! S. From andrea.sivieri a sempreverdi.net Sun Mar 6 15:13:22 2005 From: andrea.sivieri a sempreverdi.net (Andrea Sivieri) Date: Sun, 6 Mar 2005 15:13:22 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503061433.23414.simone@pluto.it> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <200503061433.23414.simone@pluto.it> Message-ID: <200503061513.22851.andrea.sivieri@sempreverdi.net> > > il paragone con le bombe è fuori luogo, è un tipo di > > ragionamento che non condivido, perchè uccide la stessa libertà > > in nome della quale sto usando Linux ed il software libero. > > Era un paragone, perfettibile fin che vuoi, per rendere in qualche modo che le > due cose stridevano, per quel che è il mio punto di vista. Ci saranno altri > mille modi migliori per farlo, ma al momento mi è venuto quello. Ok... devi sapere che prendo le cose molto alla lettera... :o) Ciao, Andrea From GianUberto.Lauri a eng.it Sun Mar 6 22:45:30 2005 From: GianUberto.Lauri a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Sun, 6 Mar 2005 22:45:30 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <003401c52246$942e8920$027fff01@Thunder> <200503061327.49398.simone@pluto.it> <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Message-ID: <16939.31226.333839.590513@mail.eng.it> >>>>> "AS" == Andrea Sivieri writes: AS> [corsi... flash... bombe...] AS> Ciao! AS> Nella mia concezione del mondo la libertà di pensiero ed AS> espressione viene prima della libertà del software. Verissimo, ma PLUTO esiste per un certo motivo. AS> di flash ecc., ma secondo me sono perfettamente ok se qualcuno AS> vuole tenerli... il paragone con le bombe è fuori luogo, Mi trovo d'accordo con Simone invece. Vero, poteva dire "è inutile essere contro il software proprietario e poi lavorare contro Windows" ma la semantica non cambia (salvo il fatto che uno può trovarsi a fare un lavoro con cui non è molto d'accordo ma non vedere intorno prospettive di vero cambiamento). PLUTO non può plaudire l'insegnamento dell'uso di tool non liberi. Questo non vuole dire che si è liberi di farlo e la cosa non è forse totalmente negativa, in quanto può far capire che c'è un modo diverso di porsi col sapere. Forse, perchè temo che chi usa flash veda solo il gratis, ma questo è solo un mio pensiero cui non voglio dare valore universale. -- /\ ___ /___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________ //--\ | | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di software From pr a pluto.it Sun Mar 6 23:41:51 2005 From: pr a pluto.it (Simone Stevanin) Date: Sun, 6 Mar 2005 23:41:51 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Logo contest del PLUTO Project: scadenza per la partecipazione prorogata! Message-ID: <200503062341.51166.pr@pluto.it> Il PLUTO Project (http://www.pluto.it) ha indetto un logo contest per la ristilizzazione del proprio storico logo, visibile su ftp://ftp.pluto.it/pub/pluto/loghi/pluto.png Il vincitore verrà designato dal gruppo di coordinamento del progetto, sentito il parere degli iscritti alla lista PLUTO-Soci. Linee guida per il restyling del logo: - deve mantenere un riferimento al raccogliersi di realtà distinte che ne compongono una unica. Nel logo originale questo è rappresentato dalle 16 gocce; - deve contenere la scritta "PLUTO Project"; - è prefebile che sia di forma circolare; - ogni eventuale componente (font, grafici, etc) deve essere libera; - non deve contenere firme nascoste, steganografia o watermarking; - il file del nuovo logo deve essere fornito sia in formato vettoriale che bitmap (file libero) e deve portare l'indicazione dei componenti esterni eventualmente usati per la sua realizzazione (font, loghi, grafici, etc) e della loro origine; - l'immagine vincitrice rimarrà di proprietà esclusiva del PLUTO Project. PLUTO Project si impegna a citare pubblicamente sul proprio sito l'autore del logo vincitore. La scadenza per la partecipazione è stata prorogata: tempo massimo per la consegna dei propri lavori (anche più di una proposta per partecipante): lunedì 25 aprile 2005, mediante una mail a logocontest a pluto.it. Il vincitore sarà designato entro il 9 maggio 2005 e ne sarà data pubblica comunicazione. Partecipate numerosi! -- Simone Stevanin, simone a pluto.it - Coordinatore generale PLUTO Project PLUTO Project - http://www.pluto.it -- Gli annunci del PLUTO Project http://www.pluto.it/ From andrea.sivieri a sempreverdi.net Mon Mar 7 01:44:03 2005 From: andrea.sivieri a sempreverdi.net (Andrea Sivieri) Date: Mon, 7 Mar 2005 01:44:03 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <16939.31226.333839.590513@mail.eng.it> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <16939.31226.333839.590513@mail.eng.it> Message-ID: <200503070144.03218.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Ciao! So bene che il Pluto è il Pluto, ma di fatto OILProject non è un progetto Pluto, quindi, se vogliono, possono ben permettersi di andare fuori dalle linee guida Pluto. E dal punto di vista del Pluto è ridicolo piangere su di questo, come se l'intero universo debba comportarsi a priori come satellite del Pluto. Trovo di fatto che sia semplicistico e probabilmente anche controproducente demonizzare tutto quello che è fuori dalle perfette e pure linee guida Pluto. Esternamente può sembrare che tale faziosità debba compensare una mancanza di valore oggettivo, il che non è vero. Insomma affermo solo che per rispetto della libertà altrui e per mostrare di essere in una posizione di forza (come siamo, data la qualità del software libero) dobbiamo essere equilibrati e non sparare subito schioppettate su qualsiasi realtà esterna che presenti delle macchioline... Il software libero ha un grande valore dal punto di vista pratico e ideale, ma gli esterni ed i nuovi o i potenziali spesso sono spaventati dall'astio viscerale che taluni sostenitori del sw libero hanno per qualsiasi altra cosa... e iniziano a farsi delle domande. Si troveranno poi sempre circondati da questo clima acido? Insomma l'unica cosa che desidero per la diffusione veloce e meritata del software libero è che si giochi una partita regolare. Abbiamo una squadra fortissima, non serve prendere a spintoni e offendere gli avversari, sarebbe solo una perdita di tempo ed il vero confronto sul campo verrebbe sempre rimandato. D'altronde come si può prendere sul serio una squadra che spintona e accusa gli avversari di tutto il male del mondo? Mettetevi nei panni di chi sta guardando la partita... :o) Ciao, Andrea PS: non ho detto che il Pluto debba plaudire i tool non liberi. Penso solo che debba rispettarne l'esistenza, rispettare il fatto che taluni li usino, rispettare il fatto che qualcuno voglia insegnare ad usarli gratis o non gratis. Se invece la caratteristica principale (quella che salta al'occhio) del diverso modo di porsi del Pluto fosse di fatto la mancanza sistematica di rispetto per gli altri tipi di scelte, sarebbe allora ben difficile per il Pluto farsi rispettare su grande scala, o sperare di avvicinare le persone che sta infangando e trattando come degli incapaci che non capiscono niente. Alle 22:45, domenica 06 marzo 2005, Gian Uberto Lauri ha scritto: > >>>>> "AS" == Andrea Sivieri writes: > > AS> [corsi... flash... bombe...] > AS> Ciao! > > AS> Nella mia concezione del mondo la libertà di pensiero ed > AS> espressione viene prima della libertà del software. > > Verissimo, ma PLUTO esiste per un certo motivo. > > AS> di flash ecc., ma secondo me sono perfettamente ok se qualcuno > AS> vuole tenerli... il paragone con le bombe è fuori luogo, > > Mi trovo d'accordo con Simone invece. Vero, poteva dire "è inutile > essere contro il software proprietario e poi lavorare contro Windows" > ma la semantica non cambia (salvo il fatto che uno può trovarsi a fare > un lavoro con cui non è molto d'accordo ma non vedere intorno > prospettive di vero cambiamento). > > PLUTO non può plaudire l'insegnamento dell'uso di tool non liberi. > > Questo non vuole dire che si è liberi di farlo e la cosa non è forse > totalmente negativa, in quanto può far capire che c'è un modo diverso > di porsi col sapere. Forse, perchè temo che chi usa flash veda solo il > gratis, ma questo è solo un mio pensiero cui non voglio dare valore > universale. > From GianUberto.Lauri a eng.it Mon Mar 7 06:51:53 2005 From: GianUberto.Lauri a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Mon, 7 Mar 2005 06:51:53 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503070144.03218.andrea.sivieri@sempreverdi.net> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <16939.31226.333839.590513@mail.eng.it> <200503070144.03218.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Message-ID: <16939.60409.246287.835051@mail.eng.it> >>>>> "AS" == Andrea Sivieri writes: AS> PS: non ho detto che il Pluto debba plaudire i tool non liberi. AS> Penso solo che debba rispettarne l'esistenza, rispettare il fatto AS> che taluni li usino, rispettare il fatto che qualcuno voglia AS> insegnare Io rispetto loro, ma loro rispettano me? (Malcom X parafrasato). Il punto è che certune tecnologie non rispettano la mia libertà di fruizione. Non parlo solo che con macchine non molto dotate un sito con parti in Flash diviene una piaga per il carico alla macchina. Parlo del fatto che quelle parti in Flash rischino di chiudere l'accesso alle informazioni a chi non vi accede secondo certi standard previsti dal produttore. Può benissimo non essere cattiveria, ma semplicemente che il produttore non è in grado di inseguire ogni piattaforma. Ma se d'altro canto può essere che il formato non venga ben specificato perché si vedono come "malvagie eroditrici di introiti" (da parte del produttore) le implementazioni libere che esisterebbero se il formato fosse ben documentato e reimplementabile (cosa che eliminerebbe il pericolo delle esclusioni dall'accesso). L'iniziativa di OILproject è lodevolissima. La presenza di flash un difetto di una iniziativa lodevolissima. Noi siamo liberi di dirlo come loro sono liberi di farlo, senza astio, anzi: l'amico migliore è quello che ti segnala l'errore. A parer mio OILproject farebbe una cosa validissima se insegnasse si ad usare flash, ma insegnasse anche a "non usarlo", ovvero i motivi per cui l'uso di flash non è una buona scelta e quindi come usarlo in modo sensato. -- /\ ___ /___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________ //--\ | | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di software From leone a diff.org Mon Mar 7 11:18:22 2005 From: leone a diff.org (Pietro Leone) Date: Mon, 7 Mar 2005 11:18:22 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503061327.49398.simone@pluto.it> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <003401c52246$942e8920$027fff01@Thunder> <200503061327.49398.simone@pluto.it> Message-ID: <1110190702.422c2a6e08004@webmail.towertech.it> Quoting Simone Stevanin : [snip] > Facendo formazione su Flash insegnate alle gente a realizzarli, contribuendo > > alla loro diffusione. E' quanto meno bizzarro: è dire che si odiano la guerra > > e le bombe lavorando alla Oto Melara (www.otomelara.it) : ) Non c'entra con la discussione, ma: www.otomelara.it 20050307 11:06 Microsoft OLE DB Provider for SQL Server error '80040e57' String or binary data would be truncated. /stats/Stats.asp, line 73 > S. Ciao, Pietro. From riccardo a datahost.it Mon Mar 7 12:02:36 2005 From: riccardo a datahost.it (Riccardo Magliocchetti) Date: Mon, 07 Mar 2005 12:02:36 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <16939.60409.246287.835051@mail.eng.it> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <16939.31226.333839.590513@mail.eng.it> <200503070144.03218.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <16939.60409.246287.835051@mail.eng.it> Message-ID: On Mon, 7 Mar 2005 06:51:53 +0100 GUL wrote: > Il punto è che certune tecnologie non rispettano la mia libertà di > fruizione. [snip] > Parlo del fatto che quelle parti in Flash rischino di chiudere > l'accesso alle informazioni a chi non vi accede secondo certi standard > previsti dal produttore. Non ci vedo niente di male nell'usare flash per fare animazioni, giochetti e simili. Piu` che altro non credo ci sia niente di alternativo [1]. Che le informazioni non debbano essere veicolate esclusivamente con tecnologie proprietarie penso sia condiviso da chiunque legga questa lista. > A parer mio OILproject farebbe una cosa validissima se insegnasse si > ad usare flash, ma insegnasse anche a "non usarlo", ovvero i motivi > per cui l'uso di flash non è una buona scelta e quindi come usarlo in > modo sensato. Lo scopo di OILproject e` dare conoscenza liberamente / gratuitamente, altri soggetti hanno scopi simili a quello che delinei tu, un nome a caso... uhm... PLUTO vi dice niente? ;) ciao rm ps. visto che e` stato poco ribadito, aggiungo che la loro e` una lodevole iniziativa. [1] Ok il formato SVG, ma ci sono IDE tipo quelle della macromedia? From saint a eng.it Mon Mar 7 13:05:45 2005 From: saint a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Mon, 7 Mar 2005 13:05:45 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze Message-ID: <1110197145.422c439977fd9@webmail.eng.it> [nota tennica: a causa di paturnie che non riporto, sono costretto a rispondere rompendo la linea di riferimenti del thread. Sto pensando al modo come aggirare le paturnie. Scusate per l'inconveniente] >>>>> "RM" == Riccardo Magliocchetti writes: RM> Non ci vedo niente di male nell'usare flash per fare animazioni, giochetti RM> e simili. Su questo mi puoi trovare d'accordo, si tratta di cose non indispensabili, ma non al 100%. Metti caso che io utilizzi un SW libero per cui non è previsto flash da Macromedia. Oddio, sono giochini e simili sono gadget, non è un grosso problema. Se non il fatto che non usando un S.W. diffuso non ho accesso ai giochini. Ma c'è un'altro problema. Hanno trovato il modo di veicolare streaming attraverso flash. La url dello stream è dentro flash. Non posso salvarmi il filmato e vedermelo e rivedermelo offline. Si, lo so, le leggi sono dalla loro, ma non mi interessava piratare il filmatino. Sono ancora l'utente del SW di cui sopra (o a cui non funziona più il plugin, mi è capitato) e quel filmato potrebbe, ad esempio, farmi vedere dei particolari di un prodotto che sarei anche lieto di pagare i 500€ e passa richiesti, ma solo dopo aver dato una occhiata. Qui non si tratta di un giochetto, ma di dare all'acquirente (che può essere online) informazioni vitali sull'acquisto. Se proprio siete curiosi, gli esempi che mi vengono in mente hanno a che fare col ferromodellismo (hobby tutt'altro che slegato dai computer, andate a vedere dove nacque il termine hacker) ed in particolare coi siti della inglese Hornby (per quel che riguarda la sua locomotiva in scala OO - stessi binari dello HO - realmente funzionante a vapore, 500£ da Harrods) e la tedesca BRAWA, anche lì c'erano in ballo modelli da svariate centinaia di Euro. (No, purtroppo i trenini non sono quasi più una cosa per bambini, peccato) RM> Piu` che altro non credo ci sia niente di alternativo [1]. Proprio per quello il formato va evitato per i percorsi "vitali" di accesso alle informazioni. E' quello che intendo col "non usare flash". >> A parer mio OILproject farebbe una cosa validissima se insegnasse si >> ad usare flash, ma insegnasse anche a "non usarlo", ovvero i motivi >> per cui l'uso di flash non è una buona scelta e quindi come usarlo in >> modo sensato. RM> Lo scopo di OILproject e` dare conoscenza liberamente / gratuitamente, RM> altri soggetti hanno scopi simili a quello che delinei tu, Mica vero. Un buon maestro lo dice. So di un caso di un corso sulla tecnologia XY (che non è molto chiaro quanto proprietaria, esistono buone implementazioni libere) fatto dalla $grossa_ditta che produce tale tecnologia. Orbene, il validissimo docente, giunto alle "best practices", ha detto: "La prima best practice è imparare a non usare la tecnologia XY perché è un overkill che peggiora le performance e complica le cose. La tecnologia XY si usa quando sono presenti _QUESTI_ problemi". (Siamo su una lista pubblica, non vorrei che $grossa_ditta se la prendesse col docente solo perché ha detto di usare questa tecnologia solo quando serve, ergo sto sul criptico.) Ripeto, OILproject ha avuto una splendida idea e la sta per di giunta mettendo in atto. Io esprimo la mia idea su una piccola parte del loro programma. Se recepiranno la cosa sarò molto contento. Se non la recepiranno, liberissimi di farlo, è un loro sacrosanto diritti che se necessario sono pronto anche a difendere. Ma rimango dissenziente. RM> un nome a RM> caso... uhm... PLUTO vi dice niente? ;) E che stiamo facendo Simone ed io :) ? -- /\ ___ /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____ //--\| | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di Software From madero a maderoweb.com Mon Mar 7 13:26:02 2005 From: madero a maderoweb.com (Madero) Date: Mon, 7 Mar 2005 13:26:02 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder><200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net><16939.31226.333839.590513@mail.eng.it><200503070144.03218.andrea.sivieri@sempreverdi.net><16939.60409.246287.835051@mail.eng.it> Message-ID: <004201c52310$d3ace720$027fff01@Thunder> Ho letto più o meno tutte le vostre mail ed ho deciso di esprimere anche io la mia opinione. Trovo assolutamente inconcepibile il fatto che l'insegnare Flash sia qualcosa di negativo: inanzitutto bisogna lasciare la libertà alle persone di scegliere. Non per cadere nei soliti luoghi comuni, ma vi sembra giusto dire "viva il software libero, viva l'open-source, viva l'indipendenza da Bill, viva la libertà" e poi non lasciare la possibilità ad una persona di usare quello che vuole? Io sono assolutamente contrario ai linguaggi e le tecnologie proprietarie ma ho fatto una SCELTA. Se non si lascia la libertà di imparare Flash, si elimina la possibilità di scelta e di confronto. Se nessuno potesse usare Windows, nessuno si renderebbe conto di quanto siano fenomenali i sistemi unix e derivati. Io, che tengo tantissimo al progetto che sto portando avanti, continuerò ad insegnare tutte le materie, in modo che siano gli "studenti" a decidere che strada intraprendere. Non mi permetterei mai di decidere per loro. Madero OILproject.org Admin ----- Original Message ----- From: "Riccardo Magliocchetti" To: Sent: Monday, March 07, 2005 12:02 PM Subject: Re: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze > On Mon, 7 Mar 2005 06:51:53 +0100 GUL wrote: > >> Il punto è che certune tecnologie non rispettano la mia libertà di >> fruizione. > [snip] >> Parlo del fatto che quelle parti in Flash rischino di chiudere >> l'accesso alle informazioni a chi non vi accede secondo certi standard >> previsti dal produttore. > > Non ci vedo niente di male nell'usare flash per fare animazioni, giochetti > e simili. Piu` che altro non credo ci sia niente di alternativo [1]. Che > le informazioni non debbano essere veicolate esclusivamente con tecnologie > proprietarie penso sia condiviso da chiunque legga questa lista. > >> A parer mio OILproject farebbe una cosa validissima se insegnasse si >> ad usare flash, ma insegnasse anche a "non usarlo", ovvero i motivi >> per cui l'uso di flash non è una buona scelta e quindi come usarlo in >> modo sensato. > > Lo scopo di OILproject e` dare conoscenza liberamente / gratuitamente, > altri soggetti hanno scopi simili a quello che delinei tu, un nome a > caso... uhm... PLUTO vi dice niente? ;) > > ciao > rm > > ps. visto che e` stato poco ribadito, aggiungo che la loro e` una lodevole > iniziativa. > > [1] Ok il formato SVG, ma ci sono IDE tipo quelle della macromedia? > > > _______________________________________________ > pluto-soci mailing list > pluto-soci a lists.pluto.it > Per gestire la propria iscrizione alla lista: > http://lists.pluto.it/listinfo/pluto-soci > > From andrea.sivieri a sempreverdi.net Mon Mar 7 13:27:50 2005 From: andrea.sivieri a sempreverdi.net (andrea.sivieri a sempreverdi.net) Date: Mon, 7 Mar 2005 12:27:50 +0000 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <200503061402.13330.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <16939.31226.333839.590513@mail.eng.it> <200503070144.03218.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <16939.60409.246287.835051@mail.eng.it> Message-ID: <20050307122750.qfnb5nxp6xk0cscs@www.sempreverdi.net> > [1] Ok il formato SVG, ma ci sono IDE tipo quelle della macromedia? Credo di no e cmq al momento non c'è ancora una buona integrazione su tutti i browser di SVG+JavaScript che secondo me permetterà in futuro di fare animazioni e simili. :-) Per il resto in campo professionale valgono più i requisiti posti dal cliente che non altri bei ragionamenti. Un mio cliente voleva mantenere nel sito nuovo un logo flash blandamente animato già usato per anni? La soluzione ovvia è stata visualizzare un jpg in mancanza di javascript o flash, ma continuare a visualizzare il flash se con il javascript ho rilevato il flash. Insomma se uno sa minimamente quello che sta facendo il fatto che il flash abbia varie limitazioni e inconvenienti non è un problema. Quello che trovo paternalistico e ridicolo è quando a priori si vuole decidere quello che va bene per tutti in tutti i casi, quando è chiaro a tutti che la realtà ha mille sfaccettature e non c'è una soluzione "that fits all needs". Se un cliente vuole proprio ad ogni costo una cosa che non è possibile fare con software libero, il fatto di perdere il cliente non sempre è un'opzione. Quindi anche se il Pluto decidesse sempre di guardare solo i pro da una parte e solo i contro dall'altra, continuerò sempre a vedere i pro ed i contro da entrambe le parti, considerando le esigenze dei clienti. Vedere solo il 50% della realtà che piace di più lo considero di fatto un handicap che non mi posso permettere. Ciao, Andrea From saint a eng.it Mon Mar 7 13:53:27 2005 From: saint a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Mon, 7 Mar 2005 13:53:27 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze Message-ID: <1110200007.422c4ec7449c6@webmail.eng.it> >>>>> "M" == Madero writes: M> Trovo assolutamente inconcepibile il fatto che l'insegnare Flash M> sia qualcosa di negativo: inanzitutto bisogna lasciare la libertà M> alle persone di scegliere. Rileggiti meglio e con molta calma i vari interventi (i miei in primis, vai di modestia) è tutt'altro che inconcepibile dato che può portare ad escludere le persone dall'informazione prima ancora che obbligare ad usare tool proprietari. Se la seconda è una scelta libera (anche se discutibile) la prima è una scelta di discriminazione e quindi non accettabile. M> Se nessuno potesse usare Windows, nessuno si renderebbe conto di quanto M> siano fenomenali i sistemi unix e derivati. Errore madornale. Chi ha imparato con Windows fa VERAMENTE MOLTA fatica ad apprezzare la vera potenza di Unix e dei S.O. liberi nati per rimpiazzarlo in quanto non ha la minima idea di cosa si "possa fare a parole avendo imparato solo ad esprimersi a gesti" (parafrasi di una frase di mia moglie al Pluto Meeting 1999). Chi invece viene da Unix non ci mette molto a sentirsi molto stretto in Windows. M> Io, che tengo tantissimo al progetto che sto portando avanti, continuerò ad M> insegnare tutte le materie, in modo che siano gli "studenti" a decidere che M> strada intraprendere. O dai loro _tutte_ le informazioni o rischi di non essere (su un certo argomento) un buon maestro. M> Non mi permetterei mai di decidere per loro. Nessuno ha detto "non insegnare flash". Alcuni hanno espresso riserve. Personalmente se uno mi chiede di insegnargli $prodotto_proprietario rispondo che non insegno l'uso di $prodotto_proprietario, ma che ci sono altri che lo fanno. -- /\ ___ /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____ //--\| | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di Software From saint a eng.it Mon Mar 7 13:59:03 2005 From: saint a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Mon, 7 Mar 2005 13:59:03 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze Message-ID: <1110200343.422c50171e712@webmail.eng.it> >>>>> "as" == andrea sivieri writes: as> Quindi anche se il Pluto decidesse sempre di as> guardare solo i pro da una parte e solo i contro as> dall'altra, Il Pluto ha fatto una scelta politica ben chiara. Quello che che fai poi privatamente è un'altro discorso e riguarda te e non il Pluto. Ci vuole un obiettivo fisso se si vuole andare da qualche parte, in modo da poter sapere di quanto si sta deviando dalla rotta originale. -- /\ ___ /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____ //--\| | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di Software From andrea.sivieri a sempreverdi.net Mon Mar 7 15:55:28 2005 From: andrea.sivieri a sempreverdi.net (Andrea Sivieri) Date: Mon, 7 Mar 2005 15:55:28 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <1110200343.422c50171e712@webmail.eng.it> References: <1110200343.422c50171e712@webmail.eng.it> Message-ID: <200503071555.28700.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Alle 13:59, lunedì 07 marzo 2005, Gian Uberto Lauri ha scritto: > >>>>> "as" == andrea sivieri writes: > > as> Quindi anche se il Pluto decidesse sempre di > as> guardare solo i pro da una parte e solo i contro > as> dall'altra, > > Il Pluto ha fatto una scelta politica ben chiara. Quello che che fai > poi privatamente è un'altro discorso e riguarda te e non il Pluto. > > Ci vuole un obiettivo fisso se si vuole andare da qualche parte, in modo > da poter sapere di quanto si sta deviando dalla rotta originale. > Non dico che il Pluto debba fare compromessi, ma dico che se nel Pluto si vedesse solo quello che si vuole vedere non si potrà essere efficaci nell'intervenire sulla realtà. Invito quindi il Pluto a guardare a tutti i punti di vista e a tutte le sfaccettature della realtà con serenità, altrimenti il dialogo con il resto del mondo sarà sempre un dialogo tra sordi ognuno che urla i propri pro ed i contro degli altri. Ciao, Andrea From simone a pluto.it Mon Mar 7 17:30:18 2005 From: simone a pluto.it (Simone Stevanin) Date: Mon, 7 Mar 2005 17:30:18 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <004201c52310$d3ace720$027fff01@Thunder> References: <005201c521b1$16e60af0$027fff01@Thunder> <004201c52310$d3ace720$027fff01@Thunder> Message-ID: <200503071730.18326.simone@pluto.it> Alle 13:26, lunedì 7 marzo 2005, Madero ha scritto: > Trovo assolutamente inconcepibile il fatto che l'insegnare Flash sia > qualcosa di negativo: inanzitutto bisogna lasciare la libertà alle persone > di scegliere. Certo, nessuno ti ha detto di non insegnare l'utilizzo del Flash. Oltre a lasciare la libertà alle persone di scegliere, però, occorre lasciare alle stesse anche quella di avere una opinione diversa dalla tua : ) Alcuni di noi la pensano diversamente da te: non mi pare che sia una tragedia, succede puntualmente ogni giorno su mille argomenti. > Non per cadere nei soliti luoghi comuni, ma vi sembra giusto dire "viva il > software libero, viva l'open-source, viva l'indipendenza da Bill, viva la > libertà" e poi non lasciare la possibilità ad una persona di usare quello > che vuole? Nessuno è contro la libertà di utilizzo del software. Ti abbiamo solo esposto che *noi* non avremmo tenuto un corso su Flash. Tu puoi ovviamente fare come credi. Dove abbiamo scritto che non vogliamo lasciare la libertà ad una persona di utilizzare il software che vuole? > Io sono assolutamente contrario ai linguaggi e le tecnologie proprietarie > ma ho fatto una SCELTA. Che noi rispettiamo: rispetta anche la nostra opinione però. > Se non si lascia la libertà di imparare Flash, si elimina la possibilità di > scelta e di confronto. Nessuno vuole impedirlo: abbiamo semplicemente una opinione differente. Rileggiti le mail prima della tua. > Se nessuno potesse usare Windows, nessuno si renderebbe conto di quanto > siano fenomenali i sistemi unix e derivati. Insomma, potrebbe benissimo rendersene conto provando solo quelli. Ma nessuno è contro l'utilizzo di Windows. Semplicemente noi abbiamo sceto di fare diversamente. Gli altri facciano come vogliono. Questa è libertà. S. From simone a pluto.it Mon Mar 7 17:31:10 2005 From: simone a pluto.it (Simone Stevanin) Date: Mon, 7 Mar 2005 17:31:10 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503071555.28700.andrea.sivieri@sempreverdi.net> References: <1110200343.422c50171e712@webmail.eng.it> <200503071555.28700.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Message-ID: <200503071731.10595.simone@pluto.it> Alle 15:55, lunedì 7 marzo 2005, Andrea Sivieri ha scritto: > Non dico che il Pluto debba fare compromessi, > ma dico che se nel Pluto si vedesse solo quello che si vuole > vedere non si potrà essere efficaci nell'intervenire sulla realtà. Vediamo tutte le sfaccettature di ogni questione, poi scegliamo la via che riteniamo giusta. Come fanno tutti, del resto. > Invito quindi il Pluto a guardare a tutti i punti di vista e a tutte > le sfaccettature della realtà con serenità Non mi pare di avere visto nessuno agitato in giro. > altrimenti il dialogo > con il resto del mondo sarà sempre un dialogo tra sordi > ognuno che urla i propri pro ed i contro degli altri. E nemmeno qualcuno che urlasse. Siamo sempre pronti ad ascoltare tutte le opinioni ed a batterci perchè vengano espresse, anche se contrarie alle nostre. Abbiamo delle convinzioni che esprimiamo con garbo e cortesia, come fanno tutti gli altri, che lasciamo liberi di avere le proprie e comportarsi come credono. S. From GianUberto.Lauri a eng.it Mon Mar 7 19:45:52 2005 From: GianUberto.Lauri a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Mon, 7 Mar 2005 19:45:52 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503071555.28700.andrea.sivieri@sempreverdi.net> References: <1110200343.422c50171e712@webmail.eng.it> <200503071555.28700.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Message-ID: <16940.41312.584673.406544@mail.eng.it> >>>>> "AS" == Andrea Sivieri writes: La risposta di Simone "Otomelara" Stevanin ( :) :) :) :) :) ) basterebbe ed avanzerebbe, solo che io sono un testone e Andrea rispondeva a me :). AS> Invito quindi il Pluto a guardare a tutti i punti di vista e a AS> tutte le sfaccettature della realtà con serenità, altrimenti il AS> dialogo con il resto del mondo sarà sempre un dialogo tra sordi AS> ognuno che urla i propri pro ed i contro degli altri. http://www.pluto.it/pluto/manifesto.html, punto 2: Scopo del PLUTO Lo scopo del PLUTO è di diffondere l'uso del Software Libero attraverso l'opera volontaria e non retribuita dei suoi membri/soci. Per conseguire il suo scopo, il PLUTO: * Sostiene e diffonde lo sviluppo del software libero e della sua filosofia. * Produce, traduce e diffonde documentazione in lingua Italiana sul software libero. * Promuove corsi, dimostrazioni e manifestazioni per favorire la conoscenza del software libero. Quindi non si può chiedere al PLUTO (o per lo meno a parte dei suoi soci) di non dissentire e di non plaudire all'insegnamento di prodotti non liberi. Sarebbe come chiedere a Berlusconi di iscriversi a Rifondazione Comunista, che diamine. Questo non vuole dire che il PLUTO miri ad imporre alcunché. Ma non chiedetegli di essere altro da se. -- /\ ___ /___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________ //--\ | | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di software From andrea.sivieri a sempreverdi.net Tue Mar 8 00:38:23 2005 From: andrea.sivieri a sempreverdi.net (Andrea Sivieri) Date: Tue, 8 Mar 2005 00:38:23 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <16940.41312.584673.406544@mail.eng.it> References: <1110200343.422c50171e712@webmail.eng.it> <200503071555.28700.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <16940.41312.584673.406544@mail.eng.it> Message-ID: <200503080038.23605.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Alle 19:45, lunedì 07 marzo 2005, Gian Uberto Lauri ha scritto: > >>>>> "AS" == Andrea Sivieri writes: > > La risposta di Simone "Otomelara" Stevanin ( :) :) :) :) :) ) basterebbe > ed avanzerebbe, solo che io sono un testone e Andrea rispondeva a me :). > [...] Ciao Gian Uberto, grazie per la risposta anche tua. In realtà credo che siamo abbastanza d'accordo. Forse non si capiva, ma quello che proponevo io era un sottilissimo modo di penetrare nelle fila nemiche ben conoscendo i punti di forza e di debolezza avversari. Questo approccio non è possibile se si sottovalutano o si ignorano i punti di forza del nemico e si parla tra sordi appunto. E` chiaro che desidero un dialogo cordiale con tutti in modo che poi con serenità si vada verso le scelte migliori (software libero e standard aperti ovviamente, altrimenti avrei cambiato mestiere!) Devo ammettere che capirsi per e-mail è un'impresa, ma come ha già osservato Simone gli scambi di opinione sono stati in effetti amichevoli e anche interessanti. Le sfumature sono ben diverse, ma gli intenti comuni... :-) Ciao, Andrea From mmzz a pluto.it Tue Mar 8 09:20:39 2005 From: mmzz a pluto.it (mmzz a pluto.it) Date: Tue, 8 Mar 2005 09:20:39 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze In-Reply-To: <200503080038.23605.andrea.sivieri@sempreverdi.net> References: <1110200343.422c50171e712@webmail.eng.it> <200503071555.28700.andrea.sivieri@sempreverdi.net> <16940.41312.584673.406544@mail.eng.it> <200503080038.23605.andrea.sivieri@sempreverdi.net> Message-ID: <20050308082039.GB11595@stavromula.stat.unipd.it> On Tue, Mar 08, 2005 at 12:38:23AM +0100, Andrea Sivieri wrote: > Alle 19:45, lunedì 07 marzo 2005, Gian Uberto Lauri ha scritto: > > >>>>> "AS" == Andrea Sivieri writes: > > > > La risposta di Simone "Otomelara" Stevanin ( :) :) :) :) :) ) basterebbe > > ed avanzerebbe, solo che io sono un testone e Andrea rispondeva a me :). > > [...] > > Ciao Gian Uberto, > > grazie per la risposta anche tua. > > In realtà credo che siamo abbastanza d'accordo. > > Forse non si capiva, ma quello che proponevo > io era un sottilissimo modo di penetrare nelle > fila nemiche ben conoscendo i punti di forza > e di debolezza avversari. Questo approccio > non è possibile se si sottovalutano o si ignorano > i punti di forza del nemico e si parla tra sordi appunto. > E` chiaro che desidero un dialogo cordiale con tutti in > modo che poi con serenità si vada verso le scelte migliori > (software libero e standard aperti ovviamente, altrimenti > avrei cambiato mestiere!) > > Devo ammettere che capirsi per e-mail è un'impresa, ma > come ha già osservato Simone gli scambi di opinione sono > stati in effetti amichevoli e anche interessanti. Le sfumature > sono ben diverse, ma gli intenti comuni... :-) Sottoscrivo questa conclusione di sostanziale convergenza delle posizioni: la salvaguardia della liberta' altrui di scegliere mezzi anche non liberi e propaganda per il s.l. hanno molti modi per convivere. Intervengo tardivamente e un po OT, sul merito dei siti flash, e non n particolare sui corsi di oilproject. I siti flash hanno un'altro problema, che non mi pare sia stato da voi sollevato, e che e' molto piu' serio e grave delle questioni "ideologiche" sulla liberta' de software, e cioe' l'accessibilita'. Che io sappia non sono accessibili da browser testuali. Le tecnologie vanno scelte coerentemente con lo scopo che ci si propone: ma immagino che nel tenere i corsi Flash questo aspetto venga debitamente sottolineato. Realizzare siti e precluderne l'accesso a non vedenti e ipovedenti, o a soggetti che per vari motivi non hanno accesso a banda sufficiente, significa allargare il digital divide. Vedo solo poche applicazioni in cui cio' sia giustificabile. ciao mmzz From saint a eng.it Tue Mar 8 09:39:27 2005 From: saint a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Tue, 8 Mar 2005 09:39:27 +0100 Subject: [PLUTO-soci] OILproject.org: Condivisione delle conoscenze Message-ID: <1110271167.422d64bf6915c@webmail.eng.it> >>>>> "m" == mmzz writes: m> Che io sappia non sono accessibili da browser m> testuali. Fintanto che non faranno un player basato su aalib :)... Scherzi a parte, dato che mi pare che i vari plugin non siano indipendenti dall'hardware che li esegue, quindi uno che si ricompila firefox su un HW esotico... i browser testuali sono solo una parte dei browser che rimangono esclusi. Ma una parte che va tutelata in quanto i loro utenti, per vari motivi - non solo problemi fisici, ci sono anche quelli economici - si trovano ad essere più deboli. Sembrerebbe che questo argomento non sia strettamente legato al SW libero. E' infatti un problema etico di rispetto della persona. Ma il progetto GNU, attenzione, nasce per risolvere problematiche legate al rispetto della persona. * qui è lecito lanciare verdura digitale avariata se lo si ritiene opportuno * -- /\ ___ /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____ //--\| | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di Software From andrea.sivieri a sempreverdi.net Tue Mar 8 13:49:49 2005 From: andrea.sivieri a sempreverdi.net (andrea.sivieri a sempreverdi.net) Date: Tue, 8 Mar 2005 12:49:49 +0000 Subject: [PLUTO-soci] Brevetti software, cose da matti In-Reply-To: <1110271167.422d64bf6915c@webmail.eng.it> References: <1110271167.422d64bf6915c@webmail.eng.it> Message-ID: <20050308124949.w8wz2uae9hegcss8@www.sempreverdi.net> UE, passano i brevetti sul software L'Italia non si è opposta come invece han fatto Spagna, Danimarca, Polonia e Portogallo: il Consiglio dei ministri UE ha adottato la direttiva. Le residue speranze, poche e remote, si concentrano sul Parlamento europeo http://punto-informatico.it/p.asp?i=51821 E` vero quello che leggo? Ora solo una forte maggioranza in parlamento potrà fermare le cose? Ciao, Andrea From bronto a tiscali.com Tue Mar 8 17:08:20 2005 From: bronto a tiscali.com (Marco Marongiu) Date: Tue, 08 Mar 2005 17:08:20 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Brevetti software, cose da matti In-Reply-To: <20050308124949.w8wz2uae9hegcss8@www.sempreverdi.net> References: <1110271167.422d64bf6915c@webmail.eng.it> <20050308124949.w8wz2uae9hegcss8@www.sempreverdi.net> Message-ID: <422DCDF4.10308@tiscali.com> andrea.sivieri a sempreverdi.net wrote: > UE, passano i brevetti sul software > > L'Italia non si è opposta come invece han fatto Spagna, Danimarca, > Polonia e Portogallo: il Consiglio dei ministri UE ha adottato la > direttiva. > Le residue speranze, poche e remote, si concentrano sul Parlamento europeo > > http://punto-informatico.it/p.asp?i=51821 > > E` vero quello che leggo? > > Ora solo una forte maggioranza in parlamento potrà fermare le cose? Leggo e rilancio: > 8 Marzo - Strasburgo - La commissione affari legali del Parlamento, > nella riunione d'urgenza del 7/3 ha deciso di chiedere la > documentazione e le minute del Consiglio di ieri, per verificare se sono > state infrante le regole procedurali (ossia il Lussemburgo ha > illegalmente considerato irricevibile la richiesta della Danimarca) e > quindi il risultato potrebbe non essere considerato posizione comune > secondo l'articolo 77 del regolamento. Possibilita', quindi, che il > parlamento che ha il dovere di verificare consideri la decisione non > valida e la rimandi al mittente (al Consiglio). > Il Parlamento Europeo, oggi in seduta plenaria ha deciso di convocare > domani domani dalle 18:00 alle 18:30, il Commissario McCreevy per un > "catch eyes" sulla brevettabilita' del software e sulla direttiva > Bolkenstein. -- Marco Marongiu Tiscali Services s.r.l. System Engineer S.S. 195, km 2,300 IT Systems Management Dept. Loc. "Sa Illetta" Phone: +39 070 460 1684 09122 Cagliari (CA) Fax: +39 070 460 9684 Sardegna - Italia ----------------------------------------------------------------------- General, you are listening to a machine. Do the world a favor and don't act like one. --Stephen Falken in "War Games", 1983 ----------------------------------------------------------------------- From rudigiacomini a inwind.it Wed Mar 9 13:22:51 2005 From: rudigiacomini a inwind.it (rudigiacomini a inwind.it) Date: Wed, 9 Mar 2005 13:22:51 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Re:Digest di pluto-soci, Volume 24, Numero 6 Message-ID: Buon giorno Se tutto ciò è vero (e non ho motivo di dubitare) abbiamo la prova lampante della morte della democrazia. Ribadire in questa sede cosa significano i brevetti non ha senso (è come sparare sulla croce rossa abbiamo tutti le stesse posizioni) e io non ho l'autorità per far altro che indignarmi. Ci tenevo a ribadire lo schifo che provo per il modo n cui il denaro riesce a far si che venga cercato l'interesse di pochi a discapito degli altri... Una sola proposta: visto che sono brevettabili le idee, se nessuno ci ha pensato, brevettiamo l'idea di brevetto...è un buon modo per fargliela pagare :-) un sempre più sconfortato Rudi Giacomini Pilon :-(. > Invia le richieste di iscrizione alla lista pluto-soci all'indirizzo > pluto-soci a lists.pluto.it > > Per iscriverti o cancellarti attraverso il web, visita > http://lists.pluto.it/listinfo/pluto-soci > oppure, via email, manda un messaggio con oggetto `help' all'indirizzo > pluto-soci-request a lists.pluto.it > > Puoi contattare la persona che gestisce la lista all'indirizzo > pluto-soci-owner a lists.pluto.it > > Se rispondi a questo messaggio, per favore edita la linea dell'oggetto > in modo che sia più utile di un semplice "Re: Contenuti del digest > della lista pluto-soci..." > > > Argomenti del Giorno: > > 1. Brevetti software, cose da matti (andrea.sivieri a sempreverdi.net) > 2. Re: Brevetti software, cose da matti (Marco Marongiu) > > > ---------------------------------------------------------------------- > > Message: 1 > Date: Tue, 8 Mar 2005 12:49:49 +0000 > From: andrea.sivieri a sempreverdi.net > Subject: [PLUTO-soci] Brevetti software, cose da matti > To: pluto-soci a lists.pluto.it > Message-ID: <20050308124949.w8wz2uae9hegcss8 a www.sempreverdi.net> > Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1; format="flowed" > > UE, passano i brevetti sul software > > L'Italia non si è opposta come invece han fatto Spagna, Danimarca, > Polonia e Portogallo: il Consiglio dei ministri UE ha adottato la direttiva. > Le residue speranze, poche e remote, si concentrano sul Parlamento europeo > > http://punto-informatico.it/p.asp?i=51821 > > E` vero quello che leggo? > > Ora solo una forte maggioranza in parlamento potrà fermare le cose? > > Ciao, Andrea > > > > > ------------------------------ > > Message: 2 > Date: Tue, 08 Mar 2005 17:08:20 +0100 > From: Marco Marongiu > Subject: Re: [PLUTO-soci] Brevetti software, cose da matti > To: Lista di discussione dei soci del PLUTO Project > > Message-ID: <422DCDF4.10308 a tiscali.com> > Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1; format=flowed > > > > andrea.sivieri a sempreverdi.net wrote: > > UE, passano i brevetti sul software > > > > L'Italia non si è opposta come invece han fatto Spagna, Danimarca, > > Polonia e Portogallo: il Consiglio dei ministri UE ha adottato la > > direttiva. > > Le residue speranze, poche e remote, si concentrano sul Parlamento europeo > > > > http://punto-informatico.it/p.asp?i=51821 > > > > E` vero quello che leggo? > > > > Ora solo una forte maggioranza in parlamento potrà fermare le cose? > > Leggo e rilancio: > > > 8 Marzo - Strasburgo - La commissione affari legali del Parlamento, > > nella riunione d'urgenza del 7/3 ha deciso di chiedere la > > documentazione e le minute del Consiglio di ieri, per verificare se sono > > state infrante le regole procedurali (ossia il Lussemburgo ha > > illegalmente considerato irricevibile la richiesta della Danimarca) e > > quindi il risultato potrebbe non essere considerato posizione comune > > secondo l'articolo 77 del regolamento. Possibilita', quindi, che il > > parlamento che ha il dovere di verificare consideri la decisione non > > valida e la rimandi al mittente (al Consiglio). > > Il Parlamento Europeo, oggi in seduta plenaria ha deciso di convocare > > domani domani dalle 18:00 alle 18:30, il Commissario McCreevy per un > > "catch eyes" sulla brevettabilita' del software e sulla direttiva > > Bolkenstein. > > -- > Marco Marongiu Tiscali Services s.r.l. > System Engineer S.S. 195, km 2,300 > IT Systems Management Dept. Loc. "Sa Illetta" > Phone: +39 070 460 1684 09122 Cagliari (CA) > Fax: +39 070 460 9684 Sardegna - Italia > ----------------------------------------------------------------------- > General, you are listening to a machine. Do the world a favor and don't > act like one. > --Stephen Falken in "War Games", 1983 > ----------------------------------------------------------------------- > > > ------------------------------ > > _______________________________________________ > pluto-soci mailing list > pluto-soci a lists.pluto.it > http://lists.pluto.it/listinfo/pluto-soci > > Fine di Digest di pluto-soci, Volume 24, Numero 6 > ************************************************* > ____________________________________________________________ 6X velocizzare la tua navigazione a 56k? 6X Web Accelerator di Libero! Scaricalo su INTERNET GRATIS 6X http://www.libero.it From bronto a tiscali.com Wed Mar 9 13:45:12 2005 From: bronto a tiscali.com (Marco Marongiu) Date: Wed, 09 Mar 2005 13:45:12 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Brevetti e software, le riserve di Stanca Message-ID: <422EEFD8.3010909@tiscali.com> 09 marzo 2005 Il voto del parlamento europeo e l'astensione dell'Italia Brevetti e software, le riserve di Stanca Il ministro dell'Innovazione: «Una brevettazione troppo spinta rischia seriamente di trasformarsi in un freno all?innovazione» Il ministro italiano dell?innovazione, Lucio Stanca, ha voluto commentare la recente decisione del parlamento europeo di procedere con la Direttiva sulla brevettabilità del software, in spregio della opinione reiterata dell?Europarlamento di rivedere quella decisione. Il commento del ministro è leggibile sul sito Punto Informatico: «Brevetti software: un nodo da sciogliere». Il ministro conferma le riserve del nostro paese rispetto a quella decisione (l?Italia si è astenuta) e auspica un miglioramento del testo, in seconda lettura al parlamento, miglioramento tuttavia che lui stesso sa non essere molto probabile. Il punto di interesse del ragionamento del ministro sta in questo: tutta la materia evolve, le precedenti regole più non tengono e non risultano praticabili e soprattutto c?è software e software e se lo si vuole proteggere non tutto tuttavia va brevettato alla stessa maniera. Lo stesso ministro segnala di fatto che una brevettazione troppo spinta rischia seriamente di trasformarsi in un freno all?innovazione, anziché in uno stimolo. La migliore conferma la si trova in un libro recentemente pubblicato in America da parte di due economisti, Adam Jaffe della Brandeis University e Josh Lerner della Harvard Business School. Essi sostengono che le cause legali frivole sui brevetti stanno creando una tassa invisibile (ma assai corposa) sui prodotti tecnologici I brevetti frivoli sono quelli che non dovrebbero mai essere accordati, perché non sono nuovi, perché si riferiscono a conoscenze e pratiche già ampiamente diffuse, perché servono soltanto come arma ?estorsiva? nei confronti della concorrenza. I casi più noti sono quelli della Sco, che da due anni sta cercando di rivendicare una sua proprietà intellettuale sul sistema operativo aperto Linux, e quello della Eolas che ha cercato di farsi riconoscere dalla Microsoft la titolarità di un banale sistema per allacciare i plug in (dei software accessori) ai programmi per navigare in rete. Il ragionamento sui brevetti come freno all?innovazione non è nuovo, ma l?interesse di questo saggio si concentra soprattutto in tre figure sconvolgenti: sono i grafici che rappresentano il numero di domande presentate al Patent Office, il numero di domande accolte e il numero di cause legali. Tutte e tre queste curve salgono gradualmente nel tempo, ma si impennano ripidissime verso l?altro a partire dai primi anni ?80. Secondo i due studiosi questo è l?effetto di alcune decisioni apparentemente minori prese nel 1982 e nel 1990 dal Congresso americano. La prima fu quella di concentrare in un unico tribunale tutte le cause relative ai brevetti che in precedenza erano trattate per competenza da diversi tribunali del paese. Il motivo era di favorire una politica giudiziaria coerente, evitando pronunciamenti troppo difformi tra l?una e l?altra corte, che generavano una situazione di grande incertezza. La seconda decisione, anch?essa apparentemente ragionevole, era di ridurre i finanziamenti all?Ufficio Brevetti e di spingerlo ad autofinanziarsi, anche grazie a un aumento dei ?fee? dovuti per il deposito e la registrazione. Malauguratamente entrambe le decisioni hanno avuto effetti micidiali. La corte specializzata (U.S. Court of Appeals for the Federal Circuit) rivelò ben presto una evidente tendenza aprioristicamente favorevole nei confronti dei detentori dei brevetti, anche quando si trattava di brevetti assai ambigui e discutibili. Contemporaneamente il Patent Office, incentivato finanziariamente a rilasciarne molti, si dimostrò di manica larga, anzi larghissima. Il messaggio combinato di queste due pratiche fu dunque di spingere molte industrie a brevettare a vanvera, sentendosi sufficientemente sicure che in tal modo avrebbero facilmente acquisito un?arma competitiva verso i concorrenti. Il risultato finale è chesolo i gruppi più grandi possono permettersi di accumulare un portafoglio ricco di brevetti e di difenderlo con i propri avvocati. Questo patrimonio costituisce una barriera per ogni piccolo innovatore e potenziale concorrente che di solito non è in grado né di pagare le royalties della licenza, né di sostenere eventuali spese legali, se citato in giudizio per violazione del brevetto altrui. I grandi gruppi infine, sia quelli della microelettronica che quelli del software, sovente usano i loro brevetti per costituire dei cartelli di fatto, anche quando vietati dalla legge. Il sistema è quello delle licenze incrociate, grazie alle quali due soggetti si autorizzano reciprocamente a usare i brevetti dell?altro e si riservano di decidere assieme a chi tra i competitori concedere la licenza. I casi sono numerosi e tutti dovrebbero incitare a una seria riforma del sistema dei brevetti, in America come in Europa. Franco Carlini -- Marco Marongiu Tiscali Services s.r.l. System Engineer S.S. 195, km 2,300 IT Systems Management Dept. Loc. "Sa Illetta" Phone: +39 070 460 1684 09122 Cagliari (CA) Fax: +39 070 460 9684 Sardegna - Italia ----------------------------------------------------------------------- General, you are listening to a machine. Do the world a favor and don't act like one. --Stephen Falken in "War Games", 1983 ----------------------------------------------------------------------- From g_zucchetta a virgilio.it Wed Mar 9 13:54:36 2005 From: g_zucchetta a virgilio.it (Gabriele Zucchetta) Date: Wed, 09 Mar 2005 13:54:36 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Brevetti e software, le riserve di Stanca In-Reply-To: <422EEFD8.3010909@tiscali.com> References: <422EEFD8.3010909@tiscali.com> Message-ID: <1110372876.24504.15.camel@galileo.intranet.int> > Il ministro conferma le riserve del nostro paese rispetto a quella > decisione (l?Italia si è astenuta) Non sapevo che la cosa migliore da fare se si hanno riserve e' astenersi: in pratica questi politici prendono soldi per non prendere decisioni? Non vado oltre, di politica me ne intendo praticamente nulla. gabriele From alexxmed a libero.it Thu Mar 10 12:37:39 2005 From: alexxmed a libero.it (alexxmed) Date: Thu, 10 Mar 2005 12:37:39 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Brevetti e software, le riserve di Stanca In-Reply-To: <1110372876.24504.15.camel@galileo.intranet.int> References: <422EEFD8.3010909@tiscali.com> <1110372876.24504.15.camel@galileo.intranet.int> Message-ID: <200503101237.39870.alexxmed@libero.it> Alle 13:54, mercoledì 9 marzo 2005, Gabriele Zucchetta ha scritto: > > Il ministro conferma le riserve del nostro paese rispetto a quella > > decisione (l?Italia si è astenuta) > > Non sapevo che la cosa migliore da fare se si hanno riserve e' astenersi: > in pratica questi politici prendono soldi per non prendere decisioni? > Non vado oltre, di politica me ne intendo praticamente nulla. Evidentemente anche loro. A. From Chiara.Paci a eng.it Thu Mar 10 14:55:54 2005 From: Chiara.Paci a eng.it (Chiara.Paci a eng.it) Date: Thu, 10 Mar 2005 14:55:54 +0100 Subject: [PLUTO-soci] lungo e pure OT Message-ID: <16944.20970.203582.132807@phobos-mail.eng.it> Che sia lungo è vero. Che sia OT in realtà un po' meno, per lo meno per come la vedo io sulla vita, l'universo e tutto quanto. Comunque penso che interessi a più di qualcuno che frequenta quest[ea] list[ea], anche in relazione a software libero e affini. In ogni caso, è stato Alex a convincermi a mandarla in lista, laonde per cui prendetevela con lui :)))) Chiara Hazel Henderson (*) "Premio Nobel per l'economia. La mistificazione." Le Monde Diplomatique, n. 611, Février 2005, pag. 28 Una querelle fuori dall'ordinario ha recentemente scosso l'atmosfera ovattata della consegna dei premi Nobel. La voce di Peter Nobel, uno degli eredi del fondatore Alfred Nobel, si è unita al concerto di proteste di scienziati sempre più numerosi contro la confusione che circonda il «premio della Banca di Svezia in scienze economiche in memoria di Alfred Nobel». Dalla sua istituzione da parte della Banca centrale svedese, nel 1969, questo premio di un milione di dollari è confuso con il vero premio Nobel, al punto che lo si designa spesso, a torto, come il «premio Nobel per l'economia» (e, in inglese, Nobel Memorial Prize). Nel numero del 10 dicembre 2004, il grande quotidiano svedese Dagens Nyheter ha pubblicato una lunga discussione firmata dal matematico svedese Peter Jager, membro dell'Accademia reale delle scienze, dall'ex-ministro all'ambiente Mans Lonnroth, ora titolare di una cattedra in «Tecnologia e società», e da Johan Lonnroth, economista ed ex-membro del Parlamento svedese. L'articolo mostrava in maniera dettagliata come certi economisti, tra i quali numerosi assegnatari del premio della Banca di Svezia, avessero fatto un cattivo uso della matematica creando dei modelli di dinamica sociale irrealistici. «Mai, nella corrispondenza di Alfred Nobel, si trova la minima menzione che riguardi un premio in economia» ci ha precisato Peter Nobel in un'intervista esclusiva. «La Banca reale di Svezia ha deposto il suo uovo nel nido di un altro uccello, molto rispettabile, e viola inoltre il "marchio depositato" Nobel. I due terzi dei premi della Banca di Svezia sono stati assegnati agli economisti americani della scuola di Chicago, i cui modelli matematici servono a speculare sul mercato azionario - all'opposto delle intenzioni di Alfred Nobel, che intendeva migliorare la condizione umana.» La scelta dei premiati dell'anno 2004 ha forse costituito la goccia d'acqua di troppo. Una volta ancora, il premio ha coronato due economisti americani, Finn E. Kydland e Edward C. Prescott, i quali, in un articolo del 1977, avevano "dimostrato", a partire da un modello matematico, che le banche centrali dovevano essere indipendenti da tutte le pressioni degli eletti[a] - compreso il caso di una democrazia. La presentazione dei premiati del premio della Banca di Svezia glorificava il loro articolo del 1977 e il suo «grande impatto sulle riforme intraprese in numerosi luoghi (tra cui la Nuova Zelanda, la Svezia, il Regno Unito e la zona euro) per trasferire le decisioni politiche monetarie a dei banchieri centrali indipendenti.» Ora tali "riforme" pongono un problema nelle democrazione dove ci si preoccupa della trasparenza delle decisioni pubbliche. La politica monetaria determina la ripartizione delle ricchezze tra creditori e debitori, la politica del redditto e l'uguaglianza delle opportunità. Troppo rigorosa, penalizza i salariati favorendo la disoccupazione e aumenta la remunerazione del capitale a vantaggio degli enti di credito e dei detentori del capitale. I pregiudizi ideologici degli economisti neoclassici sono stati evidenziati [1], e anche l'irrealtà di numerosi loro postulati. Ma un nuovo gruppo di scienziati - in vari campi come la fisica, la matematica, le neuoroscienze o l'ecologia - domanda a sua volta che il premio della Banca di Svezia in scienze economiche sia elargito, con attribuzione corretta, dissociato dal premio Nobel, o semplicemente abolito. Queste obiezioni provengono da ricercatori in scienze "dure", che studiano il mondo naturale e le cui scoperte sono sottoposte a verifica e confutazione. Il premio in economia svaluta ai loro occhi i veri premi Nobel. In particolare, dopo l'opera classica di Nicolas Georgescu-Roegen [2], l'economia subisce il fuoco incrociato di critiche provenienti da ecologisti, biologi, esperti di risorse naturali, ingegneri, specialisti in termodinamica. Una marcatura multisettoriale - economia ecologica, economia delle risorse naturali, ecc. - non rimedia agli errori fondamentali dell'economia neoclassica, che certi comparano a una credenza religiosa, in particolare nella sua fede sulla "mano invisibile" dei mercati. La vecchia questione di sapere se l'economia sia una scienza o una professione riemerge in superficie. Dal momento che la maggior parte dei suoi "principi" non sono sottomessi alla prova, come lo sono le leggi della fisica grazie alle quali si può mandare un razzo sulla Luna, si tratta piuttosto di una professione. Si può per esempio dimostrare che il "principio" detto "optimum di Pareto" [3] ignora la questione della distribuzione iniziale delle richezze, del potere e dell'informazione, ottenendo così dei risultati sociali ingiusti. La presentazione matematica di questi concetti serve sovente a mascherare la loro ideologia soggiacente. E a mettere fuori portata intellettuale del pubblico, e anche degli eletti, dei problemi presentati come troppo "tecnici" per loro. Così, non solo gli economisti guadagnano in influenza in seno alle potenti istituzioni che li impiegano, ma li si sottopone raramente ai criteri di valutazione delle altre professioni. Un medico va sotto processo se commette un errore nel trattamento di un malato; gli economisti possono, per i loro cattivi consigli, rendere un paese malato in tutta impunità. Le nuove scoperte dei ricercatori in neuroscienze, dei biochimici e degli sceinziati del comportamento portanto il coltello nella più costante piaga degli economisti neoclassici: l'assimilazione della "natura umana" a un "agente economico razionale" ossessionato dal desiderio di massimizzare il suo proprio interesse. Fondato sulla paura e la rarità, questo modello è quello del cervello rettile e del carattere strettamente territoriale del nostro passato primitivo. Ricercatore in neuroscienze all'università di Claremont, Paul Zak ha determinato, al contrario, una relazione tra la fiducia, che spinge gli esseri umani a raggrupparsi per cooperare, e un ormone riproduttivo chiamato ossitocina. Da parte sua, David Loye ha rivisto gli scritti di Charles Darwin e ha mostrato che, contrariamente a quello che si dice abitualmente, Darwin non si era concentrato su la "sopravvivenza del più adatto" e la competizione come fattore principale dell'evoluzione umana [4]. Soprattutto interessato alla capacità degli esseri umani di costruire dei legami di fiducia e di condividere, vedeva nell'altruismo un fattore di riuscita collettiva. Altri lavori, che rivedono la teoria dei giochi, arrivano a delle conclusioni simili [5]. Del resto, se non fosse questo il caso, ci si domanda come gli uomini sarebbero passati dallo stadio di bande nomadi di cacciatori-raccoglitori a quello di costruttori di città, di imprese o di enti internazionali come l'Unione Europea o le Nazioni Unite. Contrariamente a quello che postula la matematizzazione dell'economia, la gente non si comporta come degli atomi, delle palline da golf o dei porcellini d'India. All'inverso dell'"uomo economico razionale" immaginato nei libri teorici, gli uomini hanno una "razionalità" senza rapporto con il senso che gli economisti danno a questa parola. Complessi, le loro motivazioni includono la cura degli altri, la condivisione e la cooperazione, sovente in un quadro benevolo. Le simulazioni informatiche fondate sui gruppi d'agenti renderanno forse l'economia più "scientifica" in avvenire. Attualmente, le ipotesi fondamentali dell'economia sono patriarcali - cosa che apre un interessante campo di ricerca per una "economia femminista". La controversia sul premio della Banca di Svezia in scienze economiche - un premio il cui obiettivo era di conferire a questa professione l'aura di una scienza - ha fatto risorgere tutte queste importanti questioni. Un'impostura scientifica è messa in causa. Se questa controversia non ha troppe possibilità di figurare nei menu delle élite raggruppate a Davos, nella Svizzera innevata, meriterebbe d'essere all'ordine del giorno al Forum sociale mondiale di Porto Alegre. [1] Leggere Politics of the Solar Age, Toes Books, New York, 1981, riedito nel 1988. [2] The Entropy Law and The Economic Process, Universe, Lincoln (Nebraska), 1971, riedito nel 1999; per una critica, vedere "Ecologists Versus Economists", Harvard Business Review, Boston, vol. 51, n. 4, luglio-agosto 1973. [3] Idea che l'allocazione delle risorse in un'economia è tale che, a partire da un certo momento, non si possa migliorare il benessere di qualcuno senza nuocere a quello di un altro (NDLR). [4] DAVID LOYE, Darwin's Lost Theory of Love, Universe, Lincoln (Nebraska), 2000 [5] Cfr. ROBERT AXELROD, The Evolution of Cooperation, Basic Books, New York, 1985, ROBERT WRIGHT, Non Zero: The Logic of Human Destiny (2000), e RIANE EISLER, The Power of Partnership, New World Library, Novato, California, 2003. [a] Si intendono i rappresentanti eletti, ad esempio, in un parlamento (NdT). (*) Autore di numerose opere, tra cui Building a Win-Win World, Hazel Henderson ha creato con il Gruppo Calvert dei fondi pensione socialmente responsabili, degli indicatori sulla qualità della vita, oltre che una serie televisiva su l'etica del commercio. www.hazelhenderson.com From Chiara.Paci a eng.it Thu Mar 10 14:57:57 2005 From: Chiara.Paci a eng.it (Chiara.Paci a eng.it) Date: Thu, 10 Mar 2005 14:57:57 +0100 Subject: [PLUTO-soci] [PLUTO PD] lungo e pure OT In-Reply-To: <16944.20970.203582.132807@phobos-mail.eng.it> References: <16944.20970.203582.132807@phobos-mail.eng.it> Message-ID: <16944.21093.963976.887998@phobos-mail.eng.it> >>>>> "CP" == Chiara Paci writes: CP> Che sia lungo è vero. Che sia OT in realtà un po' meno, Dimenticavo, pure in crosspost ... che volete di più? :)) Chiara From malveo-lists a email.it Thu Mar 10 15:47:21 2005 From: malveo-lists a email.it (Mauro Malvestio) Date: Thu, 10 Mar 2005 15:47:21 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Radiolinux & Brevetti. Message-ID: <20050310144721.GB3603@elmorisco.malveo.casa> Segnalo. ----- Forwarded message from Vasco ----- From: Vasco Subject: direttiva sui brevetti software Date: Tue, 08 Mar 2005 16:59:54 GMT Sul sito www.radiolinux.info e' disponibile per il dowanload la registrazione della puntata di "radiolinux" che abbiamo fatto ieri sera, nella quale sono intervenuti sull'approvazione della direttiva sui brevetti software da parte del Consiglio Europeo, Fabrizio Sebastiani (presidente del LUG Roma), Stefano Maffulli (presidente sezione italiana FSFE), Fiorello Cortiana (Senatore partito dei Verdi) e Simo Sorce per l'AsSoLi. Vasco bye -- malveo From GianUberto.Lauri a eng.it Thu Mar 10 21:08:16 2005 From: GianUberto.Lauri a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Thu, 10 Mar 2005 21:08:16 +0100 Subject: [PLUTO-soci] lungo e pure OT In-Reply-To: <16944.20970.203582.132807@phobos-mail.eng.it> References: <16944.20970.203582.132807@phobos-mail.eng.it> Message-ID: <16944.43312.196404.905401@mail.eng.it> >>>>> "CP" == Chiara Paci writes: CP> l'economia subisce il fuoco incrociato di critiche provenienti da CP> ecologisti, biologi, esperti di risorse naturali, ingegneri, CP> specialisti in termodinamica. ~~~~~~~~~~~~~~~ Vedo con piacere che non sono il solo ad avere la sensazione di "paradosso termodinamico" di certe teorie economiche. Lungo ma a parer mio non così O.T. -- /\ ___ /___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________ //--\ | | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di software From pan a linux.it Fri Mar 11 02:03:45 2005 From: pan a linux.it (Emilio Anzon) Date: Fri, 11 Mar 2005 02:03:45 +0100 Subject: [PLUTO-soci] lungo e pure OT In-Reply-To: <16944.43312.196404.905401@mail.eng.it> References: <16944.20970.203582.132807@phobos-mail.eng.it> <16944.43312.196404.905401@mail.eng.it> Message-ID: <20050311010345.GA1351@linux.it> On Thu, Mar 10, 2005 at 09:08:16PM +0100, Gian Uberto Lauri wrote: > >>>>> "CP" == Chiara Paci writes: > > CP> l'economia subisce il fuoco incrociato di critiche provenienti da > CP> ecologisti, biologi, esperti di risorse naturali, ingegneri, > CP> specialisti in termodinamica. > ~~~~~~~~~~~~~~~ > > Vedo con piacere che non sono il solo ad avere la sensazione di no! non sei affatto solo, anzi..... > "paradosso termodinamico" di certe teorie economiche. certe ???? ricordiamoci che Engels non "credeva" alla termodinamica. > > Lungo ma a parer mio non così O.T. non troppo lungo e niente affatto O.T. :) \Emilio From mmzz a pluto.it Wed Mar 16 09:45:22 2005 From: mmzz a pluto.it (mmzz a pluto.it) Date: Wed, 16 Mar 2005 09:45:22 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Papers su aspetti economici del FOSS Message-ID: <20050316084521.GA4445@stavromula.stat.unipd.it> Visto l'interesse recente sugli aspetti degli studi economici in materia e sulle motivazioni, segnalo questi due paper. Il primo e' molto tecnico, ma forse qualcuno ci capisce. Il secondo parla appunto delle motivazioni delle ditte italiane del ramo e della coerenza tra motivazioni e comportamento. Ho raccolto in una pagina alcune citazioni da altri paper che riguardano le motivazioni: ciao a tutti Alberto Author Stefan Behringer Title The Provision of a Public Good with a direct Provision Technology and Large Number of Agents http://opensource.mit.edu/papers/behringer.pdf Abstract This paper provides a limit result for the provision of a public good in a mechanism design framework as the number of agents gets large. A canonical example for a public good that is produced with a direct provision technology is Open Source Software. Authors Cristina Rossi and Andrea Bonaccorsi Title Intrinsic motivations and profit-oriented firms in Open Source software. Do firms practise what they preach? http://opensource.mit.edu/papers/rossi_motivations.pdf Abstract A growing body of economic literature is exploring the incentives of the agents involved in the Open Source movement. However, most empirical analyses focus on individual developers and neglect firms that do business with Open Source software (Open Source firms). This paper contributes to the literature by providing empirical evidence on the incentives of firms that engage in Open Source activities. Data on firms? motivations were collected by a large-scale survey conducted on 146 Italian companies supplying Open Source (OS) solutions and show that intrinsic, community-based incentives do play a role. Nevertheless, these positive attitudes towards the values of the OS community, which are quite surprising by profit-oriented firms, are not in general put into practise. Discrepancy between attitudes and behaviours is a widely investigated phenomenon in social psychology literature. We explore its pattern in our sample, find that it does not concern all the respondents, and single out a group of firms adopting a more consistent behaviour. Our results are in line with the literature on individual motivations in organisations and Open Source business models. From claudio a pluto.it Wed Mar 16 22:49:29 2005 From: claudio a pluto.it (Claudio Cattazzo) Date: Wed, 16 Mar 2005 22:49:29 +0100 Subject: [PLUTO-soci] Pagina di protesta Message-ID: <20050316214928.GA4132@beatrix> Salve a tutti, vi informo che ho appena messo al posto delle home page di {www,ildp,journal}.pluto.it/ delle pagine di protesta contro i brevetti software. http://www.pluto.it/ - Claudio From andrea a pluto.it Thu Mar 24 15:22:49 2005 From: andrea a pluto.it (Andrea Brugiolo) Date: Thu, 24 Mar 2005 15:22:49 +0100 Subject: [PLUTO-soci] La copertina di "@lfa" del Sole 24 Ore... Message-ID: <20050324142249.GA16493@cab.unipd.it> ...di oggi e` dedicata al pinguino: "Linux diventa industria", con continuazione all'interno... -- Andrea Brugiolo andrea a pluto.it PLUTO Project http://pluto.it From GianUberto.Lauri a eng.it Thu Mar 24 15:33:12 2005 From: GianUberto.Lauri a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Thu, 24 Mar 2005 15:33:12 +0100 Subject: [PLUTO-soci] La copertina di "@lfa" del Sole 24 Ore... In-Reply-To: <20050324142249.GA16493@cab.unipd.it> References: <20050324142249.GA16493@cab.unipd.it> Message-ID: <16962.53160.884792.72974@mail.eng.it> >>>>> "AB" == Andrea Brugiolo writes: AB> ...di oggi e` dedicata al pinguino: "Linux diventa industria", con AB> continuazione all'interno... Beh, Engineering, dopo aver rilasciato Spago sotto GPL e la documentazione sotto Creative Commons (By:, No $, Copyleft) pare proprio che stia adottando il pinguino come desktop almeno per lo sviluppo Java... -- /\ ___ /___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________ //--\ | | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di software From GianUberto.Lauri a eng.it Thu Mar 24 15:33:12 2005 From: GianUberto.Lauri a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Thu, 24 Mar 2005 15:33:12 +0100 Subject: [PLUTO-soci] La copertina di "@lfa" del Sole 24 Ore... In-Reply-To: <20050324142249.GA16493@cab.unipd.it> References: <20050324142249.GA16493@cab.unipd.it> Message-ID: <16962.53160.884792.72974@mail.eng.it> >>>>> "AB" == Andrea Brugiolo writes: AB> ...di oggi e` dedicata al pinguino: "Linux diventa industria", con AB> continuazione all'interno... Beh, Engineering, dopo aver rilasciato Spago sotto GPL e la documentazione sotto Creative Commons (By:, No $, Copyleft) pare proprio che stia adottando il pinguino come desktop almeno per lo sviluppo Java... -- /\ ___ /___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________ //--\ | | \| | Integralista GNUslamico \/ e coltivatore diretto di software