[PLUTO-soci] Software Libero e scacchi
Francisco Yepes Barrera
paco.yepes a enernova.it
Lun 8 Gen 2007 10:34:18 CET
"Francisco Yepes Barrera" <paco.yepes a enernova.it> writes:
> > Mi sorge una domanda da profano degli scacchi: che licenza
> > hanno le partite? Sono da considerarsi pubblico dominio, dato che si
> > svolgono in pubblico, o sono coperte da copyright dei giocatori?
>
> Sono de pubblico dominio. Anche quelle dei libri si possono prendere a
> patto di non copiare anche l'ordine in cui le partite vengono riportate.
Non è chiaro, scusate. Le partite sono di pubblico dominio (si possono
scaricare free a milioni da Internet, vedi
http://www.chessgameslinks.lars-balzer.info). Una rivista può però
mettere un copyright se ingaggia un Maestro per comentarle
tecnicamente. Allora per evitare che uno le prenda, con i commenti, e
si faccia un libro pagando zero, gli mette un copyright. Ma la
partita in se è libera, nel senso che posso prendere le mosse da un
libro e mettere la partita sul mio sito, perché ad esempio voglio far
vedere una linea di apertura particolare.
Possono esserci problemi se prendo un libro e copio tutte le partite
nello stesso ordine. Allora l'editore si può arrabbiare perché
l'ordine forma parte della particolare scelta dell'autore per
illustrare gli argomenti del libro e quindi del copyright (si suppone
che l'autore ha analizzato migliaia di partite e ha scelto le 60-70
migliori per illustrare gli argomenti della pubblicazione, nel ordine
dato; il copyright evita che io aprofitti di questo lavoro). Ma nella
confezione del libro, l'autore, a sua volta, le ha prese tra la
documentazione disponibile (libri dei tornei, partite classiche,
ecc.).
Negli Stati Uniti (questo l'ho scoperto da poco, parlando con gestori
di siti di scacchi statunitensi, nel lavoro preparatorio della
distribuzione live che abbiamno preparato), la singola partita è
considerata "a fact" e non "a creation", e quindi non è soggetta a
copyright.
Paco
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