From marcocurreli a tiscali.it Mon Mar 9 21:56:21 2015 From: marcocurreli a tiscali.it (Marco Curreli) Date: Mon, 9 Mar 2015 21:56:21 +0100 Subject: [PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro? Message-ID: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> Carissimi soci, vorrei sentire un vostro parere sullo stato di salute del PLUTO: morto? moribondo? in rianimazione? A spanne, quanti soci attivi sono rimasti? Previsioni per il futuro? Idee? (Dispiace vedere, per esempio, il mitico PLUTO-Journal fermo al 2009 per mancanza di autori.) Un saluto, Marco From saint a eng.it Tue Mar 10 08:47:48 2015 From: saint a eng.it (Gian Uberto Lauri) Date: Tue, 10 Mar 2015 08:47:48 +0100 Subject: [PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro? In-Reply-To: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> References: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> Message-ID: <21758.41380.242402.949042@mail.eng.it> Marco Curreli writes: > Carissimi soci, > > vorrei sentire un vostro parere sullo stato di salute del PLUTO: > > morto? moribondo? in rianimazione? I fossili del Pluto verranno esposti nella sezione paleontologica di un museo di storia naturale. -- /\ ___ Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamico meaning "I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso... Debian" Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO From andrea a pluto.it Fri Mar 13 15:15:14 2015 From: andrea a pluto.it (Andrea Brugiolo) Date: Fri, 13 Mar 2015 15:15:14 +0100 Subject: [PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro? In-Reply-To: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> References: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> Message-ID: <20150313141514.GA13018@cab.unipd.it> On Mon, Mar 09, 2015 at 09:56:21PM +0100, Marco Curreli wrote: > Carissimi soci, > > vorrei sentire un vostro parere sullo stato di salute del PLUTO: > > morto? moribondo? in rianimazione? > > A spanne, quanti soci attivi sono rimasti? > > Previsioni per il futuro? Idee? > > (Dispiace vedere, per esempio, il mitico PLUTO-Journal fermo al 2009 per > mancanza di autori.) Ciao Marco Secondo me i tempi sono profondamente cambiati -- sappiamo che pochi anni in informatica sono ere geologiche. Da un lato, assieme al dilagare dell'informatica di massa (e dell'informatica in ogni aspetto della nostra esistenza) ho l'impressione che sia aumentato il divario tra chi fruisce e non e` interessato a conoscere e chi invece e` interessato a mantenere la consapevolezza verso l'utilizzo di questi aggeggi. Da un altro lato, le offerte di argomenti, attivita` e comunita` rivolte alla parte che e` interessata a non piombare nel Medio Evo della tecnologia sono moltiplicate a dismisura. Da un altro lato ancora e` cambiata ulteriormente la materia di cui ci occupiamo e il "nemico" si nasconde meglio: per "usare proficuamente e creativamente i calcolatori" oggi non basta assicurarsi che venga utilizzato Software Libero ma e` sempre piu` necessario fare caso a come viene usato il software, anche quello libero, e a come viene proposto negli aggeggi che acquistiamo nei negozi sotto casa (vedi Android, per fare giusto un nome). Tornando al PLUTO penso che tutte le cose qui sopra si ripercuotano nella nostra attivita` e nel "modello", forse un po' datato, di gruppo di lavoro che noi siamo. Ma meglio un gruppo datato che nessun gruppo, secondo me :) In concreto: io batto un colpo; di mio sto facendo qualcosa per fornire a ILDP (e agli altri progetti che ne avessero bisogno) qualche strumento in piu` tipo trac/wiki per l'attivita` collaborativa e a breve penso di mostrare i risultati; so che altri si sono rimboccati le maniche per dare una rinfrescata al sito che era bloccato su una vecchia versione di Drupal, ma su questo lascio parlare gli altri. Se ci fosse interesse potremmo anche pensare di organizzare un meeting, senza fanfare ma per allargare la riflessione anche a quelli che magari comunicano in mailing list ma che non si conoscono e magari non hanno nemmeno mai scritto su pluto-soci... Andrea -- Andrea Brugiolo andrea a pluto.it PLUTO Project http://pluto.it From marcocurreli a tiscali.it Fri Mar 13 22:35:38 2015 From: marcocurreli a tiscali.it (Marco Curreli) Date: Fri, 13 Mar 2015 22:35:38 +0100 Subject: [PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro? In-Reply-To: <20150313141514.GA13018@cab.unipd.it> References: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> <20150313141514.GA13018@cab.unipd.it> Message-ID: <20150313213538.GB7093@casa1.lan> Ciao Andrea... e un saluto si estende a tutte le liste del pluto. On 15:15 Fri 13 Mar , Andrea Brugiolo wrote: > > Da un altro lato, le offerte di argomenti, attivita` e comunita` > rivolte alla parte che e` interessata a non piombare nel Medio Evo > della tecnologia sono moltiplicate a dismisura. Sono d'accordo, ma questo non sempre è un bene. In giro si trova molta documentazione e molto frammentata, non è sempre agevole districarsi tra la marea di informazioni che girano in rete, e soprattutto non è facile distinguere tra buona e pessima documentazione. > > Tornando al PLUTO penso che tutte le cose qui sopra si ripercuotano > nella nostra attivita` e nel "modello", forse un po' datato, di gruppo > di lavoro che noi siamo. Ma meglio un gruppo datato che nessun gruppo, > secondo me :) Il modello è un po' datato ma finora ha funzionato bene. Bisogna rivedere i contenuti. Per quanto riguarda ILDP, tempo fa discutevamo in lista proprio di questo; tra le altre cose, concordavamo sul fatto che dovessimo staccarci un po' di più dalla documentazone LDP. Ora sono in cantiere diverse traduzioni interessanti piuttosto consistenti. A mio parere ci si dovrebbe concentrare sulla traduzione della manualistica linux, piuttosto che sugli howto. Tempo fa avevamo in progetto la redazione di una guida bibliografica sulla documentazione Linux in italiano, scegliendo pochi i documenti (i più validi) per ogni materia. Dopo la prima fase del lavoro, che ha consistito in una disamina dei documenti presenti nel sito, in una sommaria classificazione e in un programma di aggiornamento delle traduzioni, si è deciso di dare la precedenza all'aggiornamento dei documenti più importanti e ad alcune traduzioni. Penso che potrebbe diventare un progetto di tutto il Pluto, e magari si potrebbe pubblicare sul Pluto Journal, come numero monografico. Per quanto riguarda il Pluto, alcune sezioni non hanno più ragione di essere, come Pluto scuola e Pluto re-fun, visto che, come è detto anche nel sito, ci sono siti dedicati. Si potrebbe creare uno spazio dedicato alle iniziative e ai siti più interesanti su Linux e il software libero. > In concreto: io batto un colpo; di mio sto facendo qualcosa per > fornire a ILDP (e agli altri progetti che ne avessero bisogno) qualche > strumento in piu` tipo trac/wiki per l'attivita` collaborativa e a > breve penso di mostrare i risultati; so che altri si sono rimboccati > le maniche per dare una rinfrescata al sito che era bloccato su una > vecchia versione di Drupal, ma su questo lascio parlare gli altri. Il trac sarebbe una cosa molto bella. So anch'io che altri stanno lavorando al sito, e immagino che non sia una cosa molto semplice. > > Se ci fosse interesse potremmo anche pensare di organizzare un > meeting, senza fanfare ma per allargare la riflessione anche a quelli > che magari comunicano in mailing list ma che non si conoscono e magari > non hanno nemmeno mai scritto su pluto-soci... Si sarebbe proprio una bella iniziativa. Ciao, Marco From mmarongiu a tiscali.it Sat Mar 14 19:05:21 2015 From: mmarongiu a tiscali.it (Marco Marongiu) Date: Sat, 14 Mar 2015 19:05:21 +0100 Subject: [PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro? In-Reply-To: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> References: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> Message-ID: <55047861.50407@tiscali.it> Ciao Marco On 09/03/15 21:56, Marco Curreli wrote: > vorrei sentire un vostro parere sullo stato di salute del PLUTO: > > morto? moribondo? in rianimazione? > > A spanne, quanti soci attivi sono rimasti? > > Previsioni per il futuro? Idee? > > (Dispiace vedere, per esempio, il mitico PLUTO-Journal fermo al 2009 per > mancanza di autori.) La mia esperienza personale è che le associazioni di tipo "tradizionale" di cui facevo/faccio parte sono esattamente nello stesso stato. Mi sono spesso chiesto che senso avesse per qualcuno iscriversi ad una associazione senza mai mandare farsi sentire, partecipare anche solo a una cena, fare qualcosa di concreto... traducendo liberamente dal Sardo (che, a giudicare dal tuo cognome, potresti conoscere): "manco aff****lo mi ha mandato!", non si fanno sentire neanche per insultarmi :-) Non so esattamente cosa ci sia che non va, quale parte abbia la tecnologia (la mail non ha un particolare appeal nella generazione che è nata sui social network), il fatto che spesso manchi un luogo fisico per incontrarsi (ma non ne sono sicuro perché, come detto, anche gli incontri vanno quasi deserti a queste manifestazioni)... Chi fa le cose sono sempre i soliti e sempre meno e il ricambio è poco (ma per fortuna c'è). L'ultimo seminario ospitato dal GULCh è di 5 anni fa, le attività divulgative sono ristrette al Linux Day, ogni anno è sempre più difficile trovare relatori e il pubblico mi sembra costantemente in calo. Qual'è la causa e come si può curare il problema? Non lo so! Per il Pluto Journal proposi, moooooooooooolti anni fa, di abbandonare l'approccio rigido legato ai numeri per uno da blog/aggregatore (al tempo si parlava del modello "slashdot") con aggregazione di contenuti da blog di soci PLUTO e contenuti originali scritti espressamente per il PJ. Ma a mettere su una rivista vera e propria a cadenze regolari la vedo durissima. È possibile che lo stesso valga per la documentazione. Oggi si scrive molto ma con superficialità; la documentazione dalla quale si impara davvero qualcosa è il classico ago nel pagliaio. Mai come oggi ci sarebbe bisogno di documentazione autorevole e che abbia la giusta rilevanza, ma la gente ha smesso di scriverne (basta guardare le date qui: https://github.com/tLDP/LDP/tree/master/LDP/howto/docbook). La gente non condivide più le proprie conoscenze all'interno di un progetto organizzato e centralizzato ma preferisce farlo con altri mezzi: sul proprio blog per esempio o sui forum. Il modello basato sul progetto e sui contributi dedicati al progetto è morto, secondo me. Ciao -- Marco/bronto From silvano a pluto.it Sun Mar 15 23:16:32 2015 From: silvano a pluto.it (Silvano Sallese) Date: Sun, 15 Mar 2015 23:16:32 +0100 Subject: [PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro? In-Reply-To: <20150313213538.GB7093@casa1.lan> References: <20150309205621.GA11236@casa1.lan> <20150313141514.GA13018@cab.unipd.it> <20150313213538.GB7093@casa1.lan> Message-ID: <550604C0.8080904@pluto.it> On 13/03/2015 22:35, Marco Curreli wrote: > >> In concreto: io batto un colpo; di mio sto facendo qualcosa per >> fornire a ILDP (e agli altri progetti che ne avessero bisogno) qualche >> strumento in piu` tipo trac/wiki per l'attivita` collaborativa e a >> breve penso di mostrare i risultati; so che altri si sono rimboccati >> le maniche per dare una rinfrescata al sito che era bloccato su una >> vecchia versione di Drupal, ma su questo lascio parlare gli altri. > > Il trac sarebbe una cosa molto bella. So anch'io che altri stanno > lavorando al sito, e immagino che non sia una cosa molto semplice. > Aggiornare il sito mi ha fatto tribolare non poco. Mancano ancora alcune rifiniture per poter sfruttare qualche strumento in più. Magari aiutando il PLUTO ad essere meno centrato sulle mailing-list. Quello che manca veramente è la visibilità. Sembra tutto fermo, ma dietro le quinte c'è chi ancora manda avanti qualcosa. Ad esempio, oltre al sito e al trak/wiki, per quanto riguarda ILDP ci sono progetti interessanti ben avviati, ma di cui non si sa nulla, non pubblicizzati che potrebbero invece attirare probabilmente nuovi curiosi collaboratori. Purtroppo, io non sono bravo nel fare pubblicità e magari a partire dal nuovo sito si potrà dare maggiore visibilità ai lavori in corso. >> >> Se ci fosse interesse potremmo anche pensare di organizzare un >> meeting, senza fanfare ma per allargare la riflessione anche a quelli >> che magari comunicano in mailing list ma che non si conoscono e magari >> non hanno nemmeno mai scritto su pluto-soci... > > Si sarebbe proprio una bella iniziativa. > Si, sarebbe interessante. On 14/03/2015 19:05, Marco Marongiu wrote: > > È possibile che lo stesso valga per la documentazione. Oggi si scrive > molto ma con superficialità; la documentazione dalla quale si impara > davvero qualcosa è il classico ago nel pagliaio. Mai come oggi ci > sarebbe bisogno di documentazione autorevole e che abbia la giusta > rilevanza, ma la gente ha smesso di scriverne (basta guardare le date > qui: https://github.com/tLDP/LDP/tree/master/LDP/howto/docbook). La > gente non condivide più le proprie conoscenze all'interno di un progetto > organizzato e centralizzato ma preferisce farlo con altri mezzi: sul > proprio blog per esempio o sui forum. Il modello basato sul progetto e > sui contributi dedicati al progetto è morto, secondo me. A me pare che ormai anche la tipologia di utenti sia cambiata. Prima chi si avvicinava la mondo Linux e non solo era per lo più un tecnico/curioso più predisposto a sorbirsi dei testi non certo alla portata di tutti - seppur ben scritti e chiari anche ai non addetti ai lavori. Ora si è allargata la base di utenza coinvolgendo anche chi è meno propenso a tecnicismi e molto interessato invece ad istruzioni di rapida soluzione a piccoli problemi. Di qui l'uso di forum/blog che non sono mai (o quasi) completamente esaustivi di problematiche complesse in maniera autorevole, ma spesso soluzioni immediate - spesso molto specifiche - facilmente reperibili e alla portata del navigatore dell'era di Internet (in cui si ha a disposizione tanta conoscenza, ma non si è interessati a farla propria e, sempre più spesso, a condividerla). E nei rari casi in cui c'è la voglia di condividere, si tende a semplificare enormemente per rendere il tutto fugacemente alla portata della massa, spesso in maniera disordinata. Fretta, superficialità, disordine. L'esatto contrario di ciò che è necessario in un progetto. Questo non vuol dire che il PLUTO non possa diventare un aggregatore di valide conoscenze ben ordinate (vedi l'idea di una guida bibliografica sulla documentazione Linux in italiano in ILDP, ad esempio) e di immediata consultazione. Basta, penso di aver scritto anche troppo, rischiando di essere superficiale e disordinato :) Saluti, Silvano -- Silvano Sallese silvano AT pluto.it Italian Linux Documentation Project http://pluto.it/ildp PLUTO Web http://pluto.it/web From rudigiacomini a inwind.it Wed Mar 18 18:09:39 2015 From: rudigiacomini a inwind.it (Rudi Giacomini) Date: Wed, 18 Mar 2015 18:09:39 +0100 (CET) Subject: [PLUTO-soci] R: Digest di pluto-soci, Volume 87, Numero 1 Message-ID: <1957903411.5326591426698579863.JavaMail.httpd@webmail-36.iol.local> Ciao a tutti, Rispondo con molto ritardo a causa di una influenza che mi ha tenuto a letto per una settimana. Non ho mai fatto ufficialmente parte del PLUTO o presenza a qualche incontro, ma a suo tempo ho cercato di contribuire tenendo in vita il Pluto Journal fino al suo ultimo numero. Il giornale si è sfasciato a mio parere perchè ne è venuta a mancare una rappresentanza strutturata e perchè gli articoli pian piano diminuivano. Del resto continuare a scrivere sempre le stesse cose che nel web sono ormai trite e ritrite non aiutava nessuno. Cosa è successo poi? Non so da voi ma qui la crisi ha colpito duro. Siamo stati (io e vari altri informatici che conosco) impegnati a cercare lavoro, a piegarci a ruoli al limite della dignità. Per dare da mangiare alla famiglia. Questo mentre l'informatica di consumo sepelliva l'informatica a noi nota con un velo di superficialismo da paura. Ho avuto ed ho oggi la fortuna di lavorare in un azienda che utilizza principalmente software Open Source per il suo business, ne sposa il modello e contribuisce con codice e danaro ai software impiegati. Quanto durerà?? Ho l'impressione che ci aspetta un futuro in mezzo a lobotomizzati dal pollice consumato incapaci di vivere la vita di tutti i giorni e felici di stare su watsup a dirsi quant'è bello. In questo senso parlare di informatica e di formazione ormai è uno schifo... E' bello vedere che qualcuno lancia ancora qualche appello e non tutti sono zombizzati ma ripartire la vedo dura. Sono disponibile per riprendere da dove eravamo rimasti ma non vedo molta luce.. Sicuramente mi è rimasto qualche postumo di influenza che mi fa vedere tutto nero. Sicuramente sono pessimista di natura. Ma se tutto continua così penso che dedicherò sempre più tempo al mio orto.... mal che vada qualche carota me la posso mangiare. Ciao :-) Rudi Giacomini Pilon http://rudigiacomini.altervista.org/ >----Messaggio originale---- >Da: pluto-soci-request a lists.pluto.it >Data: 11/03/2015 12.00 >A: >Ogg: Digest di pluto-soci, Volume 87, Numero 1 > >Send pluto-soci mailing list submissions to > pluto-soci a lists.pluto.it > >To subscribe or unsubscribe via the World Wide Web, visit > http://lists.pluto.it/listinfo/pluto-soci >or, via email, send a message with subject or body 'help' to > pluto-soci-request a lists.pluto.it > >You can reach the person managing the list at > pluto-soci-owner a lists.pluto.it > >When replying, please edit your Subject line so it is more specific >than "Re: Contents of pluto-soci digest..." > > >Argomenti del Giorno: > > 1. PLUTO: quale futuro? (Marco Curreli) > 2. Re: PLUTO: quale futuro? (Gian Uberto Lauri) > > >---------------------------------------------------------------------- > >Message: 1 >Date: Mon, 9 Mar 2015 21:56:21 +0100 >From: Marco Curreli >To: pluto-soci a lists.pluto.it >Subject: [PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro? >Message-ID: <20150309205621.GA11236 a casa1.lan> >Content-Type: text/plain; charset=us-ascii > >Carissimi soci, > >vorrei sentire un vostro parere sullo stato di salute del PLUTO: > >morto? moribondo? in rianimazione? > >A spanne, quanti soci attivi sono rimasti? > >Previsioni per il futuro? Idee? > >(Dispiace vedere, per esempio, il mitico PLUTO-Journal fermo al 2009 per >mancanza di autori.) > >Un saluto, > Marco > > > >------------------------------ > >Message: 2 >Date: Tue, 10 Mar 2015 08:47:48 +0100 >From: "Gian Uberto Lauri" >To: Lista di discussione dei soci del PLUTO Project > >Subject: Re: [PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro? >Message-ID: <21758.41380.242402.949042 a mail.eng.it> >Content-Type: text/plain; charset=iso-8859-1 > >Marco Curreli writes: > > Carissimi soci, > > > > vorrei sentire un vostro parere sullo stato di salute del PLUTO: > > > > morto? moribondo? in rianimazione? > >I fossili del Pluto verranno esposti nella sezione paleontologica di >un museo di storia naturale. > >-- > /\ ___ Ubuntu: ancient >/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____ African word > //--\| | \| | Integralista GNUslamico meaning "I can >\/ coltivatore diretto di software not install > già sistemista a tempo (altrui) perso... Debian" > >Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO > > > >------------------------------ > >Subject: Chiusura del digest > >_______________________________________________ >pluto-soci mailing list >pluto-soci a lists.pluto.it >http://lists.pluto.it/listinfo/pluto-soci > >------------------------------ > >Fine di Digest di pluto-soci, Volume 87, Numero 1 >************************************************* > From marcocurreli a tiscali.it Thu Mar 19 00:16:43 2015 From: marcocurreli a tiscali.it (Marco Curreli) Date: Thu, 19 Mar 2015 00:16:43 +0100 Subject: [PLUTO-soci] R: Digest di pluto-soci, Volume 87, Numero 1 In-Reply-To: <1957903411.5326591426698579863.JavaMail.httpd@webmail-36.iol.local> References: <1957903411.5326591426698579863.JavaMail.httpd@webmail-36.iol.local> Message-ID: <20150318231643.GA8402@casa1.lan> Ciao Rudi, ciao a tutti. On 18:09 Wed 18 Mar , Rudi Giacomini wrote: > Non ho mai fatto ufficialmente parte del PLUTO o presenza a qualche incontro, > ma a suo tempo ho cercato di contribuire tenendo in vita il Pluto Journal fino > al suo ultimo numero. Visti gli articoli che hai scritto sul journal, direi che ne fai parte a tutti gli effetti. > Quanto durerà?? > Ho l'impressione che ci aspetta un futuro in mezzo a lobotomizzati dal pollice > consumato incapaci di vivere la vita di tutti i giorni e felici di stare su > watsup a dirsi quant'è bello. > > In questo senso parlare di informatica e di formazione ormai è uno schifo... Condivido la tua analisi, ma mi pare un po' troppo pessimistica. Secondo me dovremmo puntare sulla documentazione destinata a un uditorio specializzato, per esempio programmi e linguaggi di programmazione che possono venire usati in diversi ambiti scientifici. Giusto per rendere l'idea, tutti i linguaggi di script per esempio possono essere utilissimi per preelaborare dei dati che devono essere poi elaborati con programmi specialistici (p. es. gis, programmi di statistica etc.). Un saluto, Marco