[PLUTO-devel] Ingenium, step 1
Marco Marongiu
bronto a tiscali.com
Mer 31 Ago 2005 20:11:48 CEST
Gian Uberto Lauri ha scritto:
>>>>>>"MM" == Marco Marongiu <bronto at tiscali.com> writes:
>
>
> MM> La conversione l'ho fatta a mano proprio perche', per come e`
> MM> strutturato un articolo del PJ in HTML, avere una conversione
> MM> automatica affidabile e` impossibile. Puoi avere una conversione,
> MM> che pero` andrebbe comunque rivista a mano...
>
> Se si tratta di fare solo una conversione di formato, in automatico ci
> vai.
Dalle mie parti si dice "marranu!" :-)
Prova a organizzare in automatico la conversione che ho fatto io a mano
e falla funzionare decentemente nel caso generale. Se ci riesci, oltre a
fare un ottimo servizio al pluto journal, avrai in omaggio la mia
prosternazione, mi copriro` il capo di cenere e mi inginocchiero` sui
ceci :-)
> Oltretutto un programma brutale per un editor programmabile non è
> altro che la descrizione delle operazioni che si farebbero a mano.
?????????
> Ma mi pare di capire che la "conversione" sia in realtà una
> "reimpaginazione", e qui le macchine non possono fare molto perché in
> quel caso dovrebbero "capire" il contenuto.
Appunto. Il problema e` che per passare dagli articoli in HTML a XPJ ci
sono delle parti che non sono marcate "logicamente" (questa porzione di
testo e`... ha il ruolo di...), quindi una conversione automatica e`
impossibile.
> Se mi puoi mandare il tarball del primo messaggio della lista però
> posso guardarmi la cosa in termini più seri (se non ce la fai, provo a
> ricuperarlo dall'archivio della lista).
Se mi mandi una coppia login/password ti apro un account sul groupware
dove stiamo tenendo il materiale. La mia chiave pubblica PGP/GPG e` sui
keyring
> MM> Si parlava pero` di un editor dedicato
> MM> per la creazione degli articoli, che avesse XPJ in output
>
> Questo non mi pare un buon approccio se posso esprimere la mia
> opinione.
>
> Riscrivere un buon editor non è per nulla banale.
Infatti l'idea di... non mi ricordo di chi, era di scrivere un modulo
per un editor esistente, o uno stile per OpenOffice, piuttosto che un
editor da zero. Mi rendo conto anche io che scrivere un editor decente
e` operazione tutt'altro che breve e semplice.
> Una delle cose che sia mia moglie sia io troviamo "fesseria" è il
> continuare a voler riscrivere notepad. Unix ha una marea di ottimi
> editor e non è affatto vero che siano così difficili come si dice,
> nemmeno vi (anche se usarlo è una penitenza :) ).
Vallo a spiegare ad alcuni dei potenziali articolisti...
> Il difficile casomai è accettare di imparare.
Guarda, posto che non mi faccio problemi ne' a usare xemacs, ne' ad
usare vi/vim, se dovessi imparare ad usarli da zero prima di scrivere un
articolo ti assicuro che lascerei perdere.
> In particolare Emacs (e credo anche quell'eretico :) di XEmacs)
> dovrebbero avere a disposizione un certo numero di modi per lo XML.
...che non li rende comunque semplici ad uno che XML non lo ha mai
ca^H^Hvisto :-D
> Uno dei developer mi ha appena consigliato nxml-mode, tra l'altro
> dovrebbe avere una funzione di chiusura automatica dei tag.
Come ho gia` detto, facendo parsare il DTD a XEmacs e facendoglielo
caricare per editare gli articoli, la cosa funziona gia` anche con il
semplice XML mode. Il problema non trascurabile e` che per l'articolista
medio una cosa del genere ha lo stesso livello di complessita` di
guidare un elicottero...
Ciao
--Marco
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