[PLUTO-devel] Ingenium, step 1
Gian Uberto Lauri
GianUberto.Lauri a eng.it
Gio 18 Ago 2005 13:39:22 CEST
>>>>> "MM" == Marco Marongiu <bronto a tiscali.com> writes:
MM> La conversione l'ho fatta a mano proprio perche', per come e`
MM> strutturato un articolo del PJ in HTML, avere una conversione
MM> automatica affidabile e` impossibile. Puoi avere una conversione,
MM> che pero` andrebbe comunque rivista a mano...
Se si tratta di fare solo una conversione di formato, in automatico ci
vai. Oltretutto un programma brutale per un editor programmabile non è
altro che la descrizione delle operazioni che si farebbero a mano.
Ma mi pare di capire che la "conversione" sia in realtà una
"reimpaginazione", e qui le macchine non possono fare molto perché in
quel caso dovrebbero "capire" il contenuto.
Se mi puoi mandare il tarball del primo messaggio della lista però
posso guardarmi la cosa in termini più seri (se non ce la fai, provo a
ricuperarlo dall'archivio della lista).
MM> Per quello che riguarda l'editor, niente da dire su Emacs cosi`
MM> come su qualunque altro editor: finche' ognuno usa quello che gli
MM> e` piu` congeniale e non pretende di imporlo agli altri
Guardati la parte umoristica della pagina di Stallman per toglierti
ogni dubbio... Hallellemacs!
MM> Si parlava pero` di un editor dedicato
MM> per la creazione degli articoli, che avesse XPJ in output
Questo non mi pare un buon approccio se posso esprimere la mia
opinione.
Riscrivere un buon editor non è per nulla banale.
Tutte le IDE che ho trovato, salvo quella del compilatore Watcom, si
impuntano di dare un editor integrato che fa tutto. Il risultato è
sempre stato che l'editor integrato/imposto era costantemente
appesantito da tonnellate di campanelli e fischietti ma privo di
potenti strumenti di modifica del testo.
Una delle cose che sia mia moglie sia io troviamo "fesseria" è il
continuare a voler riscrivere notepad. Unix ha una marea di ottimi
editor e non è affatto vero che siano così difficili come si dice,
nemmeno vi (anche se usarlo è una penitenza :) ).
Il difficile casomai è accettare di imparare.
Come si accetta di usare un certo stile di LaTeX per mandare gli
articoli ad un congresso, così si accetta di usare XPJ per mandare gli
articoli al PJ e poi ciascuno usa il tool di editing che preferisce.
In particolare Emacs (e credo anche quell'eretico :) di XEmacs)
dovrebbero avere a disposizione un certo numero di modi per lo XML.
Uno dei developer mi ha appena consigliato nxml-mode, tra l'altro
dovrebbe avere una funzione di chiusura automatica dei tag.
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