[PLUTO-help] Masterizzare audioCD da mp3 OT
Gian Uberto Lauri
GianUberto.Lauri a eng.it
Lun 20 Dic 2004 23:52:30 CET
>>>>> "s" == sabpll <sabpll a libero.it> writes:
s> Alle 16:45, lunedì 20 dicembre 2004, Gian Uberto Lauri ha scritto:
>> 2) Le cuffiette sono un buon metodo per ascoltare la musica in
>> quanto l'accoppiamento tra "trasmettitore" e "ricevitore" è
>> buono. Ovvio che c'è qualità anche lì :)
s> Dipende dalla qualità delle cuffiette. O no?
s> Ho notato che l'ascolto in cuffia mette in mostra molti
s> difetti quindi, secondo il mio ragionamento, gli MP3
s> non dovrebbero sentirsi bene. Ma ho notato esattamente
s> il contrario; con le cuffie gli MP3 sono accettabili
Il perché a naso è legato appunto all'accoppiamento. Tutta l'aria
mossa dagli altoparlantini muove la membrana dell'orecchio e via tutta
la catena di organi.
Quello che manca alle cuffie è l'effetto fisico sopratutto dei bassi.
s> Per carità non voglio scatenare una Flame War su un argomento
s> cosi delicato. Ci sono persone dotate di orecchio musicale e ci
s> sono gli esami di teoria dei segnali, comunicazioni elettriche e
s> simili e sono due cose totalmete incompatibili.
Sono due cose diverse.
Gli esami di comunicazioni elettriche sono oggettivi. Hai una tensione
e quella è per te e per un arabo o un cinese.
Ma la musica è diversa. Ci sono dietro una caterva di soggettività, in
primis l'educazione della persona: troviamo ancora accettabile la
musica composta sulle scale arabe, ma vi sfido ad apprezzare la
cantante lirica in Lanterne Rosse, sopratutto la prima volta che la
sentite. Ma per un orecchio abituato alla musica cinese quella voce è
meravigliosa.
Poi altri fattori. A volte, il fatto di sapere che _c'è_ un errore
mette in condizioni psicologiche poco atte a gradire quello che si
ascolta.
Insomma, la potenza di un segnale la misuri fuori di te, la musica la
ascolti dentro di te.
Altro aneddotino.
Ci sono un paio di esami a ingegneria elettronica dove si spacca un
capello in quattro per avere una misura che non abbia un errore
maggiore di tot (e più tot è piccolo e più si è contenti). Sono gli
eami appunto di misure. A misure elettroniche si studiano circuiti di
un arzigogolato incredibile.
E si studia il fonometro. Ora tutto intorno al fonometro, sul libro,
voi trovate delle rune mistiche di componenti il cui compito è dare
una misura oggettiva il più corretta possibile.
E li in mezzo ci sta il fonometro. Uno strumento che è stato tarato in
lavori di psicoacustica, probabilmente con una quantità immonda di
volontari/cavia cui si chiedeva "ma ti pare che il suono sia
raddoppiato di intensità ?"
Non so se vi è chiaro (e buffo) il contrasto così come a me...
Saluti
--
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/___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________
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