Rettifica: [PLUTO-help] disco e settori

sabpll a libero.it sabpll a libero.it
Ven 12 Mar 2004 00:53:36 CET


Alle 16:54, giovedì 11 marzo 2004, sabpll a libero.it ha scritto:
> [...] la divisione in
> cilindri / tracce / settori  è solo una finzione che nei
> dischi moderni non ha nessun significato.

Mi è stato chiesto di chiarire il punto.
Spero che non siate stati troppo infastiditi dal sentire
cose note, stranote ed anche un poco fuori tema, ma dopo
cercherò di rispondere alla domanda originale.

La struttura fisica di un disco, dai primi giganteschi da
25 pollici ai moderni minuscoli hard disk, passando per i
floppy, è la stessa.
Cilindri, tracce e settori esistono ancora ma i dischi
moderni usano una tecnica chiamata "zone sectoring", cioè
sfruttano il fatto che le tracce poste all'esteno del
piatto sono più lunghe e possono contenere più settori di
quelle interne: hanno una geometria variabile.
Ciò richiede un controllore molto sofisticato (in pratica
un microcomputer dedicato) che rimappa i settori in modo
che il sistema operativo non si accoga di questo.
Inoltre il controllore molto spesso rimappa anche i settori
danneggiati con altri di riserva.
Quindi i numeri di cilindri / facce / settori che fornisce
il disco sono una pura convenzione, ed in questo senso le
coordinate c/h/s sono solo una finzione.
A questo si aggiunge il baco (ben noto) di MS-DOS
che impedisce a LILO vedere più di 1024 cilindri.
per cui, molti BIOS riportano 255 testine e 63 settori
senza tener conto dei valori che dice il disco, nè che
ormai il cosiddetto baco di LILO è stato corretto.

Ho finito, scusate l' OT e qualche eventuale erore ;-)
Ed ora la domanda.

Alle 13:24, giovedì 11 marzo 2004, Al ha scritto:
> chi di voi partiziona seguendo ancora il posizionamento fisico
> delle tracce sul disco a seconda della propia esigenza

Non sono sicuro di cosa vuoi dire esattamente, ma credo di
interpretare la domanda con:

  É utile o necessario partizionare un disco rigido
  rispettando i limiti dei cilindri?

La risposta logica, considerato quello che ho detto, è che
ormai non ha più senso, dato che non potrò mai sapere
dove realmente inizia un cilindro.
Purtroppo si deve convivere con sistemi che pretendono
certe cose, e se vuoi farli funzionare devi fare quello che
dicono loro, non quello che è logico.
Linux ignora il BIOS (è un relitto del passato) ed usa
l'indirizzamento lineare dei settori, quindi, per quanto ne
so, si può far iniziare una partizione dovunque, ma non ho
sperimentato la cosa. So per esperienza che sfdisk protesta
e talvolta si rifiuta di fare ciò, ma non credo succeda
niente se lo si forza a farlo. Non ti posso dire cosa
succede perché non lo ho fatto: avevo dati non salvati su
quel disco e non volevo rischiare.
-- 
Sabatino

...

 










(X)   Non importa quanto lavori, non lavorerai mai abbastanza.

(Y)   Quello che non hai fatto è più importante di quello che hai fatto già.

(Z)   Niente è impossibile per chi non deve farlo.



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