[PLUTO-help] linux su pentium 1

[Matteo Semplice]

Alle 16:59, martedì 25 settembre 2007, Gian Uberto Lauri ha scritto:
> >>>>> "A" == Andrea  <andreaunz a yahoo.it> writes:
>
> A> Gioventu ' salve a tutti , Ho deciso di tentare di recuperare un
> A> vecchio pc portatile Dell per installarci linux e avrei bisogno di
> A> un po' di consigli.....
>
> A> L'obbiettivo è quello di regalarlo ad una persona che ha bisogno di
> A> un pc e che non ha molta dimistichezza.
>
> A> E' un pentium1 con 64 mb di ram e 2 giga di hdisk , originariamente
> A> con win 95 , usb e cd rom.(Dal bios non ha la partenza da cd rom
> A> ).(manca ethernet)
>
> É  una macchina  limitata.  Reggerebbe bene  X11  senza alcun  desktop
> manager, dovresti lavorare  un po' per configurare per  bene un window
> manager leggero.

Un annetto fa ho provato anch'io a far rivivere il vecchio portatile P75, con 
lo scopo di poter provare qualche linea di C e usare pine mentre qualcun 
altro occupa il desktop... Per darti un'idea di cosa ti puoi aspettare: il 
mio è un Toshiba Satellitte 110 e nel 1999 era dual boot Win95/Debian, e 
giravano X, fvwm con fvwmbuttons, un netscape 4.76 o giù di lì e uno 
staroffice ancora ai primi vagiti stentava a partire (per la dimensione o per 
i bug?). Più che altro lo usavo per collegarmi dalla stanza del college al pc 
dell'ufficio e lavorare poi su quello.

L'anno scorso lo ho spolverato e ho cercato di aggiornarlo, togliendo Win e 
mettendo la Debian stable. Al boot da dischetto, tutto ok, poi prima di 
friggere il disco mi ero scontrato inutilmente con il fatto che Debian 
scarica tutti i .deb assieme prima di installarli: ho provato in fretta e 
furia, ma anche il solo base system non sembrava banale da installare. Di 
sicuro devi tenere conto di questo: se usi Debian, installa un pacchetto per 
volta e pulisci la cache dei pacchetti di frequente.

Se ottieni qualcosa, fammi sapere (eventualmente in privato), così magari 
controllo se il mio si era solo surriscaldato quel giorno o se il disco è 
veramente fritto...

ciao,
Matteo