[PLUTO-ildp] Prima parte di traduzione

Giulio Daprelà giulio a pluto.it
Ven 13 Lug 2007 10:43:51 CEST


On 7/12/07, Vitantonio Messa <vitantonio.messa a gmail.com> wrote:
>    6. Rispondere scomodamente ad alcune domande che lo script pone, come
> la cartella d'installazione, l'utente che utilizzerà il software, etc.
> Per peggiorare il tutto, questo accade spesso in un terminale con il
> tasto cancella malconfigurato

Il testo originale cita il tasto backspace, che è diverso dal tasto
cancella (il lettore potrebbe pensare che sia il tasto "canc").
Suggerisco di mantenere il termine backspace, che è intraducibile. Non
dobbiamo tradurre tutto a tutti i costi.

> La gloria dell'Installa-e-Usa è facilmente ottenuta con una ricetta a 3
> ingredienti:
>    1. Capire le quattro componenti universali di ogni software
>    2. Capire come sono legate alla gerarchia delle cartelle di Linux
>    3. Usare fortemente un sistema di impacchettamento, per l'automazione
> del processo e per usare a proprio vantaggio i primi due punti. In
> questa guida sarà RPM.
> Segue una descrizione di cosa sono questi ingredienti e di come
> implementarli.

Io nei 3 punti non avrei usato l'infinito:

1.Comprensione delle quattro componenti universali di ogni software
2.Comprensione di come sono legate alla gerarchia delle cartelle di Linux
3.Uso estensivo di un sistema di impacchettamento...

Ammetto che è più che altro una questione di gusti, a me suona meglio
così, ma non si tratta di un errore. Ha ragione Marco Curreli, invece,
a suggerire i termini alternativi per il punto 3. "Usare fortemente"
non va proprio bene.

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Giulio
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