[PLUTO-ildp] Regole ... :-)
Gianluca Ciccarelli
galiziacentrale a gmail.com
Ven 21 Set 2007 13:56:31 CEST
Il 21/09/07, Hugh Hartmann<hhartmann a libero.it> ha scritto:
> Per tutti gli assenti, per tutti i presenti, per quelli vicini e quelli
> lontani, per gli affaticati e gli oppressi, per quelli oberati da impegni e
> lavori, per quelli che lavori non hanno, insomma per tutti, si estende un
> saluto "epokale" ... :-))
Un saluto importante anche a te ed ai restanti confratelli!
>
> Non oso proferire parola sul silenzio "assenso" di questa lista, già "fiumi
> di parole" (si, proprio come una canzone in voga qualche anno fa ... :-)
> hanno "esondato" questa lista senza alcuna reazione, tranne quella di
> qualcuno infastidito per delle constatazioni assolutamente evidenti ....
> dico constatazioni che non sono giudizi o rimproveri o quant'altro, ci
> mancherebbe ... :-)
>
> Pur notando il carattere assolutamente volontario dell'ILDP, credo che sia
> giunto il momento di fare alcune considerazioni riguardo l'importanza di
> lavorare in sinergia.
Questa mi sembrava interessante.
>
> Qualche tempo fa si era iniziata una discussione iteressante sulle alcune
> lineee guida e su dei criteri di ordine per le traduzioni. Credo che la
> parola volontario non significhi aleatorio o caotico, ma dovrebbe essere
> comunque regolato da principi condivisi da tutti.
>
Su questo siamo assolutamente d'accordo. Volontari sono anche i debian
developers, ma loro hanno impegni precisi; al massimo si può essere
flessibili sui tempi, ma diciamo che ognuno dovrebbe assumersi una
responsabilità. Anche chi fa volontariato non lo fa quando ha tempo,
ma piuttosto dopo aver avvertito un'esigenza, si impegna a donare una
parte del proprio tempo. Se uno dice: Ho tre minuti a settimana;
ebbene, secondo il mio modesto parere dovrebbe offrire una garanzia
sul saperli trovare costantemente, a meno -- chiaramente -- imprevisti
del caso...
Però la maggior parte delle volte deve rispettare il proprio impegno!
> L'esistenza di questa lista per esempio, dato il numero esiguo di
> partecipanti e lo scarso interesse di altri, non ha alcun senso, tranne
> qualche sporadica richiesta di aiuto traduzione. Ergo, il Coordinatore può
> tranquillamente inviare comunicazioni agli interessati e in Cc agli altri.
>
Anche su questo forse hai ragione. Forse però, per motivi
organizzativi e nel rispetto degli standard di altre liste, dovremmo
mantenere questa forma.
> Come si è notato il lavoro di traduzione in genere, salvo rare eccezioni non
> è di tipo collettivo ma individuale, ergo, dato che, secondo me, non c'è un
> gruppo di persone, che si sentono far parte di un progetto, ma solo persone
> "singole" che portano avanti la traduzione di testi vari, per motivazioni
> altrettanto varie .. :-)).
>
> Ecco perchè ritengo che questa lista sia assolutamente inutile, spero
> fortemente di sbagliarmi e di sentire anche altri pareri in merito.
>
OK _assolutamente inutile_ è un po' grossa...diciamo che vale quanto
detto sopra, ovvero potremmo democraticamente assumere degli impegni
un filino più vincolanti.
> Lo so che sarebbe meglio lasciare perdere e "stendere un velo pietoso" e
> lasciare che le cose vadano seguendo lo "status quo", ma dato che in questo
> progetto ho anch'io profuso energie, impegno, valorizzando e apprezzando il
> lavoro di altri prima di me e insieme a me, ritengo che sia doveroso
> richiamare all'attenzione tutti quelli che "credono" nell'importanza e
> utilità di questo progetto .. secondo me non abbastanza apprezzato e
> visibile ...:-)
>
Sull'utilità del progetto e sulle motivazioni non credo ci sia da
discutere. Lasciar andare così no, sono d'accordo. Magari qualche
elogio pubblico sull'ILDP Journal sarebbe un incentivo? Potremmo
pensare ad una squadra scelta di revisori di traduzioni?
> Da un certo punto di vista, come aderente di questo progetto ormai da
> diversi anni, preferirei lavorare con poche persone ma in sinergia, aiuti e
> collaborazioni attive, meglio poche ma buone, come in un detto popolare ...
> dandosi delle scadenze, degli obbiettivi delle regole da condividere,
> compattibilmente con i propri impegni naturalmente ... :-))
Gli impegni li hanno tutti, i più bravi però li sanno organizzare.
>
> Come dire, meglio un gruppo "sparuto" di poche persone ma affiatate e
> motivate che tante persone assolutamente anonime come si nota in tutti i
> giorni e in tutti gli ambienti di lavoro, almeno questo è quello che mi
> risulta, salvo le debite eccezioni ... :-))
>
>
> --
> Au Revoir
> Hugh Hartmann
>
>
--oggi mi sentivo propositivo...--
> ... Linux, Windows Xp ed MS-DOS
> (anche conosciuti come il Bello, il Brutto ed il Cattivo).
> -- Matt Welsh
>
>
>
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