[Pluto-soci] Software libero e contro legge editoria negli Intenti dei verdi

Rolf Grundzug cobraverde2000 a yahoo.com
Ven 11 Maggio 2001 18:04:08 CEST


Segnalo che nella carta ufficiale degli impegni dei
candidati verdi è stata inserita la difesa del
software libero e l'indipendenza dei siti internet
dalla legge sull'editoria del 2001.

Vedi punto 12 (editoria e free software)

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CARTA DEGLI IMPEGNI DEI CANDIDATI VERDI


I Verdi, per le prossime elezioni politiche,
aderiscono al Programma presentato dall'Ulivo e da
Francesco Rutelli, ed hanno costruito insieme ai
riformisti dello SDI ed a soggetti
dell'Associazionismo e della Società civile la Lista
del Girasole, che è il simbolo dei Verdi Europei.
Crediamo però che sia giusto che i Verdi in quanto
tali, con la propria identità, si prendano alcuni
impegni forti, da portare avanti con particolare
tenacia pur nel quadro delle alleanze stipulate.


1. I Verdi si impegneranno affinchè il ruolo
dell'Italia negli organismi internazionali sia quello
di promuovere la pace ed i diritti dei popoli più
deboli e dell'ambiente, ripudiando l'uso della forza
come metodo di risoluzione dei conflitti. Ci
impegneremo per la riforma in senso democratico dei
trattati internazionali sul commercio, per continuare
con maggior decisione sulla strada della riduzione del
debito per i Paesi poveri, per il rafforzamento
dell'Onu rispetto alla Nato, per il rispetto dei
grandi accordi internazionali sull'ambiente e sui
diritti umani, in primis il fondamentale protocollo di
Kyoto.
I Verdi si impegneranno per la concreta attuazione del
diritto d'asilo, sancito dalla Costituzione, con la
possibilità di ricorrere contro ogni decisione
negativa permanendo sul posto.

2. I Verdi si impegneranno affinchè l'Italia assuma un
ruolo deciso nel percorso di costituzione dell'Europa
Federale, dotata di un autorevole Governo legittimato
democraticamente, di un Parlamento con pieni poteri
legislativi, di una Costituzione federale votata da
un'Assemblea Costituente.
E' urgente superare l’attuale sistema decisionale
intergovernativo, fondato sul diritto di veto, anche
valutando la proposta di un primo Nucleo Federale
Europeo, formato dagli Stati più avanzati nel processo
di integrazione.
I parlamentari Verdi eletti si impegneranno a
costituire all’interno del Parlamento italiano
l’intergruppo “Amici della Costituzione Europea”.

3. I Verdi continueranno le loro battaglie in sede
Comunitaria, Nazionale e Locale per garantire la
qualità alimentare e la trasparente informazione del
consumatore, promuovendo l'etichettatura di filiera,
"dal campo al piatto", difendendo, contro gli
interessi delle grandi multinazionali del biotech, la
rigorosa applicazione del principio di precauzione in
campo agro-alimentare, combattendo l'agricoltura
chimica ed ogni pratica che favorisca la dispersione
di Organismi Geneticamente Modificati nell'Ambiente, e
soprattutto promuovendo la ricostruzione fisica e
culturale del mondo rurale e la valorizzazione dei
prodotti tipici e dell'agricoltura biologica.

4. I Verdi continueranno a chiedere una radicale
riforma del sistema dei trasporti, si batteranno per
consistenti spostamenti di risorse pubbliche e private
verso il sistema ferroviario ed il cabotaggio costiero
(due modalità estremamente sottosviluppate nel Paese
dei 31 milioni di automobili - il più alto numero
pro-capite d'Europa), per il potenziamento del
trasporto pubblico urbano, per l'adozione di un serio
piano per lo sviluppo della mobilità ciclistica, e si
opporranno a scelte infrastrutturali sbagliate come
quella della costruzione del Ponte di Messina che
assorbe risorse finanziarie spropositate e propone
comunque una tipologia di sviluppo tutta stradale e
autostradale.

5. In generale, rispetto alle grandi opere, i Verdi,
mai opponendo rifiuti ideologici a priori, 
chiederanno sempre il rispetto di rigorose procedure
di impatto ambientale, e comunque saranno schierati
prioritariamente a favore di strategie che privilegino
il ripristino e la manutenzione, e la logica degli
interventi diffusi e poco impattanti, come nel caso
della Laguna di Venezia, per la cui salvaguardia il
progetto del Mose ci appare inutile e dannoso.

6. I Verdi continueranno a proporre riforme fiscali
che percorrano la direzione di alleggerire la
tassazione sul lavoro, gli investimenti,
l'innovazione, le energie rinnovabili, i servizi, la
cultura, tassando invece l'uso delle energie
convenzionali e delle materie prime.
Proporranno che il sistema di incentivi alle imprese,
ad oggi quantitativamente sovradimensionato e poco
mirato alla qualità, sia finalizzato all'innovazione,
alla nascita di imprese (rafforzando e capillarizzando
l'Imprenditoria Giovanile), ai settori del turismo
sostenibile, della bioedilizia, dei prodotti tipici,
dell'Economia sociale, e del riutilizzo, riciclaggio e
diminuizione alla fonte dei rifiuti.

7. I Verdi sono impegnati nella tutela della laicità
dello Stato e della Scuola, dei diritti acquisiti
delle donne (L. 194/78 - Norme sulla tutela della
maternità e sull'interruzione volontaria della
gravidanza), della multiculturalità, nonché nel
sostenere le giuste richieste di nuovi diritti, tra
cui quelli delle famiglie di fatto e delle persone
omosessuali.
Ci impegneremo con forza a contrastare la rinascita
degli integralismi religiosi e gli interventi sempre
più invasivi delle gerarchie vaticane nella vita
sociale e politica del Paese.

8. I Verdi, in coerenza con quanto scritto nel
programma dell'Ulivo, in cui si afferma che
"l'obiettivo principale di una politica di pace e di
sicurezza collettiva è e deve restare quello del
disarmo progressivo bilanciato e controllato", sono
contrari a qualsiasi incremento di spesa nazionale nel
settore militare, e ne proporranno altresì la
diminuizione e razionalizzazione.
Si impegneranno altresì a rilanciare da un lato il
servizio civile volontario, dall'altro a sostenere
adeguatamente le esperienze di difesa alternativa e
non-violenta. 

9. I Verdi sono impegnati nella difesa degli animali
non umani, come esseri portatori di diritti.
Proporranno l'istituzione di un Garante per i diritti
animali che riunisca le competenze ad oggi sparse tra
più Ministeri, ai fini di combattere più efficacemente
i racket degli animali rari e dei combattimenti, gli
abusi e le crudeltà gratuite delle industrie dei
cosmetici e degli allevamenti intensivi, il
randagismo. Siamo impegnati a contrastare la caccia,
anche avversando le richieste di deroghe alla Comunità
europea ogni anno riproposte da diverse nostre
Regioni, ed a difendere e proporre l'incremento del
sistema delle aree protette, in coerenza con gli
indirizzi europei.


10. I Verdi vogliono costruire una società
sostenibile, quindi più ricca di consapevolezza e
cultura, perciò saranno risoluti nel chiedere il
mantenimento dell'impegno preso nel programma
dell'Ulivo di adeguare alla media europea la
percentuale di Pil (la ricchezza nazionale) investita
in Istruzione Pubblica, Università e Ricerca.
I Verdi sostengono un concetto di Istruzione e di
cultura principalmente finalizzate alla crescita della
persona ed all'acquisizione di strumenti di
cittadinanza democratica, e solo secondariamente alla
crescita del sistema economico, effetto che si
realizza comunque in maniera automatica in un Paese
con una buona Scuola di base, una buona Università,
una buona Ricerca Pubblica.
Proponiamo perciò che il 20% di quelle risorse che si
libereranno anno per anno dalla diminuizione degli
interessi sul debito pubblico e dai nuovi sistemi di
lotta all'evasione, ovvero il 20% del cosiddetto Bonus
Fiscale (quest'anno è stato più di 30mila miliardi),
sia indirizzato a migliorare la scuola pubblica, a
realizzare interventi straordinari per il
miglioramento degli edifici scolastici, ad accrescere
la preparazione e la dignità anche retributiva dei
docenti, al diritto allo studio scolastico e
universitario, a sostenere la Ricerca pubblica, anche
nei settori meno "di moda" e meno attraenti
economicamente, finanziandola non più a pioggia ma in
base a criteri meritocratici, e soprattutto
valorizzando le enormi potenzialità dei giovani
ricercatori soffocati dalle baronie accademiche e
dalla burocrazia.

11. I Verdi si impegneranno a difendere la "Sicurezza
del cittadino": la sicurezza alimentare, la sicurezza
sanitaria (conseguibile solamente applicando con
rigore il principio di precauzione su questioni come
l'elettrosmog, le emissioni in aria e acqua,
l'inquinamento acustico, ed in generale difendendo la
centralità della Sanità Pubblica come erogatrice di
servizi di qualità per tutti, indipendentemente dalle
possibilità economiche), la sicurezza dalle
discriminazioni, la sicurezza economica (conseguibile
solamente con una seria lotta alla povertà ed
introducendo minimi sociali garantiti soprattutto in
sostegno dei disoccupati e dei lavoratori precari).
La sicurezza dalla criminalità e la sicurezza urbana,
infine, sono secondo noi difendibili con piani di
riqualificazione delle periferie degradate,
combattendo le economie criminali (principalmente
l'edilizia abusiva, rilanciata dalle Destre col
megacondono in Sicilia, l'immigrazione clandestina, le
ecomafie, i racket dello spaccio e dell'usura),
favorendo l'immigrazione legale di chi dimostri di
poter provvedere al proprio sostentamento, anche senza
sponsor o liste nelle ambasciate, tentando approcci
pragmatici al tema delle tossicodipendenze
(depenalizzazione, riduzione del danno, legalizzazione
dei derivati della canapa, lotta durissima alle droghe
sintetiche).

12) I Verdi si impegneranno a difendere la libertà di
espressione in tutte le sue forme ed in tutti i campi,
particolarmente chiedendo un'interpretazione della
Legge sull'editoria che mantenga i siti internet
liberi dagli obblighi attualmente previsti per le
pubblicazioni su carta, sostenendo la diffusione del
software libero e open source nella Pubblica
Amministrazione e nell'utenza privata, battendosi per
l'approvazione definitiva della Legge sulla musica
elaborata dal Centro-Sinistra che abolisce la
distinzione tra musica colta e popolare e prevede
fondi per la formazione dei giovani e per creare spazi
nelle città per chi vuole produrre arte o fruirne. 

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