[PLUTO-soci] Proposta per emendare il Contratto del PLUTO Project]

mmzz a pluto.it mmzz a pluto.it
Mar 18 Gen 2005 14:25:40 CET


On Tue, Jan 18, 2005 at 01:10:27PM +0100, Andrea Sivieri wrote:
> > ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
> > Consideriamo libero un prodotto rilasciato con una licenza quali la GPL, LGPL, 
> > Artistic License e altre licenze che vengano approvate dal PLUTO.
> > ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
> > 
> > Che ne dite?
> > 
> > Grazie per il vostro eventuale contributo.
> 
> Da qualche parte c'è poi una lista delle licenze che il PLUTO non approva?

	Questo e' il motivo per cui non mi addentrerei in dettagli,
	lasciando a FSF il lavoro di spulciarsi le licenze.

> Mi sono iscritto la settimana scorsa a pluto-soci, 
> ma continuano a non arrivarmi mail... quindi scrivo qui.
> Spero che tutti i PlutoSoci, siano iscritti anche a pluto-pd.  ;-P

	Strano. Sei sicuro che l'iscrizione sia andata buon fine?
	Faccio il crospost nella risposta, sperando che il problema si
	risolva presto. Risposte in pluto-soci, prego.

> Secondo me è anche possibile togliere dalla frase il riferimento
> al pubblico dominio, ma sarebbe veramente ottuso dire che il PLUTO
> non vuole vedere/toccare/usare sw di pubblico dominio per il quale
> ci siano i sorgenti. 

	Tipo TCP/IP ? Sono d'accordo. Personalmente ritengo
	che dobbiamo promuovere il software libero, non un certo tipo 
	di software libero. Tuttavia sono d'accordo che *se PLUTO
	commissiona del software* puo' scegliere di accettare delle 
	licenze o meno. Non credo che questo debba entrare nello statuto
	del gruppo, basta un *regolamento sul software commissionato dal PLUTO*.
	Inoltre il Public Domain e' per me perfettamente accettabile perche' 
	puo' immediatamente essere coperta da un'altra licenza libera. 
	Se e' vero che il sw PD puo' essere reso proprietario
	e' altrettanto vero che puo' essere reso libero.
	
> Ci sono software bellissimi di "pubblico dominio".
> Anche se varianti chiuse sono possibili, le versioni libere
> continuano ad essere quelle con maggiore successo,
> mentre quelle chiuse tendono a rimanere indietro o morire
> come rami senza linfa.

	Esatto.

> Il fatto che certo codice di rete dentro a Windows fosse
> codice con licenza BSD, fa onore a quel sottosistema di rete,
> non a Windows, che se c'era bisogno ne avrebbe di sicuro fatto uno
> suo magari con grandi incompatibilità rispetto ai vari protocolli.
> 
> Ciao, Andrea

	ciao



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