[PLUTO-soci] Proposta per emendare il Contratto del PLUTO Project

mmzz a pluto.it mmzz a pluto.it
Mar 18 Gen 2005 18:12:14 CET


On Tue, Jan 18, 2005 at 05:00:56PM +0100, Simone Stevanin wrote:
> Alle 14:25, martedì 18 gennaio 2005, mmzz a pluto.it ha scritto:
> 
> > 	Tipo TCP/IP ? Sono d'accordo. Personalmente ritengo
> > 	che dobbiamo promuovere il software libero, non un certo tipo
> > 	di software libero. Tuttavia sono d'accordo che *se PLUTO
> > 	commissiona del software* puo' scegliere di accettare delle
> > 	licenze o meno. Non credo che questo debba entrare nello statuto
> > 	del gruppo, basta un *regolamento sul software commissionato dal PLUTO*.
> 
> Appunto. Abbiamo semplicemente chiesto un parere sull'emendamento del 
> contratto sociale che prevedeva di togliere il pubblico dominio 
> dall'elencazione delle licenze. Il contratto sociale deve essere snello.

	La mia proposta e' di togiere *dal contratto sociale* ogni menzione 
	esplicita a cosa consideriamo libero, e cioe' lasciare solo:

-
Ogni realizzazione del PLUTO (programmi, documentazione, traduzioni e altro) sara'
distribuita come prodotto libero, o free software. 
-
	togliendo:
-
 Consideriamo libero un prodotto rilasciato con licenza di pubblico dominio o protetto da un licenza libera quali la GPL, LGPL, Artistic License e altre licenze che vengano approvate dal PLUTO.
-
	Invece aggiungere un documento, meno solenne di un contratto sociale,
	che potrebbe chiamarsi "Licenze-tipo delle produzioni PLUTO", che 
	regolamenti le varie produzioni, in base alle loro caratteristiche:
	- documentazione, manuali (ne produciamo molta)
	- articoli (il journal)
	- codice (poco o nulla)
	- il sito web

> > 	Inoltre il Public Domain e' per me perfettamente accettabile perche'
> > 	puo' immediatamente essere coperta da un'altra licenza libera.
> 
> Ma anche da una proprietaria. E questo non e' accettabile *per il PLUTO*, che 

	ma se il PLUTO e' il *destinatario* di quel prodotto, che rischi 
	ci sono? Viene rilicenziato appena passa dalle mani del produttore
	a quelle del PLUTO!

> preferisce usare una vera licenza free, non una non licenza. Abbiamo deciso 
> così, se ricordi. Se adesso hai cambiato idea, invece.... : )
	
	"Abbiamo" chi? Vi e' stata una discussione limitata alla lista 
	admin, in occasione dello schema di licenza del sito Web proposto 
	da Riccardo.

	La mia idea era e resta che chi scrive qualcosa ne fa quello che vuole.
	Se rilascia sotto PD, il PLUTO puo' subito metterlo sotto la licenza 
	che vuole, per cui il problema PD per me non si pone proprio.

	Ancora i tempi del problema website (marzo) scrissi:
--
    L'autore e' l'unico arbitro del suo lavoro, che poi potra' essere
    accettato, respinto da committente oppure modificato nello spirito
    del S.L.
	[...]
    PS: Sul PD: chi ritiene che vi sia un problema serio col Public Domain,
    faccia una proposta per emendare il contratto sociale per escluderlo,
    visto che e' esplicitamente menzionato.
--
	Come vedi la mia idea era e rimane la stessa. 

	Ero e resto dell'avviso che l'emendamento al contratto per
	togliere la menzione al PD non serva, ma se proprio vogliamo farlo, 
	facciamolo in modo che ne esca piu' chiaro, percio' faccio la 
	proposta di cui sopra.

	Se da una discussione in soci verra' fuori che PLUTO vuole che 
	i contenuti *che produce* siano *esclusivamente copyleft*, senza
	considerazione alcuna per il tipo di documento (programma, manuale)
	per me va bene, anche se non mi pare una cosa molto furba.

	Al momento comunque non mi pare vi sia un ampio consenso in merito.

> > 	Se e' vero che il sw PD puo' essere reso proprietario
> > 	e' altrettanto vero che puo' essere reso libero.
> 
> Appunto. E a noi piacciono le possibilità univoche.

	Pluralia maiestatis? A Simone piacciono, ad altri magari no. :-)
	Se non ricordo male Riccardo non era della stessa tua idea, e
	non c'era nulla nei documenti ufficiali PLUTO che potesse sostenere
	la tua tesi contro la sua, casomai il contrario, visto che il PD
	e' menzionato... :-)
	Non darei la cosa per scontata, tanto e' vero che ne stiamo discutendo 
	ora.

	ciao
		Alberto




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