[PLUTO-soci] Perché Linux non scalza windows dai desktop.
giorgio
giorgio.scarabello a tiscali.it
Mer 22 Giu 2005 11:33:42 CEST
Gian Uberto Lauri ha scritto:
>>>>>>"g" == giorgio <giorgio.scarabello a tiscali.it> writes:
>>>>>>
>>>>>>
>
>
>
>>>Gli altri dovrebbero imparare che non esistono le favole.
>>>
>>>Il principe azzurro che arriva ed uccide il drago non c'e`.
>>>
>>>
>>>
>>>
>
>g> Credo che ormai il mio punto di vista si sia capito. Secondo me con
>g> un po di buona volontà da parte del mondo linux (distribuzioni in
>g> particolare) il principe azzurro (AKA Linux standardizzato) si può
>g> trovare.
>
>Ci sarebbe lo standard minimo, e probabilmente le distribuzioni cercano
>di seguirlo.
>
>E' che sono nate con filosofie diverse, ed è naturale sia così, per
>come sono fatti gli hacker (direi siamo, ma non sono un
>hacker. Qualcuno dice guru, gli rispondo che casomai è gru, gru che
>movimenta "roba forte che promuove la crescita").
>
>g> Pensa che bello se gli aggiornamenti per la sicurezza
>g> fossero per tutti e non solo per Debian o Mandriva o
>g> PincoPallino.
>
>Gli aggiornamenti ci sono per tutti. E' che di nuovo non arriva il
>principe azzurro, devi spedere un po' di tempo a imparare a scaricarli
>i.e. da kernel org, un po' di tempo ad imparare ad usare patch
>(manuale e poi magari chiedi aiuto), impararsi a ricompilare il kernel
>(di nuovo, manuale - incontri appositi organizzati in giro per
>l'italia e quindi poi richiesta aiuto per i chiarimenti).
>
>g> Secondo me dietro a questo "immobilismo" delle distro
>g> Linux c'é uno sgradevolissimo "personalismo".
>
>Le distribuzioni (distro mi sa di distrofia...) sono mantenute da
>organizzazioni che hanno un loro scopo. Per alcune la distribuzione è
>la base su cui poi vendere consulenza.
>
>Per altre è il mezzo per rispettare un contratto sociale.
>
>Per altre un modo di dimostrare che si "è fighi".
>
>Che ce ne siano tante è giusto, è la strategia con cui la natura si
>assicura la sopravvivenza della vita.
>
>
Bene. Cosa cambierebbe se le varie distribuzioni decidessero di usare un
kernel standard,
e dei pacchetti di aggiornamento standard? Assolutamente nulla. La
consulenza rimarrebbe
un valido strumento da vendere, il contratto sociale sarebbe non solo
mantenuto ma
nobilitato, dato che rimarrebbe possibile per le diverse distribuzioni
non comprendere
questo o quel pacchetto software.
Per chi vuole fare il "figo", beh, lasciamogli la personalizzazione del
desktop. :-)
Sono perfettamente d'accordo che siano tante, le distribuzioni. Non
voglio assolutamente,
che Dio ce ne scampi!, ad una distribuzione uniforme e monotona. Ma
almeno mettetevi d'accordo
su che file andate a memorizzare la configurazione delle schede di rete
(sempre per fare un esempio).
>Io l'elogio non lo faccio.
>
>1) Paranoia: chi mi garantisce che i driver facciano solo quello che
> dicono, se non ho il sorgente ?
>
>2) Perché un utente Linux PPC con un iMac "a lampada" deve essere un
> utente di serie B che non ha i driver per l'accelerazione 3D ?
>
>3) Assumento che la risposta al punto 2) sia: "se paghiamo un
> programmatore per fare il driver per te ed un'altro gatto
> spellacchiato (se fossero 4 i gatti sarebbe una folla) andiamo in
> rovina" allora perché non mi dite quali sono le specifiche per
> scrivermelo da me il driver ?
>
>
>Tuo padre e tante altre persone devono capire che un PC è una macchina
>dannatamente più complessa di un tostapane o di una lettera 32.
>
>
Ok. Quindi per essere con la coscienza "a posto" uno dovrebbe fare un
bel corso
di microelettronica alla Intel o alla ViaTech così finalmente capisce
come funziona il PC?
La gente chiede semplicità, ragazzi. Non vuole arrivare a mezzogiorno senza
riuscire a stampare una lettera che gli è arrivata alle 8 di mattina.
>Fortunatamente Linux non è obbligatorio, altrimenti non sarebbe libero.
>
>Se usano Windows a me non rompe più di tanto,...
>
A me si, pensando che Linux /potrebbe ma non vuole/.
> ... il fatto che il mio
>software sia libero implica una libertà di scelta che deve esserci,
>altrimenti la scelta è obbligata: è il vecchio discorso che senza il
>male il bene non esiste.
>
>Quello che mi rompe è che il loro uso di Windows possa tradursi in un
>mio obbligo all'uso di Windows,...
>
Scusa, ma con la scarsa diffusione di Linux cosa pretendi?
> ... cosa che può facilissimanete essere
>evitata anche con Windows ed anche senza essere informatici, basta
>tanto per cominciare imparare a non usare formati proprietari per
>l'interscambio delle informazioni.
>
>Poi magari si sostituiscono, anche sotto Windows, applicazioni
>proprietarie con altre libere.
>
>Il passo verso Linux, magari configurato per te da qualcuno che ci
>capisce, è banale.
>
>Quanto poi al fatto che Windows gli fa fare le cose in modo sicuro, mi
>auguro che sia un "espresso mal concetto".
>
>Un sistema operativo che spia i tuoi comportamenti lo chiami sicuro ?
>
>Un sistema operativo che per "facilità dell'utente" assume una serie
>di comportamenti incoscienti lo chiami sicuro ?
>
>
Bene. Diamogli loro la possibilità di usare Linux in tranquillità.
>Non serve. Avete scelto una distribuzione ? Avete però prima guardato
>quanto software offre pacchettizzato ?
>
>
Vada per la pianificazione. Ma devi sempre mettere in conto l'imprevisto.
>Una distribuzione carina ma che non da programmi merita di sparire.
>
>Guardacaso, Knoppix e Ubuntu si sono appoggiati pesantemente a Debian,
>e c'è un simpatico interscambio di pacchetti.
>
>In ufficio ho una Knoppix debianizzata, a casa ho una Debian con
>pacchetti Ubuntu...
>
>g> e con una (più
>g> difficile) opera di "pressione" verso i produttori di hardware
>g> perché forniscano i drivers per linux con i loro dispositivi.
>
>Questa è una cosa da fare con varie armi di pressione. Tra cui
>spingere a lasciare sugli scaffali i loro prodotti:
>
>Il venditore rimane con le schede di PincoPancoTech sullo scaffale di
>sicuro non va a riordinare schede di PincoPancoTech...
>
>
>
Ok. D'accordo. E con l'hardware con cui farciscono i portatili come la
mettiamo?
E quelli in offerta nei vari centri commerciali?
Comunque su questo punto, per essere chiaro, non faccio nessun appunto a
nessuno,
tranne che ai costruttori hardware che non supportano linux.
Ciao,
Giorgio.
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