Re: [PLUTO-soci] Gambas, era perché Linux non scalza eccetera

Francisco Yepes Barrera paco.yepes a enernova.it
Ven 24 Giu 2005 11:05:02 CEST


Stefano Callegari <ste.callegari a tiscali.it> writes:

> > Nota: Se  programma XY potrebbe  risolvere il problema,  suggerisco di
> > iniziare  da subito  a familiarizzare  con quel  programma in  modo da
> > poter fare il prima possibile  il salto verso la libertà quando questo
> > sarà disponibile.
> 
> Mi dispiace ma non è attuabile soprattutto in ambienti CAD o comunque
> specialistici.

La mia esperienza mi trova d'accordo con questa affermazione.

> b) riportare i vari script ed utility, nonchè applicativi esterni, al nuovo
> applicativo;

Nelle aziende in cui ho lavorato e che conosco meglio (impiantistica)
c'è una notevole quantità di codice elaborato nel corso degli anni da
parte del personale interno per effettuare funzionalità ad hoc della
azienda (si pensi a linguaggi di scripting tipo Autolisp). La
migrazione a un prodotto open è anche rallentata da questo fatto.

> Nonostante questo ci sono dei progetti Open veramente validi ma che
> rimangono acerbi per la grossa diffusione per i motivi sopra a cui si
> aggiunge la mancanza di feedback (uno dei fattori più importanti nello
> sviluppo di un CAD) da parte del potenziale cliente.

Ad esempio, pochi giorni fa vedevo un mio amico che faceva una fatica
boia con un programma DOS per la progettazione di circuiti elettrici,
e gli ho mostrato come poteva risparmiarsi fatica usando 'pcb' sotto
Linux. È rimasto impressionato, ma questo esempio è purtroppo un caso
isolato.

> Inutile cercare adesso di sostituire *tutte* le macchine win in una
> azienda.

Si, ma è chiaro che se a un imprenditore gli passa minimamente per la
testa di cambiare SO, lo fa su TUTTE le macchine. Altrimenti si
entrano in problemi di gestione e compatibilità già semplicemente per
il lavoro quotidiano all'INTERNO dell'azienda.




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