[PLUTO-soci] Intervista

Giulio Daprelà giulio a pluto.it
Mer 28 Giu 2006 17:45:48 CEST


Mi permetto di "scavalcare" temporaneamente Simone in questa occasione
perché ho ricevuto in copia un'email in cui ci viene chiesto di fare
un'intervista per "Linux Magazine", per far conoscere il Pluto e le
sue attività. Io ho dato per scontato che accettiamo l'intervista,
quindi ve la propongo, ma se qualcuno non è d'accordo parliamone!
Purtroppo abbiamo tempo solo fino al 3 luglio per dare le risposte, da
cui la necessità di accelerare i tempi. Per l'intervista ci viene
concesso uno spazio totale di circa 2500 parole. Sottratte le circa
500 parole delle domande abbiamo a disposizione altre 2000 parole per
parlare di noi. Lo so che non è molto, ma vediamo cosa possiamo fare.
Alcune domande richiederanno la risposta del coordinatore
dell'attività, mentre per altre propongo una risposta collaborativa da
parte nostra. Ho abbozzato alcune risposte per dare il via al
dibattito. Il risultato finale ovviamente potrà essere completamente
diverso.
L'ingombro totale dell'intervista, che vi allego con le mie parziali
risposte, è di 969 parole. Ne abbiamo altre 1500!!!


1) Salve ragazzi, grazie per aver accettato la nostra intervista.
Prima di cominciare, potete raccontarci un po' di voi, dei vostri
interessi, del vostro lavoro e del vostro tempo libero?

2) Uno dei più longevi progetti dedicati al mondo di GNU/Linux, ed in
particolar modo del Free Software, in Italia è sicuramente PLUTO.
Cos'è esattamente?

3) Quali sono i suoi obiettivi presenti e futuri ? Pensate di averli
completamente raggiunti?

4) Come è possibile darvi una mano?

5) Uno dei vostri più famosi e apprezzati progetti è sicuramente il
Pluto Journal. Ce ne potete parlare? Quali sono i temi che affrontate
e in che modo pianificate le vostre scelte editoriali?

6) Oltre al Pluto Journal vi occupate anche di un altro importante
progetto: ILDP ovvero l'Italian Linux Documentation Project. Come è
nata questa idea e di cosa si occupa ?

ILDP è un progetto nato, più che da un'idea, da una constatazione: in
un paese in cui l'inglese è pochissimo conosciuto la traduzione della
documentazione è fondamentale per la promozione del software libero e
la diffusione della cultura informatica. ILDP si propone di tradurre
in italiano la vasta produzione inglese di manuali, guide e tutto
quanto è pubblicato con licenza libera.
Inizialmente ILDP era semplicemente un progetto del Pluto per la
traduzione di documentazione, poi, alcuni anni fa, gli amici di TLDP
(The Linux Documentation Project) ci proposero di diventare la loro
"emanazione" italiana, da cui la nascita dell'Italian Linux
Documentation Project e del dominio it.tldp.org, che rinvia sul sito
del Pluto.


7) Dando una veloce occhiata al vostro sito web è possibile imbattersi
in un altro interessante progetto: ReFUN. Cos'è esattamente e come è
possibile darvi una mano?

8) Inoltre abbiamo notato che date ampio spazio allo sviluppo del
software libero nelle scuole. In che modo diffondete la cultura del
software libero tra i ragazzi ? Accettano i vostri consigli e i vostri
suggerimenti? In quanti di loro avete trovato un reale interesse al
mondo del pinguino?

9) Quali sono le domande "tipiche" dei ragazzi o delle persone che
seguono i vostri incontri/seminari ?

10) Quali strumenti di supporto fornite ai vostri utenti (forum,
mailing list, etc) ? Dove e come è possibile iscriversi?

Lo strumento principale per partecipare alle attività del Pluto è la
mailing list. All'indirizzo http://www.pluto.it/liste.html si trova
l'elenco delle mailing list del Pluto. A seconda di cosa si desidera
fare è possibile iscriversi alla mailing list relativa. Inoltre noi
consigliamo sempre di iscriversi anche alla mailing list Pluto-soci,
perché chi partecipa alle nostre attività è automaticamente un socio
del Pluto, ed ha diritto di prendere parte anche alle nostre
discussioni relative sia all'attività del Pluto che ad altre
iniziative (dalle firme di petizioni alle discussioni su brevetti,
copyright e quant'altro)


11) Nel corso degli anni, quali e quante, se ce ne sono mai state,
difficoltà avete incontrato per portare avanti i vostri progetti?

Qui è utile una risposta dai coordinatori di ciascuna attività:
G.D.: ILDP è un progetto molto ambizioso e per questa ragione vive di
difficoltà. I problemi maggiori però sono principalmente due: da un
lato la partecipazione al progetto vive di fasi alterne, e comunque
non è mai elevatissima. Questo ovviamente limita la nostra capacità di
produrre documentazione. Dall'altro c'è il problema di garantire la
qualità, fatto questo non secondario, perché una traduzione, per
essere utile, deve essere tecnicamente corretta e scritta in un buon
italiano. Non basta, quindi, conoscere il vocabolario inglese per
tradurre un documento, bisogna anche sapere scrivere in italiano.
Tutto questo lo si può imparare, io stesso constato che le mie
traduzioni migliorano man mano che continuo a tradurre, ma ci vuole
tempo e pazienza.

12) Tutti i collaboratori del progetto hanno la possibilità di
incontrarsi. Abbiamo notato che esistono dei "Meeting". Cosa fate,
oltre che a divertirvi, in quei momenti ? Riuscite anche a coordinarvi
e pianificare altre interessanti iniziative ?

13) Qual è il vostro punto di vista sullo sviluppo e la crescita,
presente e futura, del Free Software in Italia ? In che modo potremo
attivarci per rendere sempre più competitivo, a quelli proprietari,
questo nostro ormai "non nuovo" mondo?


14) Purtroppo ancora esiste un certo scetticismo a passare
completamente a GNU/Linux e al Free Software. Perchè secondo voi?

Purtroppo il Free Software è ancora afflitto da molti pregiudizi, che
vengono alimentati interessatamente dai produttori di software
proprietario. Potremmo elencarli uno per uno, ma non è certo ai
lettori di questa rivista che dobbiamo spiegare che sono dei falsi
miti. Il problema è che tutto questo va ad aggiungersi all'inerzia da
parte dell'utente, che si accontenta del sistema che trova
preinstallato sul proprio computer e del fatto che funziona, e ha
paura che un sistema fatto da "hacker" non sia adatto a lui, o non
abbia quelle belle interfacce fumettose che fanno tanto chic. Nessuno,
purtroppo, si preoccupa di spiegargli che le uniche innovazioni sulle
interfacce grafiche negli ultimi anni sono venute proprio dal software
libero

15) Perchè un utente dovrebbe passare a GNU/Linux, secondo voi?
Domanda scontata ma interessante per capire anche il vostro punto di
vista.

Per affrancarsi dalla dittatura dei produttori di software
proprietario, che vogliono blindare internet e rinchiuderci in un
recinto in cui dominano sistemi DRM che ci costringano a pagare anche
l'aria che respiriamo. Per fare un esempio Microsoft è stata costretta
a creare il formato Open XML perché Open Document minacciava di minare
le fondamenta del suo business principale. Nessuno si sarebbe mai
sognato di parlare di formati aperti senza il Free Software e l'Open
Source, e oggi saremmo tutti un po' meno liberi.

16) In futuro quali sono i vostri piani? State progettando qualche
altra iniziativa ?

17) La nostra intervista è conclusa. Un grazie di cuore anche da tutti
noi per il lavoro professionale e lodevole che svolgete ogni giorno
con le vostre iniziative. Continuate così!



Maggiori informazioni sulla lista pluto-soci