[PLUTO-soci] FYI: Storica vittoria per l'Associazione per il Software Libero

Paolo Didonè dido a nonpenso.org
Mer 4 Apr 2007 13:21:29 CEST


Il giorno mer, 04/04/2007 alle 11.06 +0200, Yuri ha scritto:

>  Sei talmente mitico che non devi scusarti di nulla :)

i cento euro dove te li spedisco?

>  Ora c'è più responsabilità, perché bisogna "mostrare" che le 
> alternative ci sono, le aziende devono farsi avanti e partecipare ai 
> bandi più succulenti senza andare "al ribasso" con la logica di dire 
> "questo lo faccio con poco".

Le leggi in italia per quanto insufficienti e inadeguate ci sono, a
partire dal d.lgs 82/05 detto "Codice dell'amministrazione
digitale" (http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/05082dl.htm) approvato
in extremis dallo scorso governo che recepisce e amplia quel che già
indicava la "direttiva Stanca" (http://www.interlex.it/pa/stanca2.htm)

In sostanza la cosa utile da verificare è che questi delle PA quando
fanno un bando prima si guardino in torno e facciano la famosa "analisi
comparativa" considerando anche il software libero e decidendo su basi
tecniche ed economiche (solo... sigh!) quale è la soluzione migliore,
come dice l'art 68 del d.lgs 82/05 che citavo sopra

Però citando a memoria il prof Meo "In italia gli obblighi in genere
sono poco rispettate, ma non ho mai visto una obbligo meno rispettato di
quello dell'analisi comparativa" (le parole non sono quelle forse, ma il
concetto era quello)

È compito della PA quindi accorgersi che le alternative ci sono, ma
forse per pigrizia, forse per ignoranza questa ricerca non viene mai
fatta (tanto chi controlla?). È quindi compito del "cittadino [amante
del software] libero" monitorare i comportamenti delle PA e far loro
presente, qualora sia necessario, che l'alternativa c'è e che la devono
prendere in considerazione. Ed è quello che abbiamo fatto noi con sto
ricorso.

E lo possono/devono fare i lug, fsug, le associazioni (tutta la "società
civile" insomma) ma anche le aziende che potrebbero partecipare ai bandi
se fossero fatti correttamente. 

No, non dico andar di avvocati, ma chiedere e pretendere trasparenza,
anche - perché no - citando quel che è successo a noi con il Ministero
davanti al TAR.

Noi (assoli) non possiamo né pretendiamo di farlo direttamente, ma
possiamo mettere a disposizione la nostra esperienza e quel che sappiamo
per supportare chi vuole impegnarsi in prima persona in questa
direzione.

Tra qualche tempo metteremo online tutta la documentazione e un po' di
HowTo per capire come muoversi in questo senso.

A me piacerebbe veramente molto che le associazioni che sono sul
territorio svolgessero questa opera di sorveglianza e di monitoraggio
delle istituzioni, sarebbe sicuramente molto utile. Un modo per far
vedere che "ci siamo" e che non si possono fare le cose "alla carlona".

Concordi? :-)




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