[PLUTO-soci] Che fare?
Chiara Paci
Chiara.Paci a eng.it
Gio 26 Apr 2007 13:42:50 CEST
Quest'e-mail vuol essere una riposta a Giulio e a quanti si affrettano
a chiedere "ma tu, che fai per il Pluto?" [1].
Ribaltiamo un po' la questione su cosa _potrei fare_ io (e una persona
come me).
Collaborare con ILDP? A parte che tradurre manuali tecnici è per me
una noia mortale (e per questo non si può che apprezzare chi lo fa),
in ogni caso il tipo di documenti che interessano a me sono troppo di
nicchia. A tal proposito ci dovrebbe essere uno scambio di e-mail
nella lista pluto-ildp risalente a 2-3 anni fa, giusto in modo che
qualcuno si faccia un'idea dei miei interessi (e anche dell'attenzione
che do alla cosa e delle risposte che ricevo).
Scrivere articoli per il Pluto Journal? E su che, di grazia, che non sia:
- troppo tecnico
- a rischio etico
- di scarso interesse collettivo
- ultra-specialistico
- allontana-utenti (o spacca-denti)
e che riguardi anche qualcosa di cui potrei parlare e che non sia il
solito articolo su da quale lato si mette il cd nel lettore, che
francamente lascio a qualcun altro per raggiunti limiti di età? [2]
Restava Pluto Padova (inteso come gruppo). Quindi ci sono stati il
Webbit, il Linux Day, le serate a tema, ma anche il supporto di alta
qualità (cioè non solo agli utenti, ma anche ai professionisti) e le
discussioni a un livello un po' più alto del solito Windows è brutto e
Linux è bello e può essere anche in 3d. Questo è quello che io e altri
abbiamo fatto per il Pluto. E lo abbiamo fatto per quattro ore ogni
mercoledì per due anni e spesso anche il sabato e se scappava anche
gli altri giorni.
Ma il Pluto (inteso come entità collettiva e non come singoli) ha
bollato tutto questo come il MALE. E in base a che? In base al
Manifesto del Pluto? In base alla qualità o all'eticità di quello che
facevamo? No. Solo in base al fatto che eravamo un'entità territoriale
e che la tradizione tramanda che ci fu un tempo in cui vennero
"abolite le sezioni": eravamo uno sbaglio, usare il nome Pluto era un
pericolo. Infine è stata portata avanti una campagna senza esclusioni
di colpi il cui scopo (e risultato) ultimo era demolire questo
"sbaglio". E taciamo del lavoro preparatorio (leggi Unattended).
In questo il Pluto (sempre come entità collettiva) si è dimostrato
esattamente quello che ho detto, cioè una società tribale (o forse,
meglio, sciamanica), più attaccata alle proprie "tradizioni orali" e
al proprio sciamano, che alla realtà o alla giustizia. [3]
Quindi, resta la domanda iniziale. Che fare per il Pluto e che il
Pluto anche voglia che venga fatto? A me sembra che non ci sia granché
spazio, non per me quantomeno. Quello che io pensavo ci fosse era solo
un'illusione, uno sbaglio appunto.
Chiara
[1] La risposta alla domanda più generica "che fai per il SL?" posso
darla solo in privato e esula dal contesto.
[2] Io queste cose le faccio per lavoro, dalle 8 alle 14 ore tutti i
giorni, per clienti la cui dimensione minima è il Comune di un
capoluogo di regione. Non ho alcun bisogno di "andar per utenti" nel
tempo libero e francamente non ne ho neanche la forza. Valgono
argomenti analoghi anche per pluto-help.
[3] In questo c'è forse un'incomprensione. Quando ho detto che Simone
impersona il nume tutelare, non intendevo dire che lo fosse "nella
realtà" o che si atteggiasse a tale, ma solo che in questa vicenda
l'idea astratta di "Simone capo del Pluto" aveva questo ruolo.
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