[PLUTO-soci] PLUTO: quale futuro?

Marco Marongiu mmarongiu a tiscali.it
Sab 14 Mar 2015 19:05:21 CET


Ciao Marco

On 09/03/15 21:56, Marco Curreli wrote:
> vorrei sentire  un vostro parere sullo stato di salute del PLUTO:
> 
> morto? moribondo? in rianimazione?
> 
> A spanne, quanti soci attivi sono rimasti?
> 
> Previsioni per il futuro? Idee?
> 
> (Dispiace vedere, per esempio, il mitico PLUTO-Journal fermo al 2009 per
> mancanza di autori.)

La mia esperienza personale è che le associazioni di tipo "tradizionale"
di cui facevo/faccio parte sono esattamente nello stesso stato. Mi sono
spesso chiesto che senso avesse per qualcuno iscriversi ad una
associazione senza mai mandare farsi sentire, partecipare anche solo a
una cena, fare qualcosa di concreto... traducendo liberamente dal Sardo
(che, a giudicare dal tuo cognome, potresti conoscere): "manco aff****lo
mi ha mandato!", non si fanno sentire neanche per insultarmi :-)

Non so esattamente cosa ci sia che non va, quale parte abbia la
tecnologia (la mail non ha un particolare appeal nella generazione che è
nata sui social network), il fatto che spesso manchi un luogo fisico per
incontrarsi (ma non ne sono sicuro perché, come detto, anche gli
incontri vanno quasi deserti a queste manifestazioni)...

Chi fa le cose sono sempre i soliti e sempre meno e il ricambio è poco
(ma per fortuna c'è). L'ultimo seminario ospitato dal GULCh è di 5 anni
fa, le attività divulgative sono ristrette al Linux Day, ogni anno è
sempre più difficile trovare relatori e il pubblico mi sembra
costantemente in calo.

Qual'è la causa e come si può curare il problema? Non lo so! Per il
Pluto Journal proposi, moooooooooooolti anni fa, di abbandonare
l'approccio rigido legato ai numeri per uno da blog/aggregatore (al
tempo si parlava del modello "slashdot") con aggregazione di contenuti
da blog di soci PLUTO e contenuti originali scritti espressamente per il
PJ. Ma a mettere su una rivista vera e propria a cadenze regolari la
vedo durissima.

È possibile che lo stesso valga per la documentazione. Oggi si scrive
molto ma con superficialità; la documentazione dalla quale si impara
davvero qualcosa è il classico ago nel pagliaio. Mai come oggi ci
sarebbe bisogno di documentazione autorevole e che abbia la giusta
rilevanza, ma la gente ha smesso di scriverne (basta guardare le date
qui: https://github.com/tLDP/LDP/tree/master/LDP/howto/docbook). La
gente non condivide più le proprie conoscenze all'interno di un progetto
organizzato e centralizzato ma preferisce farlo con altri mezzi: sul
proprio blog per esempio o sui forum. Il modello basato sul progetto e
sui contributi dedicati al progetto è morto, secondo me.

Ciao
-- Marco/bronto



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