[PLUTO-help] forse OT e forse è solo 1 'az*****

Gian Uberto Lauri GianUberto.Lauri a eng.it
Lun 24 Maggio 2004 19:28:29 CEST


>>>>> "l" == lccflc  <lccflc a email.it> writes:

l> Perplessamente:
l> Esistono nel Web centinaia di guide (tutte + o - valide) che 
l> disquisiscono di Linux...
l> A mio modesto avviso, nessuna realizzata con l'ottica di insegnare in 
l> maniera semplice e chiara (ahhhhhh... la chiarezza e la semplicità... 
l> solo nel Vangelo) come migrare a Linux...

Provato con il  mastodontico appunti di informatica libera  (o come si
chiama) ?

l> Mi spiego meglio: da anni cerco di migrare a Linux e, nonostante sono 
l> circa 25 anni che opero al PC (il mio primo fu un mitico HP-85 con "ben" 
l> 32K di memoria), la migrazione procede con lentezza esasperante, 
l> demotivante e davvero difficile...

Rimango basito.

Eri abituato  a macchine con  paturnie incredibili e hai  problemi con
Linux ?

l> in Linux, è un mistero 
l> celato ai più... comunque ai meno smaliziati!

In Linux originariamente non si installava, si compilava. Poi molti
si resero conto che bene o male la distribuzione di precompilati era
possibile ma ciascuno prese la sua strada.

l> Domanda: non sarà perchè i "soloni" di Linux, anche quando 
l> distribuiscono la loro scienza al "popolo", lo fanno pensando solo ed 
l> esclusivamente nella loro lingua "madre", rifiutandosi (o  forse sono 
l> solo incapaci di farlo) di calarsi nelle necessità del popolo di Winzoz 
l> e men che meno di "pensare" come loro!

Questa e` una cosa che non puoi chiedere loro. Sopratutto a quelli che
lavorano ed a causa del  popolo di Windows hanno triplicato il consumo
di Malox+.

Quello che chiediamo e`:

	1) Dimenticare Windows, fate piazza pulita
	2) Riattivate quell'organo che ci distingue
	   dal resto del regno animale.

Anni fa,  tanti, un certo Dijkstra  disse che il  Basic era pericoloso
perche' mutilava  la mente.  Non me  ne resi conto.  Io  mi ero potuto
permettere  solo  il VIC20,  all'inizio  senza  espansioni. Forse  fui
salvato dal mio  secondo padre che nella sua  ignoranza informatica mi
regalo` un libro sul Pascal.

Vabbe`, il  discorso e` un'altro.  Temo che quello che  Dijkstra disse
per BASIC vada bene per Windows.

Dal VIC  fui sbattuto per un  breve tempo su  IBM VMSP e poi  su Unix.
All'inizio  dissi "e`  hacker friendly"  -non usai  il  termine hacker
allora-,  tutti quei  comandi  di una  o  2 lettere.   Ma continuai  a
sbattacchiare  sulle  tastiere  -e  mi  resi conto  di  quale  era  la
comodita` di  aver comandi di pochi  caratteri :) -.  Unix lo imparai.
Benino credo.

Probabilmente perche'  Windows non  mi aveva atrofizzato  quella parte
del cervello che dice "e mo' questo problema come lo risolvo ?".

l> Mi dico, ma perchè è così difficile migrare a Linux? 

E' come quando ti ingessano una gamba, non puoi pretendere di correre
subito dopo che ti hanno rimosso il gesso.

l> Perchè una persona che riesce ad assemblarsi i PC da solo non riesce, 
l> nonostante sforzi disperati, ad imparare a "pensare" in Linux?

Purtroppo perche' e` pensare. 

Sebbene non sia una fesseria, montare i pezzi di un PC e` ritenuto una
cosa facile, usare la shell no, ed il pensiero di blocca intimorito.

I  comandi  della shell  non  hanno nulla  che  ti  impedisca di  fare
cavolate micidiali. Sei tu che non le devi fare. O impari a non farle.

Spesi  giorni  a  fare  un  programmino  che  usava  una  libreria  di
rendering,  avevo fatto una  prima versione  che faceva  degli oggetti
color  alpen  libe  partendo  da  matrici  di  numeri  che  indicavano
l'altezza.  Poi,  mentre cercavo di  migliorare il rendering  diedi un
comando  con uno spazio  di troppo  tra un'asterisco  ed il  resto del
pattern. Spari` tutto. Ed imparai  a stare attento.  (Ma niente e` li`
ad impedire di sputtanare una simm  mettendo le dita dove non devi, ho
fatto un  mezzo colpo  quando ho  sentito il suono  di "errore  con la
memoria" appena messe le nuove simm nel pc dell'ufficio...)

Ma impari  anche come  far fare  ai comandi il  lavoro per  te. Niente
maratone  col  mouse tra  checkbox,  pulsantini,  menu.  Una serie  di
comandi e via.

Certo,  mi  ha aiutato  molto  il  libro  Unix [ed.  Zanichelli,  ISBN
88-08-04376-2]  di  Kernighan  &  Pike  (titolo  originale  "The  Unix
Programming    Environment",    prova    a   cercare    partendo    da
http://cm.bell-labs.com/cm/cs/upe/index.html

La versione italiana e` sparita. Probabilmente non quella in inglese.

Ho provato a lanciare una bottiglia, speriamo che qualcuno (non a caso)
raccolga lo S.O.S.

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/___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________
  //--\ | | \|  |   Integralista GNUslamico e fancazzista 
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