[PLUTO-help] Una domanda?
Cubo Aula Info
ilfigliodellaparolaavuoto a gmail.com
Dom 4 Set 2005 10:41:14 CEST
Scusate se mi intrometto ma la questione mi ha sempre interessato molto,
non bene capito una cosa:
se io copio pari pari un pezzo di codice libero e lo rivendo come
pezzo di codice proprietario come si fa a dimostrare che ho copiato?
Voi potreste rispondermi che si analizza il codice o l'eseguibile, ma
se il codice è stato compilato con un compilatore diverso (ad esempio
quello intel piuttosto di quello GNU) produce comunque eseguibili
confrontabili? Tra l'altro ogni volta che ho riutilizzato del codice
quasi sempre ne ho cambiato magari il 30%, questo vuol dire che al 70%
mi sono avvantaggiato del lavoro altrui... ma in questo caso gli
eseguibili non dovrebbero essere ancora più difficili da confrontare?
e poniamo che chi rilascia l'eseguibile proprietario non voglia
rilasciare il codice per eventuali confronti, magari con la scusa che
eventuali fughe di codice favorirebbero i suoi rivali sul mercato, si
può obbligare dal punto di vista giuridico uno sviluppatore a
rilasciare il codice per un confronto? soprattutto se si parla di
grandi software-house con un fottio di avvocati?
Grazie
Il 03/09/05, f_sophia<f_sophia a libero.it> ha scritto:
> Ciao Amedeo
>
> La tua domanda sulla GPL e' MOLTO interessante.
> Tommaso ha gia' risposto in modo esauriente alla tua domanda.
> Io aggiungero' soltanto qualche considerazione.
>
> La possibilita' che un programmatore inserisca in un programma chiuso e
> proprietario codice libero e aperto... appropriandosene senza rispettare i
> canoni della comunita' Free Software... e' un serio rischio e talvolta una
> triste realta'. La cronaca ha reso noto che anche alcuni colossi
> dell'informatica sono incappati in questa "espropriazione indebita"... e che
> questi sono stati scoperti e puniti, in quanto la Free Software Foundation (e
> alleati) VIGILANO e vigilano bene!
> Quindi... chi produce software sotto GPL (o altre licenze Open Source),
> essendo costretto a divulgare i sorgenti, e' per definizione corretto e
> onesto sul frutto del proprio e altrui lavoro... mentre chi si trincera
> dietro al "sigillato" o peggio... ai brevetti... non si puo' definirlo tale
> con certezza.
> La divulgazione e', oltretutto, molto piu' efficiente del "deposito"... in
> quanto mette al corrente molte persone dell'esistenza di un determinato
> lavoro... e quindi piu' rende piu' facile scoprire i "furboni".
> Riutilizzare, modificare e adattare software in modo trasparente, invece, e'
> segno di progresso... per tutti.
>
> MORALE: la GPL (o simili) dovrebbe essere la norma e non l'eccezione, cosi'
> come ogni divulgazione di sapere culturale (perche' la GPL e' anche cultura)
> e scientifico (in campo scientifico... uno studio non pubblicato su riviste
> specializzate è come se non esistesse).
>
>
> Un saluto a tutti
>
> F_Sophia
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