[PLUTO-ildp] slash, backslash, prompt, job. Da tradurre?
Antonio Colombo
azc100 a gmail.com
Gio 1 Nov 2007 19:52:18 CET
Ciao,
oltre a quanto già detto da altri, io uso "barra" e "barra retroversa", spesso
inserendo
cosa intendo "/" o "\".
Su background, talora vale retroterra (culturale, etc.), o provenienza.
Nel nostro contesto, volendo tradurli, si potrebbe dire "esecuzione interattiva"
e "esecuzione in parallelo [a quella interattiva]" o "esecuzione
non-interattiva".
Per "job in background", l'espressione designa lavori, ossia shell script,
comandi o programmi),
eseguiti dal "sistema" intanto che l'utente fa altro. Spesso si usa a questo
scopo il
comando "nohup". In sostanza, il job in background viene eseguito, ma l'utente
al terminale
può continuare a interagire (col prompt ;-) . Job in background sono anche i
"lavori
schedulati" eseguiti dal programma "cron", ad esempio dei salvataggi
"automatici".
Insomma, lavori eseguiti in modalità non interattiva, in parallelo all'attività
interattiva, quella che non ti restituisce il "prompt" se non alla fine del
comando.
"job control" sono i comandi (tipo kill) che permettono di controllare
l'esecuzione dei
job, e ad esempio di passarli dal background al foreground (o viceversa).
Ad esempio se una sessione di edit è bloccata, con "CTRL-z" la si manda in
background,
riacquisendo il "prompt". Col comando "jobs" si vede la lista dei job in
esecuzione in
background, e con il "kill %1" si può "uccidere" il job che era bloccato. "%1"
sta
per il job numero 1, ma possono essercene parecchi, con numerazione progressiva.
Questo funziona per bash e ksh. sh originale non ha jobs, e csh ha un
comportamento
differente.
Per escape sono d'accordo per "protetto", in un certo senso il carattere è
"protetto"
dall'essere interpretato dallo shell come un "metacarattere", tipo "*".
Ciao, a tutti, Antonio
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