[PLUTO-ildp] Regole ... :-)
Enrico La Cava
enrico.lacava a yahoo.it
Ven 21 Set 2007 18:55:09 CEST
Il giorno 21/set/07, alle ore 15:39, Hugh Hartmann ha scritto:
> [SNIP]
>
> Pur notando il carattere assolutamente volontario dell'ILDP, credo
> che sia
> giunto il momento di fare alcune considerazioni riguardo
> l'importanza di
> lavorare in sinergia.
>
Premetto che per speculare son sempre pronto, vediamo cosa ne viene
fuori.
> Qualche tempo fa si era iniziata una discussione iteressante sulle
> alcune
> lineee guida e su dei criteri di ordine per le traduzioni. Credo
> che la
> parola volontario non significhi aleatorio o caotico, ma dovrebbe
> essere
> comunque regolato da principi condivisi da tutti.
>
D'accordo. Mi sembra infatti che l'ILDP Habbia delle linee guida,
magari non scritte (ora sinceramente non ricordo, ma se così non
fosse andrebbero scritte) ma, a quanto ho visto, ogni persona che
scrive per la prima volta qui riceve sempre le stesse indicazioni.
Indicazioni che quindi possono essere considerate una sorta di
patrimonio comune condiviso da tutti a cui, per ora, nessuno si è
opposto. E se anche capitasse che a qualcuno non andasse bene
qualcosa siamo qui, tutti (almeno credo), disposti a parlarne.
Se quindi secondo te qualche principio non funziona o non va bene,
basta dirlo.
> L'esistenza di questa lista per esempio, dato il numero esiguo di
> partecipanti e lo scarso interesse di altri, non ha alcun senso,
> tranne
> qualche sporadica richiesta di aiuto traduzione. Ergo, il
> Coordinatore può
> tranquillamente inviare comunicazioni agli interessati e in Cc agli
> altri.
Ok, il coordinatore mette in CC gli iscritti alla lista che a loro
volta rispondono a tutti in CC. Escludendo qualche grosso problema
tecnico per la gestione di un campo CC con centinaia di email. Cosa
risulterebbe? Una mailing list... Quindi tanto vale mantenere un
indirizzo unico a cui scrivere tutti quanti. Inoltre se qualche,
raro, utente perso per la rete volesse entrare e farne parte?
Dovrebbe scrivere al coordinatore e poi salvarsi in rubrica le
centinaia di email di tutti gli utenti, scomodo no?
Te dirai, ma attivi siamo manco 20. Si ma ti faccio qualche esempio:
Simone (preso il primo a caso) scrive a proposito degli svantaggi del
software proprietario, escludendo il clamoroso OT (ndp) a me
sinceramente non interessa quindi potrei farne volentieri a meno di
ricevere le sue email, come fa LUI a decidere che a me interessa o
meno e quindi aggiungermi o meno al suo ipotetico campo CC? Altro
esempio: Elisa ha bisogno di un aiuto per finire una manpages
particolarmente contorta, a chi dovrebbe scrivere per chiedere una
mano? Scrive in lista e il primo che passa che può aiutare l'aiuta.
Se uno dovesse andarseli a cercare aggiungendo o meno la gente al
campo CC non ci sarebbe comunicazione, diventerebbe una cerchia di
amici e alla fine nessuno saprebbe cosa avviene. Con una ML, anche se
poco popolata, se serve qualcosa tutti la possono leggere e possono
rispondere.
Chiaro no? (:
>
> Come si è notato il lavoro di traduzione in genere, salvo rare
> eccezioni non
> è di tipo collettivo ma individuale, ergo, dato che, secondo me,
> non c'è un
> gruppo di persone, che si sentono far parte di un progetto, ma solo
> persone
> "singole" che portano avanti la traduzione di testi vari, per
> motivazioni
> altrettanto varie .. :-)).
Io non ho molto tempo per tradurre, a volte traduco di notte, a volte
ad ore strambe di domenica, una volta nell'autobus con la copia
cartacea, ah una volta da un mio amico perché avevo il latpot,
laptop, platpot... insomma il pc dietro.
Quindi tradurre in gruppo diventa complesso perchè trovarsi sarebbe
alquanto difficile. Tradurre a tre/quattro/otto mani può non piacere
e poi devi considerare che siamo pochi, a fatica si ha il tempo per
tradurre un solo documento, lavorare in gruppo potrebbe togliere più
tempo (ma se ne può parlare). Inoltre lavorare in gruppo ad un unico
progetto può non piacere. Quindi devi considerare tutti i singoli
lavori come parte di un unico progetto, la traduzione di più
documentazione possibile (come di fatto avviene).
Io ho tradotto poco e attualmente non sto facendo molto, eppure se me
lo chiedono dico di essere un traduttore dell'ILDP, mi sento parte
del progetto anche se ho tradotto solo in solitaria. So che in ML
qualcuno prima o poi mi aiuta e qualcuno prima o poi pubblicherà il
lavoro che ho fatto. Questo mi sembra più che sufficiente per
affermare di far parte di un progetto/gruppo/ecc.
>
> Ecco perchè ritengo che questa lista sia assolutamente inutile, spero
> fortemente di sbagliarmi e di sentire anche altri pareri in merito.
Si, ti sbagli, leggi sopra :D
>
> Lo so che sarebbe meglio lasciare perdere e "stendere un velo
> pietoso" e
> lasciare che le cose vadano seguendo lo "status quo", ma dato che
> in questo
> progetto ho anch'io profuso energie, impegno, valorizzando e
> apprezzando il
> lavoro di altri prima di me e insieme a me, ritengo che sia doveroso
> richiamare all'attenzione tutti quelli che "credono" nell'importanza e
> utilità di questo progetto .. secondo me non abbastanza apprezzato e
> visibile ...:-)
>
Stendere un velo pietoso? E su cosa? Il progetto arranca, purtroppo è
un dato di fatto ma questo non vuol dire che debba essere
abbandonato. Sicuramente bisogna pubblicizzarlo molto, molto di più.
Dovremmo provare a parlare con le distribuzioni, con il progetto GNU,
cercare qualcosa che unisca tutti i traduttori che, purtroppo, sono
sempre troppo pochi. Se ci pensi siamo anche molto frammentati, forse
troppo. Quindi non è abbandonando l'ILDP che si risolverebbe
qualcosa ma anzi si danneggerebbe un'importante parte
dell'informatica in generale (ok, forse ho un po' esagerato).
> Da un certo punto di vista, come aderente di questo progetto ormai da
> diversi anni, preferirei lavorare con poche persone ma in sinergia,
> aiuti e
> collaborazioni attive, meglio poche ma buone, come in un detto
> popolare ...
> dandosi delle scadenze, degli obbiettivi delle regole da condividere,
> compattibilmente con i propri impegni naturalmente ... :-))
Proponi, proponi, proponi. Io sinceramente non ho tempo, la mia prima
occupazione è studiare, la seconda sono gli amici, la terza gli
hobby. Il tempo mi basta a fatica per la prima quindi tradurre
purtroppo incontra grosse difficoltà a raccattare qualche briciola di
tempo. Per me tradurre è divertente ma richiede molta concentrazione,
per tradurre io devo essere rilassato e devo avere tempo. Purtroppo
sono due cose, per me, non sempre conciliabili e questo mi porta a
tradurre poco e nulla. Ma preferisco tradurre poco che non far parte
di tutto il progetto.
Questo non implica che se qualcuno si chiede che fine abbia fatto la
mia roba in traduzione non lo possa fare. Anzi, se proprio devo cedo
volentieri parte del mio lavoro. Sono d'accordo col darsi le scadenze
ma una volta che il mio lavoro scade che faccio? Lo pubblico in
lista, lo ridò ad un cordinatore e poi? Me lo riprendo io perchè
siamo troppo pochi perchè qualcuno rimanga senza qualcosa da
tradurre. Indi, se serve che io ceda il mio lavoro, ben venga, non ho
nulla in contrario ma farlo scadere e lasciarlo nel dimenticatoio mi
sembra stupido.
Concludendo, più che delle scadenze che se non rispettate non
porterebbero a nulla ma anzi imporrebbero una fretta che in genere
porta solo a lavori sommari e non curati, sono più favorevole a dei
solleciti mensili sul fatto che sono insolvente ^_^
>
> Come dire, meglio un gruppo "sparuto" di poche persone ma affiatate e
> motivate che tante persone assolutamente anonime come si nota in
> tutti i
> giorni e in tutti gli ambienti di lavoro, almeno questo è quello
> che mi
> risulta, salvo le debite eccezioni ... :-))
Mi sembra di aver scritto a sufficienza, solo due parole; siamo
pochi, abbiamo i nostri impegni, nulla vieta di continuare in questo
importantissimo lavoro. Se trovi qualcuno per tradurre in gruppo,
meglio!, farai prima. Nessuno te lo sta vietando o mai te lo vieterà.
Ma far diventare un progetto comune aperto a tutti una sorta di
"circolo privato" non sono d'accordo. Nulla vieta di lavorare da
soli, in gruppo, col vicino di casa o con chi ti pare, questo rende
l'ILDP un progetto interessante e funzionante. Siamo pochi quindi
traduciamo poco, bisogna far pubblicità e vedrai che i gruppi di
traduzione più affiatati si creeranno da se. Chiudersi in un
gruppetto chiuso non lo trovo un giusto modo di procedere.
>
>
> --
> Au Revoir
> Hugh Hartmann
A presto!
Enrico -logorroico- La Cava
Maggiori informazioni sulla lista
pluto-ildp