[PLUTO-ildp] Alcune considerazioni .... :-))

Alexjan Carraturo axjslack a gmail.com
Sab 13 Set 2008 13:51:51 CEST


Il 13 settembre 2008 12.43, Gualtiero Testa
<gualtiero.testa a gmail.com> ha scritto:
> Ciao a tutti,
>
> in tutta la discussione mi sembra che ci sia un po di confusione e un
> pizzico di fanatismo.
>
> I primi utenti di Linux sono stati gli "smanettoni" ovvero gli interessati
> alle tecnologie informatiche, oltre ovviamente alla setta di quelli che
> vogliono per forza essere diversi dagli altri, vedi gli anti Microsoft, gli
> anti Nestlè e così via. Questi ultimi non mi interessano.
>
> Gli HOWTO sono nati proprio da questi primi utente per altri come loro (o
> meglio come noi). ILDP è di conseguenza  "storicamente" rivolto a questo
> tipo di utenti e per questo partecipo.
>
> In questo ambiente, vige l'assoluta piena libertà di usare la distro che si
> vuole e di dichiarare che Debian è meglio di Gentoo (o viceversa).
>
> Linux oggi però  vede però un'altra classe di utenti, quelli generici
> (normali, se volete) che hanno bisogno di un sistema operativo che permetta
> loro di usare il PC per fare quello che devono/vogliono fare. Queste persone
> NON vogliono imparare a configurare grub o il client DHCP allo stesso modo
> in cui molti utenti Windows non sanno cosa voglia dire "ipconfig /renew" .
>
> Per questa seconda classe di utenti, invero più ampia (e da far crescere se
> vogliamo far crescere Linux), sono più adatte soluzioni più base e più
> automatizzate, anche perchè vengono dal mondo Windows che i dettagli non li
> fa certo vedere. Ben vengano quindi soluzioni come Ubuntu o Suse che
> configurano un PC in maniera simile a Windows (sì, a scapito delle
> prestazioni del PC).
>
> Occorre quindi avere ben chiaro a che tipo di utente rivolgersi per tutte le
> attività di promozione discusse in mailing list in questi giorni.
>
> E per piacere cerchiamo di essere un pò meno fanatici e di suggerire la
> distro giusta per l'amico che la chiede e non quella che preferiamo noi. Se
> l'amico è alle prime armi è meglio proporre un approccio soft a Linux (tipo
> Ubuntu/Suse) in modo da permettergli di iniziare a capire l'interfaccia, le
> principali applicazioni, Linux in genere. Se diventerà un appassionato, lo
> potrete poi convincere a passare a Debian o altro.
>
> Ultimo appunto personale (ma vi prego di non scatenare un flame su questo):
> per lavoro uso Kubuntu perchè si integra bene con la rete aziendale Windows
> ma non per questo mi sento uno stupido incapace perchè non uso una distro
> più tech; Kubuntu fa semplicemente quello che ho bisogno. Per la cronaca,
> sono certificato RedHat e uso Linux (e Unix) da più di 10 anni.
>
> Gualtiero
>
>


Se rileggi i post precedenti vedrai che si è detto anche di questo in
merito ad Ubuntu. Non erano in discussione, ne gli utenti ubuntu (o
similari), ne Ubuntu in se.

Il tema principale è il cambio di prospettiva della nuova comunità
FOSS che Ubuntu ha largamente aiutato a costruire.

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Alexjan Carraturo
admin of
Free Software Users Group Italia
http://www.fsugitalia.org
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