[PLUTO-ildp] Mi presento ed entro in polemica

[Giancarlo Contrafatto]

Antonio Colombo wrote:
> Cari tutti,
>
> per farla breve, sono d'accordo con Giulio e la via di mezzo
> .
> Data la mia veneranda età (59) ero al corrente di cosa è il
> "bootstrapping" ...nei mainframe. Si trattava di un'istruzione (di lettura)
> che era in grado di leggere il cilindro 0, traccia 0, record 1
> di un hard disk il cui indirizzo (hardware) si specificava per mezzo di una
Ottimo, Antonio. Sempre bello fare un po' di archeologia ... in modo da 
non perdere di vista di che cosa si parla, e traduce.

Naturalmente, siamo tutti d'accordo sulla via di mezzo e, non per farne 
una nuova polemica, non ho mai fatto alcun riferimento alla "purezza" 
della lingua come sembrerebbe suggerire Giulio. Ci mancherebbe altro! 
Tuttavia, il mio interesse nel dibattito è che vorrei smorzare quel 
certo livello di stalinismo che credo di aver notato (non solo su ILDP) 
nei fautori della "fazione anglofila", se cosí la si può chiamare. 
Insomma, contro l'atteggiamento del "vai a quel paese perché ho ragione 
io, anche se ciò che dico è sbagliato, perché la lingua è il suo uso". 
Infatti, la mia lamentela non è neppure focalizzata esclusivamente 
sull'uso inutile dei termini anglosassoni (li uso pure io quando 
necessario) ma riguarda anche l'uso di termini maltradotti e in 
generale, la lassitudine lessicale. Quest'ultima poi, è comunissima nei 
paesi anglosassoni - specie le ex colonie - ed è proprio qui che è nato 
e viene abusato il concetto di lingua viva come lingua in evoluzione. 
Concetto che permette loro di giustificare tutti gli strafalcioni 
possibili con la scusa che la lingua deve evolvere.

Naturalmente, questo concetto è un grosso mito della cultura 
anglosassone che, a quanto vedo, è stato adottato anche da noi. Il 
perché sia un mito lo possiamo discutere un'altra volta se ne abbiamo 
poi voglia.

ciao a tutti

Giancarlo