[PLUTO-ildp] Evoluzioni in TLDP

Giuseppe Briotti g.briotti a gmail.com
Sab 6 Giu 2009 14:35:59 CEST


2009/6/6 Giulio Daprelà <giulio a pluto.it>

> > Ho agganciato DocBook e posso editare qualunque documento docbook con la
> > gestione dei tag e relativi attributi... devo solo vedere se anche
> > OpenOffice consente di fare la stessa cosa...
> >
> Mi hai preceduto nella risposta: l'editor WYSISYG per l'XML l'abbiamo, e si
> chiama Openoffice. Questo e' stato ribadito piu' volte anche nel gruppo di
> discussione di TLDP, che vorrebbe introdurre il formato ODF tra quelli
> approvati da TLDP per la redazione di documentazione.


Sono favorevole a qualsiasi formato che sia uno standard riconosciuto, anche

di fatto (html, testo piatto, pdf, odf, e ma si, anche il doc di Word :-DDDD
).

> I tentativi di semplificazione di Docbook sono gia' stati fatti, e hannno
> portato al passaggio dal formato SGML al formato XML. Tentativo, peraltro,
> secondo me abbastanza riuscito.

Concordo... seguo da parecchio DocBook (sono iscritto alla mailing list da
diverso
tempo) ed è molto migliorato, soprattutto dall'adozione di XML.

>  Ho a che fare ormai da qualche anno con la
> conversione delle traduzioni. Come coordinatore di ILDP quando mi arrivano
i
> documenti tradotti sono io a convertirli in tutti i formati di lettura,
> usando i tool di Liunxodc o Docbook in funzione del formato di origine.
> Quasi mai il documento che mi giunge dal traduttore funziona al primo
colpo.
> C'e' sempre qualche problema nei tag che bisogna risolvere. E' cosi' che
ho
> iniziato a imparare il funzionamento del formato docbook, correggendo gli
> errori di conversione. Posso assicurarvi che l'SGML era molto piu'
complesso
> dell'XML. Potrei perfino dire che secondo me il Docbook XML non e' tutto
> sommato molto difficile.
> Credo che la condizione necessaria, qualunque sia il sistema che si
> decidera' di adottare in futuro, sara' sempre e comunque la possibilita'
di
> produrre automaticamente la documentazione in diversi formati, compresi
> quelli semplici come il testo puro. Non so francamente quanta sia la gente
> che legge gli HOWTO in formato testo, ma nel dubbio dobbiamo sempre venire
> incontro a tutte le esigenze, altrimenti verrebbe meno la ragione d'essere
> di associazioni come la nostra: rendere disponibile la documentazione al
> piu' vasto pubblico possibile. Da questo punto di vista Docbook e' un
> formato insostituibile, e lo restera' ancora a lungo.
Verissimo... ed il problema delle conversioni a mio avviso (ed allo stato
attuale
dell'arte) lo risolvi solo se il formato di partenza è un testo strutturato
in XML
(nel nostro caso si è scelto DocBook, che va benissimo per i nostri scopi).

Assodato che l'elemento strategico ed irrinunciabile è la conversione, resta
da
capire quanto sia effettivamente oneroso tradurre un testo marcato...

Io personalmente preferisco lavorare sul testo marcato, con un qualsiasi
editor
di testo che evidenzi la marcatura (ce ne sono a bizzeffe)... ultimamente ho
a
disposizione un paio di ottimi editor XML che mi consentono anche la
validazione
del testo ottenuto, caso mai avessi fatto qualche errore cancellando
inavvertitamente
elementi di marcatura.

Mi rendo però conto che chi non ha familiarità con questi concetti possa
trovare
ostico questo modo di lavorare... in tal caso provare OpenOffice cui si è
agganciato
l'XML Schema di DocBook potrebbe essere la strada...
G.

-- 

Giuseppe Briotti
g.briotti a gmail.com

"Alme Sol, curru nitido diem qui
promis et celas aliusque et idem
nasceris, possis nihil urbe Roma
visere maius."
(Orazio)



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