[PLUTO-ildp] WIKI e *LDP (era: Evoluzioni in TLDP)
Giuseppe Briotti
g.briotti a gmail.com
Dom 7 Giu 2009 16:18:22 CEST
Vediamo se posso fornire qualche ulteriore chiarimento in merito... butto
giù un paio di
punti e ditemi su quali approfondire ed intanto cambio l'oggetto del
discorso.
1. l'approccio wiki prevede la realizzazione di un sito web in cui i vari
utenti siano abilitati
alla modifica dei contenuti. Inoltre, la sintassi per la stesura delle
pagine (articoli, nella
terminologia wiki) è volutamente semplice e veloce da utilizzare. Di seguito
gli Aiuti per
MediaWiki come esempio di sintassi (molti motori accettano anche la
redazione in HTML)
http://meta.wikimedia.org/wiki/Help:Editing
http://meta.wikimedia.org/wiki/Help:Advanced_editing
2. il sito viene realizzato sfruttando un "motore wiki" che consiste in un
insieme di
applicazioni più o meno articolato: c'è uno strato applicativo ed uno strato
di persistenza,
quest'ultimo è realizzato con un database o sfruttando il filesystem (in
quest'ultimo caso
potrebbero insorgere limitazioni di prestazione e/o di numero di articoli).
3. inizialmente, la disciplina del wiki era affidata alle sole linee guida
stabilite dalla
specifica comunità di redattori.
4. con l'evoluzione e la diffusione di questo strumento, ci si è accorti che
spesso la
libertà assoluta di redazione/modifica degli articoli non è desiderabile,
specialmente se
i revisori/moderatori del sito sono pochi, quindi molti motori implementano
una gestione
dei permessi che può essere più o meno raffinata. Uno dei motori più
diffusi, MediaWiki
(il motore di Wikipedia, per intenderci), è efficace a livello di gruppi di
pagine (i cosiddetti
namespace) e lo è meno a livello di singola pagina. Se non ricordo male,
MoinMoin ha
una gestione dei permessi più profonda (ma è basato su filesystem).
4. possibile approccio per LPD:
a) creare un wiki basato su MediaWiki (pro: diffuso, aggiornato, molto
personalizzabile,
pagine di discussione, conosciuto; contro: gestione dei permessi non
efficace sulla
singola pagina).
b) definire il gruppo di lavoro come utenti noti e registrati, questo gruppo
di lavoro avrà
la possibilità di creare/modificare pagine in opportuni namespace. Gli
utenti esterni,
una volta registratisi, avranno la possibilità di modificare le sole pagine
di discussione
per comunicare refusi, considerazioni, ecc.
c) definire le linee guida per il gruppo di lavoro (diciamo i traduttori e
revisori) in modo
che non si pestino i piedi (la pagina di ciascun howto potrebbe riportare il
revisore ed
il traduttore incaricato e gli altri si limiteranno ad aggiungere
osservazioni e contributi
in pagina di discussione...
G.
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