[PLUTO-ildp] La professione di traduttore di software

v.giugni v.giugni a gmail.com
Mar 26 Maggio 2009 13:20:50 CEST


Un saluto "no fiamma" si estende a tutta la lista  : )

Il giorno 26 maggio 2009 11.21, Elena of Valhalla
<elena.valhalla a gmail.com>ha scritto:

> so che non dovrei farlo, ma non riesco a resistere


teribbile : )

>
>
> 2009/5/26 Giuseppe Briotti <g.briotti a gmail.com>:
> > Resta il fatto che il proliferare indiscriminato dei termini inglesi
> anche
> > a fronte della presenza di un termine italiano perfettamente calzante
> > e comprensibile (il caso impostazioni=settaggi mi sembra esemplare
> > - in un forum che amministro ho cominciato a bannare per linguaggio
> > non consono gli utenti che utilizzano settaggio/settare) è legato alla
> > catena "ignoranza-pigrizia-moda"...
>
> bannare? O:-)


della serie "chi è senza peccato scagli la prima pietra"... : )))

da "novizio" di ILDP, ritengo che la giusta misura (come spesso accade),
stia nel mezzo tra una traduzione in italiano più corretto e completo
possibile e il buon senso, evitando di cadere nel ridicolo o nei
campanilismi del tipo "souris", "ratones", "topo femmina" e simili... : )))

che i francesi siano sempre stati troppo francesi è d'altro canto un dato di
fatto inopinabile : ))

P.S. stavo pensando, visto che ho finito la traduzione della Hands on Guide
to the Debian GNU Operating System di Davor Ocelic revisionata
graziosissimamente da Beatrice Torraca, quasi quasi correggerrò tutte le
occorrenze di "Debian GNU/Linux" in "Debra & Ian Murdock GNU/Linux"
: )))

Vieri


-- 
"...guarda sempre il tutto...".

Marco Aurelio



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