[Pluto-journal] Software Libero nella PA

Marina Sturino mari a trifida.it
Lun 25 Mar 2002 17:57:50 CET


At 12.51 24/03/2002 +0100, you wrote:
>Ciao
>
>Un articolo del Sole24ore sulla proposta di legge sul software libero
>presentata al senato
>
>  http://www.ilsole24ore.com/art.jhtml?artid=102376&dnr=true di Nicoletta
>Cottone
>
>nell'articolo la Cottone, parla di un movimento anti copyrigth, il
>copyleft che si sta sviluppando, ma non sono circa 20 anni che esiste la
>FSF e con lei la GPL e il copyleft? Più che sviluppando il copyleft è
>quasi maggiorenne.


Ciao,
siamo di fronte al solito problema: dover educare i giornalisti
Purtroppo in rete c'e' di tutto e di piu' su questi argomenti e capita che 
anche professionisti seri incorrano in errori madornali (non parlo della 
tipa, ma di una persona che conosco e stimo molto)


>Allora, in questi giorni mentre facevo le pulizie sull'hd ho ritrovato
>il jargon file, e vista la poca dimestichezza della stampa nazionale con
>alcuni termini tecnici (quello che mi infastidisce di più è l'accezione
>negativa che danno al termine hacker), perchè non organizziamo non so,
>un vocabolario, un riassunto della storia dell'open source, una
>ripublicazione di La Cattedrale e il Bazaar, qualcosa al quale possano
>riferirsi in primis i giornalisti per il recupero di termini tecnici e
>per informarsi un po meglio della storia dell'open source e poi tutti
>quelli che vogliono conoscere il movimento. Abbiamo tanti begli articoli
>tecnici e filosofici, ma la gente sa cosa è l'Open Source? Chi siamo,
>che facciamo e perchè lo facciamo?

Innanzitutto occorre insistere sul fatto che Open Source e Software Libero 
non sono la stessa cosa. Libero e' meglio di Open, e non tutto cio' che e' 
open e' libero.

Nel Journal di settembre mi sono occupata proprio di questo e ci sono 
ritornata anche nel numero di gennaio parlando della licenza APSL: Open per 
la OSI, non libera per la FSF

Realizzare un vocabolario sarebbe una gran bella cosa, ma occorrono persone 
che abbiano il tempo di farlo; per quanto mi riguarda non ho piu' la 
possibilita' di assumermi altri compiti, semmai devo pensare a lasciarne 
qualcuno, ma se ci sono dei volontari... e' il momento buono di farsi avanti!

Ciao
Marina



>Finora le uniche definizioni "ufficiali" di "sostenitore" dell'Open
>Source sono relative alla tribù dei "linusiani", a questi  ragazzotti
>semirivoluzionari, con scarpe da tennis e cappellini con la visiera
>rivolta all'indietro. Faciamo sapere che nella tribù dei "linusiani" c'è
>gente tecnicamente e culturalmente preparata, che usare linux non
>significa cercare di rubare il numero di carta di credito, ed altre
>amenità del genere.
>
>Cioè diciamo al mondo (non tecnico) chi siamo e non lasciamo che siano
>altri a dire chi siamo. Se vogliamo crescere, credo che dovremmo
>pubblicizzarci di più, ad esempio io proporrei, ogni volta che esce un
>nuovo numero del journal, di renderlo noto anche su siti come ZioBudda,
>o PuntoInformatico o chiedere a Interpuntonet e simili di linkare il
>pluto e il journal
>
>Tommy ha scritto
> > In che senso "sulla security"? stavo iniziando a scriverne uno anche
>io,
> > quindi non vorrei farlo doppio. Tu che argomenti pensavi di trattare?
>
>Anche a me interesserebbe l'argomento, ho iniziato tante volte a leggere
>di sicurezza/crittografia, ma poi ho lasciato stare per un motivo o per
>un'altro. Vorrei scrivere anche io qualcosa (se non pianificata da
>nessuno, mi butterei sulla parte storica, i sistemi di crittografia da
>Cesare a oggi).
>
>Ciao
>Nicola
>
>
>
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>http://lists.pluto.linux.it/mailman/listinfo/pluto-journal

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