[PLUTO-Journal] Alcune riflessioni (era A volte ritornano)

Marco Marongiu bronto a tiscali.com
Mar 18 Gen 2005 22:52:10 CET


nicolafragale a libero.it wrote:
> Tuttavia non abbiamo mai osservato con chiarezza che questo software dovrebbe
> essere utilizzato principalmente da due distinte categorie di utenti.
> 
> Gli articolisti, ai quali deve essere fornito l'elenco dei tag e le regole per
> utilizzarli in modo corretto.
> Gli impaginatori, che ricevuti gli articoli li sottopongono ai vari fogli di
> stile e generano il formato necessario (html, pdf, ...)

In realta` gli impaginatori danno solo le specifiche su come vogliono le 
pagine, e a noi spetta di implementarle con i fogli di stile. Una volta 
definiti quelli basta fornire agli impaginatori lo strumentino per 
comporre il journal e dirgli di schiacciare il bottone :-)

Senza scherzi, per come la vedo io una volta fornite le specifiche gli 
impaginatori devono sapere essenzialmente:

* come assemblare i vari articoli dentro un XML unico
* come eseguire la procedura che spacchetta quel XML in tutti i formati 
necessari.

> Il cuore di tutto ciò sono i tag, che bene o male abbiamo. Tuttavia occorre
> documentarli, l'articolista _dovendo_ utilizzarli _deve_ averne un elenco con
> significato e sintassi, e da qui anche se in modo diverso ritorna la necessità
> di una pagina web. Trattandosi *solo* della sintassi dei tag da utilizzare, si
> potrebbe inserire nella pagina del Journal dove si spiega come contribuire.

Sono quasi d'accordo, ma per la prima fase in cui ancora stiamo ancora 
"pastrocchiando" forse la via piu` breve e`:

* prendere alcuni articoli gia` pubblicati sul PJ
* convertirli da HTML a XPJ
* provare a ricomporre da essi un(-a parte di) numero del PJ
* imparare da questi processo cosa va, cosa non va, pratiche e procedure
* modificare cio` che va modificato
* reiterare dal secondo punto fino al conseguimento di un risultato 
soddisfacente

> Visto il problema sotto questa ottica, si potrebbe partire abbastanza
> velocemente con una "sperimentazione". Abbiamo il pacchetto 0.1 creato da Marco
> con tag, fogli di stile e filtro da xml a html, questo è più o meno quello che
> deve utilizzare l'impaginatore e che l'articolista non deve conoscere.

Non credo che quel materiale sia gia` utilizzabile, perche':

* il mio foglio di stile faceva la conversione in un HTML ordinato e 
pulito (forse :-) ma quel formato non era stato discusso: era una prova 
mia, per vedere che la cosa funzionava; insomma: il Journal che verra` 
probabilmente non assomigliera` neanche lontanamente a quelle pagine;

* l'articolista, allo stato attuale, _dovrebbe_ conoscere i tag, ma non 
ci possiamo permettere questo lusso :-) credo che la via piu` breve sia 
quella descritta sopra: riconvertiamo (eventualmente a manella) alcuni 
articoli pubblicati in XPJ e lavoriamo su quelli fino al conseguimento 
di un prototipo funzionante.

> E' necessario creare la documentazione minima perchè il pacchetto possa essere
> usato. Ora non ricordo la procedura da seguire, ma qualunque essa sia, la
> dobbiamo formalizzare (software da installare sui server: AxKit, se non ricordo
[...]

AxKit sarebbe servito per poter avere una installazione "live" di XPJ su 
cui fare tutte le prove del caso (p.e.: poter provare online i diversi 
fogli di stile durante lo sviluppo); se si vuole utilizzare AxKit anche 
per la pubblicazione bisogna tenere conto che tutte le pagine del 
journal sarebbero create in dinamico e che mod_perl ciuccerebbe un bel 
po` di RAM: non se ne uscirebbe vivi senza mettere davanti ad AxKit 
(sulla stessa macchina) un reverse proxy cache/accelerator.

> Avendo la documentazine dei tag io potrei iniziare ad abbozzare un prototipo di
> editor.

la documentazione dei tag era quel documento in formato XPJ che avevo 
mandato, con la sua traduzione in HTML: era una vera e propria live demo 
del formato.

Ciao
--bronto



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