[PLUTO-Journal] Toc toc...

[Marco Marongiu]

Ciao Luca

Quanto segue non è un trattato scientifico, ma solamente il mio
personalissimo parere. Non pretendo di avere ragione, non pretendo di
dare dimostrazioni inoppugnabili. Prendetelo per quello che è. Grazie.

Luca Bertoletti ha scritto:
> **A mio parere il journal di adesso è rimasto agli anni in cui unix( dato
> che linux ne è solo una branchia) era solo una cosa da "Smanettoni"

Senza intenti polemici, dico: grazie a Dio.

Come hai notato tu, recensioni di distribuzioni e similia li fanno
tutti, soprattutto le riviste commerciali. Perché se vogliono vendere
devono "volare basso", stare sul livello medio degli utenti che è,
appunto, abbastanza basso.

Le riviste specializzate per livelli alti o non esistono più oppure
rimangono in nicchie di utenti "captive". In Italia sono morte da tempo,
negli USA da un pò meno, ma sono andate anche lì (chi si ricorda di
Sysadmin Magazine?). Quelle che ancora vivono sono diffuse in ambiti
ristretti e ne hanno il prezzo (p.e.: ";login:" di USENIX, il cui
abbonamento costa a un non socio circa $120 se non sbaglio).

Il numero di acquirenti di una rivista specializzata di buon livello è
troppo basso per permetterne la sostenibilità: non vende abbastanza, non
si può spalmare il costo sul numero dei potenziali acquirenti perché
sarebbe troppo alto e ne ridurrebbe ulteriormente il numero... È questa
la spirale che ha ucciso Sysadmin e che ha ingoiato altre riviste di
livello, uccidendole o costringendo gli editori a parlare di aria
fritta, lasciando nelle edicole il panorama desolante di oggi.

Il Pluto Journal può permettersi ancora di scrivere articoli di livello
più alto rispetto alla media dei magazine/siti italiani. Non è una
rivista superspecializzata, ma sicuramente vola un pò più alto rispetto
alla media nazionale. Può permetterselo. Anche se purtroppo, per il modo
in cui è prodotto, ha una cadenza bassissima e irregolare di uscite.

Ciao
--bronto