[Pluto-meeting] Basta! Scrivete troppo! : )

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Thu, 26 Apr 2001 15:40:48 +0200


On Thu, Apr 26, 2001 at 02:52:16PM +0200, Daniele Medri wrote:
> Il 13:44, giovedì 26 aprile 2001, hai scritto:
> (...)
> > posso essere daccordo con le tue considerazioni sulla relativa
> > inattivita' del pluto e sul fatto che esso sia un lug. Non vedo pero'
> > come queste considerazioni creino dei problemi alla realizzazione di
> > un meeting 'unificato'. Dire che il meeting e' organizzato dalle
> > seguenti realta': pinco, pallino, etc. Non mi e' mai sembrato
> > limitante o 'anormale'. Con questo ovviamente non sto dicendo che a te
> > lo siano sembrate :)
> 
> Che cos'è per te il Pluto?

http://www.pluto.linux.it/about/index.html
 
> > > La disgregazione è poi una nota reale e va considerata nella visione
> > > generale: come è possibile organizzare una cosa fatta bene sulla
> > > base di una collaborazione remota/virtuale come è lo strumento che
> > > utilizziamo per comunicare?
> >
> > Il tipo di strumento, o per meglio dire, di comunicazione che ci
> > unisce si e' dimostrata ampiamente capace di generare progetti gestiti
> > professionalmente ed efficienti quando sia stata utilizzata da persone
> > capaci.
> 
> ..se utilizzata da persone capaci. Hai detto bene! :)

Gia': come detto e' una dei tre fattori fondamentali da
chiarire. Quali sono le nostre capacita'?

> Ma qui non stiamo parlando di materiale "intellettuale" come idee o 
> immateriale come il software. Stiamo parlando di preparare un luogo di 
> incontro.. e questo è molto "fisico" come concetto. Prevede contatti con la 
> vita reale e sopratutto sul piano fiscale-logistico-amministrativo.

E' una attivita', quella che descrivi, svolta in tutto il mondo sempre
di piu' attraverso gli stessi metodi di comunicazione che utilizziamo
noi. Il fattore discriminante, come ho gia' detto, e' la preparazione
e lo scopo di chi li utilizza. In ogni caso non vedo cosa tu voglia
dire, o per essere precisi far intendere, con questo punto. Puoi
spiegarmelo?

> > > Organizzare una cosa fatta bene richiede volontà-integrazione e
> > > sopratutto soldi.
> >
> > Generalizzerei la prima: richiede volonta' ed aggiungerei
> > professionalita' unita ad una forte dedizione al far bene, nel suo
> > piu' ampio significato. Per quanto riguarda i soldi, essi non sono
> > altro che uno strumento necessario, garantito pero' dalle doti umane
> > appena sottolineate. Eistono ditte che con 100 Ml di $ hanno saputo
> > resistere un ano e mezzo in uno dei mercati piu' forenti mai visti e
>                  ^^^^^^^^^^^
> ehehe ...lapsus freudiano :)

No, ho problemi di vista, chi mi conosce ha imparato a sopportare i
miei errori sintattici :)

> > poi sono miseramente fallite. Il successo e' generato sempre, ed ogni
> > fatto storico lo dimostra, da due fattori: menti preparate ed un
> > pizzico di fortuna o fattore X non distruttivo come spesso viene
> > chiamato ;) I soldi sono un effetto di queste premesse.
> 
> Ti contraddici. Prima dici che i soldi sono "..uno strumento
> necessario" e poi che "i soldi sono un effetto.." ma non è
> importante ora continuare questa polemica sul denaro anche perchè tu
> affronteresti la cosa dal punto di vista letterario-filosofico e io
> dal punto di vista statistico-economico.

Lasciamo stare lo cose serie come la letteratura e la filosofia, la
statistica o l'economia. Sono campi del sapere impropri per questa
esposizione di opinioni. Nessuna contraddizione, almeno da un punto di
vista logico: Uno strumento necessario puo' essere tranquillamente un
effetto di capacita' che non dipendeono da esso.

> Riprendendo la strada inizialmente intrapresa cosa si pensa di fare?
> Un "Meeting di varie entità di rilievo nel panorama italiano e
> reali" 

Forse saro' l'unico ma non conosco le tue opinioni in proposito. La
frase tra virgolette mi mette sulla buona strada, puoi essere piu'
preciso?

> o un "Pippo Meeting"? Nel primo caso se ne può discutere
> congiuntamente nel secondo bisognerebbe pensarci.

Idem come sopra :)

Ciao,
joke