[PLUTO-soci] (R)e: E dagli con 'sti hacker... : )

Gian Uberto Lauri GianUberto.Lauri a eng.it
Lun 30 Maggio 2005 16:48:41 CEST


>>>>> "gv" == giovambattista vieri <g.vieri a fastwebnet.it> writes:

gv> On Thursday 26 May 2005 11:58, Gian Uberto Lauri wrote:
gv> snip
>> Sul  fatto che  quelli non  siano  hacker ma  cracker siamo  d'accordo
>> ugualmente.

gv> a me piace di piu' il termine ricattatori e/o estortori...

Non si andava sul reato ma sulla differenza tra hacker e cracker:

Un hacker  è interessato alla "magia"  o alla "forza" che  è dietro il
funzionamento delle macchine,  mira all'eccellenza tecnica e aborrisce
il  tener  nascosta l'informazione.   Nelle  fasi  iniziali della  sua
avventura  ha   sicuramente  attaccato  delle  macchine   al  fine  di
comprometterne  la  sicurezza  al  fine  di  "battere"  il  sistemista
"avversario"  in un  duello  intellettuale: nel  farlo  ha cercato  di
utilizzare  vie tecnicamente  "furbe"  in modo  da  dimostrare la  sua
conoscenza. L'attacco alle macchine  passa presto in secondo piano, ci
sono cose  più uitili  da fare, rimane  comunque una risorsa  da usare
quando non c'è altro modo per terminare il proprio lavoro.

Un cracker  sfonda una macchina  per il puro  gusto di sfondare  o per
trarre  profitto.   Quasi  sempre   non  guarda  alla   qualità  dello
sfondamento ma al numero di sfondamenti.

Pochi sono i cracker che sono hacker "attratti dal lato oscuro". Molti
sono  banalissimi  script  kiddies,  pippaioli che  probabilmente  non
capiscono o capiscono male cosa c'è dietro ai tool che usano.

Che poi  siano ladri  felpati, vandali o  grassatori dipende  tutto da
cosa fanno dopo  aver sfondato le difese della  macchina attaccata, ma
qui non c'è praticamente più nulla di tecnicamente interessante.

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