[PLUTO-soci] Chi siamo ? Quanti siamo ?

Andrea Brugiolo andrea a pluto.it
Lun 30 Apr 2007 11:13:38 CEST


On Mon, Apr 30, 2007 at 12:13:09AM +0200, Alberto Cammozzo wrote:
> 
> 	Si,  concordo. O  meglio: se  si decide  di  perseverare sulla
> linea  dell'abolizione dei  gruppi  locali, la  separazione netta  tra
> realta'  locali   e  quella  nazionale   e  conseguente  indipendenza,
> concordo.  Se invece, dati gli attuali numeri, si vuole cambiare linea
> e cercare di aggregare molti LUG/FSUG dispersi per dare loro piu' voce
> e  peso,   allora  il  discorso  cambia.    Personalmente  molti  FSUG
> indipendenti e  slegati mi pare  un discorso superato: le  sfide poste
> dalla societa'  richiedono un maggiore coordinamento e  (a mio avviso)
> una visione piu' ampia rispetto al solo software.

Per le sfide poste dalla societa` e` nata nel 2000, e in gran parte da
persone "nate e cresciute" con il PLUTO, l'Associazione per il
Software Libero e i risultati che ha ottenuto finora sono sotto gli
occhi di tutti.

Queste persone, sotto la pressione dei cambiamenti che incalzavano e
minacciavano fortemente la tecnologia libera, hanno raccolto la sfida
specializzandosi nel ramo "advocacy" che pure nel PLUTO aveva sempre
raccolto interesse e preoccupazioni.

Questo non significa che come PLUTO dobbiamo fregarcene dell'aspetto
advocacy, ovviamente, ma semplicemente che *anche* dal PLUTO nacque
questa realta`: e' evidentemente, naturalmente ASSOLI
quell'Associazione che puo' e deve svolgere questo ruolo _anche_ per
il PLUTO, IMHO.

> 	La  numerosita' degli  iscritti alle  liste puo'  aiutare: gli
> amministratori delle liste possono comunicare i numeri?
> 	ReFUN conta  una trentina  di membri, molti  dei quali  sono i
> soliti  noti.   Per  la  localizzazione  bisognerebbe   pensare  a  un
> censimento.

Due anni fa circa contai circa 1200 indirizzi unici iscritti alle
mailing list del PLUTO, senza contare pluto-pd, pluto-help e
pluto-annunci. Ovviamente il dato e` solo numerico mentre immagino che
il "contarci" proposto da Beppe si riferisca soprattutto alle
motivazioni che ci portano ancora oggi a ritrovarci nel PLUTO.

Ora queste io credo che siano le piu` molteplici e anche le piu`
modeste, se vogliamo, nel senso delle ambizioni o delle pretese, che
molti per fortuna non hanno: a tante persone io credo basti fare il
proprio lavoro, piu` o meno "sporco", piu` o meno grande o piccolo per
la causa, ben sapendo che non e` remunerato se non dal piacere di
condividere, e certo non si fanno tante pare sulle "regole": sia
benedetto il richiamo di Beppe ai pochi KByte dei documenti fondanti!
 
> 	Attualmente PLUTO  e' una  collezione di progetti,  alcuni dei
> quali attivi, altri meno, con maggiore o minore fatica e successo, con
> scarso  o punto  coordinamento.  Ciascuno  si  da da  fare nel  prorio
> ambito, ma  non collabora gran  che con gli  altri.  Ad esempio  io ho
> pubblicizzato  un convegno  destinato  alle scuole  in PLUTO-soci,  ma
> questo non e' stato ripreso in PLUTO-scuola, progetto di cui ignoro la
> vitalita', ne' questo ne' lo scorso anno.

Tu hai scoperto che esiste un progetto dedicato alla scuola solo
quando hai scoperto che vi e` coinvolto quello che per te e` il
nemico, cioe` io, ed ora quindi passi all'attacco. E' ben triste che
utilizzi il messaggio sincero di Beppe come ulteriore leva per portare
avanti le tue battagliette personali.

Il "progetto Scuola" com'e` ora e` il risultato della fusione del
progetto del 1997 di Antonio Bernardi e altri che era ospitato
inizialmente su un url che se non ricordo male era
http://www.pluto.linux.it/scuola (ma poi passo` su swlibero.org, se
non ricordo male, archive.org potrebbe aiutare, forse) con l'altra
iniziativa portata avanti da ILS, se non ricordo male, sull'url
http://www.linux.it/scuola/.

Nel 2002, infatti, dopo diversi contatti, riflessioni e lavoro
condotti assieme con Antonio e i suoi collaboratori giungemmo alla
conclusione che la divisione in questo ambito (Software Libero nella
scuola) portava solo a disperdere le energie e le risorse e che
l'introduzione del Software Libero nella scuola e in particolare nella
didattica era cosa da affidare a persone competenti nel ramo, in
entrambi i rami, cioe` insegnanti che conoscono e usano il Software
Libero, come sono Antonio e altri, anche per non disperdere e
coordinare gli slanci genuini ma a volte anche ingenui e fatui che
emergevano a quel tempo dalla "comunita`" dei LUG di quando in quando.
Si vedano i messaggi [1] e [2].

Ora sia il PLUTO che ILS alla voce "scuola" puntano semplicemente al
progetto da allora unificato, raggiungibile come scuola.lnux.it o
linuxdidattica.org, perche' cosi` decidemmo di fare allora, pienamente
convinti e io lo sono tuttora.

Come PLUTO attualmente offriamo lo spazio sul web server secondario
www2.pluto.it per due distribuzioni create apposta per la didattica da
due docenti italiani [3].

Se volevi che il tuo messaggio passasse sulla lista scuola non avevi
che da iscriverti e inviarlo pure li`: vedi
http://lists.linux.it/listinfo/scuola Non ti vedo iscritto mentre vedo
iscritte molte altre persone che frequentano il PLUTO e anche il FSUG
Padova.

Quella lista conta attualmente 324 iscritti, realmente attivi e
interessati a portare il Software Libero nella scuola e alla didattica
con il Software Libero. Tu lo sei? Il progetto "Software Libero nella
Scuola - Linuxdidattica" e` aperto alla collaborazione di tutti e
pubblica i contributi di tutti: non hai che da farti avanti.

Ma cosa succede se ti chiedo qual e` la vitalita` di ReFUN, allora?
E mi costa dirlo per tutto il rispetto che ho per la dedizione e la
passione che Danilo mette in questo lavoro.

Come si puo' collaborare a ReFUN?

Quei 30 iscritti alla mailing list pluto-refun di cui parli, tra cui
ci sono pure io, come possono collaborare al progetto, se lo
desiderano? Come possono prendere parte pure loro al recupero delle
macchine?
Fino ad oggi ho sempre visto solo tu e Danilo mettere le mani su
quelle macchine; ora le avete pure spostate in un'altra saletta e le
avete messe sotto chiave, da alcuni mesi: qual e` la vitalita` di
ReFUN?

Una cosa ancora sono io che chiedo a te: perche' dopo MESI (anni) che
hai sbattuto i piedi a Padova per poter utilizzare la parola "PLUTO"
in un'associazione indipendente, ora che potresti usarla con ogni
titolo, dato che ReFun e` un progetto PLUTO, non citi nemmeno il PLUTO
o almeno PLUTO ReFun nell'organizzazione del convegno UDIS 07 sull'uso
didattico dell'informatica storica [4] che hai pure reclamizzato anche
sulla lista pluto-refun? Lo sa Francesco, che pure lui tiene molto
alla collaborazione della FMACU con il PLUTO?

Eppure il convegno si tiene proprio al Macello, dove ha sede anche il
Museo Didattico di Storia dell'Informatica della FMACU-UNESCO, ente
che con le sue macchine fornisce la materia prima per eccellenza a
ReFun.

Beh, effettivamente non ricordo nessuna attivita` didattica da te
rivolta ad altri appassionati o interessati al recupero delle
macchine, non ricordo Serate a tema fatte da te sul tema
dell'informatica storica, quindi la cosa si potrebbe pure spiegare.

> 	Premetto subito che non  ho nessuna intenzone di candidarmi ad
> alcunche'. Francamnte sono piu' propenso ad andarmene. Pertanto questa
> non e' ne sara' una campagna elettorale.

E' solo uno spot

> 	Detto questo credo sono costretto a ripetere quanto scritto il
> 31 dicembre 2006  in soci:

Continuo a non trovare questo messaggio: ti riferisci a quello di
gennaio 2007

> le regole scritte  del PLUTO sono l'opposto
> di quelle  applicate.  Ad esempio  Admin dovrebbe essere un  organo di
> coordinamento eletto  di un gruppo  pensato come piatto.   Oggi invece
> (benche' il PLUTO  sia assai ridotto), e' un  vero e proprio consiglio
> direttivo di membri cooptati (e  non eletti), ammessi su votazione dei
> consiglieri che gia' ci sono.

Si`, come abbiamo sempre fatto, anche quando abbiamo ammesso te.

Anzi no, prima si faceva anche in modo diverso, prima era pure
successo che il Capo in carica scegliesse lui direttamente alcune
persone e basta, che poi diventavano magari i coordinatori di qualche
progetto. Quindi il PLUTO nella sua vita ha condotto anche un percorso
verso una maggiore democratizzazione di alcuni processi.

E' questo e` stato dovuto in gran parte anche a Simone, te lo
garantisco, che a mia memoria e` stato il primo coordinatore nazionale
eletto direttamente "dal popolo" dei Soci.

> 	Quello che  in origine doveva  essere un portavoce  eletto dai
> coordinatori e' diventato un presidente (capo) eletto direttamente dai
> soci,  con  tanto di  diritto  di voto  doppio,  e  senza scadenza  di
> mandato.

Questo lo rilevi solo ora che hai scoperto che Simone la pensa
diversamente da te? Simone venne eletto con circa un'ottantina di voti
dei Soci, se non ricordo male, cosa che non ho mai visto ne' prima ne'
dopo in un progetto di Software Libero in Italia.
Possiamo certamente parlare di scadenze di mandati ma se lo facciamo
dobbiamo farlo per il bene del progetto, non per lasciare spazio
all'ambizione di tizio o di caio o per poi magari ritrovarci con
nessuno che voglia ricoprire lo stesso ruolo.

> 	Spero che  nessuno la prenda sul personale,  ma dalla mancanza
> di regole nascono i problemi che potete vedere in questi giorni.

Secondo me nascono da altro, piu` che dalla mancanza di regole

> 	Se i soci non ci sono piu', inutile dirlo, ciascuno per se...

Ognuno parli per se`, porca miseria

> 	 Con  la facilita'  di accesso  alle  risorse che  c'e' ora  i
> singoli  progetti  attivi  ospitati  nel  PLUTO  potrebbero  diventare
> indipendenti senza grossi danni.  Mi  riferisco a ILDP e ReFUN.

E allora? E' in vista di questo passaggio, che tu evidentemente
auspichi, che ancora nel dicembre 2006 hai registrato refun.org
quindi? Dai, dillo tu ai Soci, perche' devo dire tutto io...
ReFun e` da tempo sotto il copyright del PLUTO: un progetto non se ne
va con le sue gambe se il PLUTO non vuole; se vuoi probabilmente puoi
fare un fork, non puoi "portare via" qualcosa dal PLUTO dopo che ce lo
hai portato, se e` questo cio` che desideri.

> e' gia' su un server indipendente e non cade nemmeno sotto la bandiera
> del PLUTO.  Il Journal e'  l'unico progetto genuinamente plutesco, e a
> Simone  va  il  merito   di  una  tenace  costanza.   Potrebbe  essere
> migliorato se elaborassimo delle  linee editoriali chiare e dei metodi
> per  rendere meno pesante  e dispendiosa  in termini  di tempo  la sua
> redazione.  Gli  altri progetti  (web e amministrazione  sistemi) sono
> rivolti  ai servizi "interni"  e pertanto  poco visibili.   Un maggior
> coinvolgimento della community potrebbe renderli piu' efficaci.

Infinite cose si possono fare e migliorare se invece che pensare alle
battagliette personali si ricomincia con la buona e sincera volonta`
di farlo!
 
> 	Mi  pare  un tentativo  estremo  di  rianimazione  che non  va
> trascurato.   Propongo di distinguere  i soci  attivi nei  progetti, i
> sostenitori non  attivi ma  disposti a coinvolgersi,  i simpatizzanti.
> Questo per pesare le reali forze attive.

...e per stimare le travi, dopo avere soppesato per bene in tutti i
modi le pagliuzze degli altri.

Ciao a tutti!

Andrea

[1] http://lists.linux.it/private/scuola/2002-January/000451.html
[2] http://lists.pluto.it/pipermail/pluto-soci/2002-February/000148.html
[3] http://www2.pluto.it/scuola/
[4] http://udis07.stat.unipd.it/

-- 
Andrea Brugiolo                                      andrea a pluto.it
PLUTO Project                                        http://pluto.it



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